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lunedì 2 giugno 2008

Moratti, Mancini e i tifosi interisti perplessi

Ricevo questa lettera da Flavio Zonca, convinto tifoso nerazzurro
Invito, per chi lo desiderasse, a lasciare la sua opinione in merito tra i commenti

Che dire? dove è finito il nostro raziocinio e la pragmaticità di un modo di intendere e valutare accadimenti che si tentava di imporre a quei fattori emozionali così coinvolgenti fino alla commozione tanto cari ma in verità tanto bistrattati e per la verità poco compresi da più interlocutori.
Si deve accettare quanto imposto, ed è proprio il verbo "dovere accettare " che disturba, che si frappone fra una logica e una infamia....perchè si deve? perchè per noi non c'è parola che valga, e dove il buongusto, la serietà, l'onestà intellettuale? dove l'interesse per tutti noi così come per tutti voi? In anni di denunce verbali e non solo, poco avete ricavato, niente per noi si dica sportivi Interisti, lesi ancora una volta, da vili menzogne e da ricatti , da false promesse e da biechi e circensi giochi di potere. Di quel potere che viene esternato e frainteso come bontà, passione.......tutto molto brutto , tutto molto triste. Si manifesti e si evidenzi la coltellata nella schiena ricevuta come d'uso per chi colpisce mai guardando dove il colpo crea danni non solo alla persona, ma a tutto un ideale sul quale si erano finalmente poste serie basi di un inizio: solo all'inizio, come sempre si interrompe la pellicola per quello che avrebbe potuto essere un lungometraggio. Si finirà un giorno per dimenticare, o non si terminerà di ricordare arroganti e blasfemi oltraggi. Forse e come sempre il tempo e il destino decideranno. Qualcuno ride e gioisce, nel trambusto, avversari e non. Non si è vinto niente come sempre, sig. Moratti, lei non vincerà mai quella partita della lealtà e della purezza di spirito e libertà d'animo, e si prepari nonostante la forza dei nervi e del denaro ritenga ancora possa risolvere comunque qualcosa, si prepari a quello cui ha già pensato ma che l'orgoglio cieco e vuoto l'abbiano mal ispirata...non è una novità , se ne faccia una ragione !
Il Sig Mancini ci lascia, non ridotto sul lastrico, certamente a questi livelli, non sono discorsi nemmeno da affrontare, ma lascia perchè costretto nel momento in cui si preparavano
ripartenze comunque ben auguranti. Ci lascia e in noi trova malinconia e apprezzamento per l'essere senza mistificazioni o artefatte carnevalesche esternazioni, sempre stato interista, cosa che pochi possono affermare senza un minimo di vergogna.....non saprei cosa l'attende, forse qualcosa meglio, ma il neroazzurro le donava. Si lasci malesseri e motivi di giusta rivalsa, lontano dal suo modo d'essere e se la imponga come " extrema ratio" ...il resto verrà da solo come in tutte le cose della vita.
Si dice che l'Inter rimane, ma in questi giorni perfino il tricolore sulla maglia si è schiarito un po' offeso, un po' tradito tanto da non essere quasi considerato vero........!.
Non è così ! Se lo ricordi sig. Mancini e grazie per tutto.
Flavio Zonca

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