Ciò è finalizzato alla richiesta di risarcimento danni per «non meno di cinque milioni di euro». Marino ai tifosi: «Domani non venite allo stadio con i petardi»
Prosegue l'impegno della Società sportiva calcio Napoli contro la violenza negli stadi. La squadra di Aurelio De Laurentiis si è costituita parte civile nel procedimento penale contro sei ultras accusati per disordini accaduti in passato allo stadio stadio San Paolo. La richiesta è stata formalizzata stamattina dal legale della società azzurra, Bruno Botti, durante l'udienza preliminare davanti al giudice dell'udienza preliminare Carlo Alabiso. In essa l'avvocato del Napoli sottolinea che l'azione è finalizzata alla richiesta a titolo di risarcimento dei danni morali e materiali per «non meno di 5 milioni di euro».
Il gup dovrà decidere riguardo alle richieste di rinvio a giudizio presentata dal pubblico ministero Antonio Ardituro nei confronti di sei tifosi azzurri: tra essi vi sono anche capi di gruppi ultras, accusati a vario titolo, di associazione per delinquere, estorsione e esplosione di ordigni allo scopo di suscitare disordini.
In particolare, al centro delle indagini vi sono due precisi episodi: l'esplosione di bombe carta durante Napoli-Frosinone del 2006 e l'incendio doloso in tribuna stampa accaduto il 27 gennaio 2005. Entrambi questi fatti sono stati interpretati dai magistrati inquirenti come atti intimidatori contro la società allo scopo di ottenere numerosi biglietti omaggio.
Intanto Pierpaolo Marino ha lanciato un appello per la partita di domani sera di Coppa Uefa contro il Benfica. Il direttore generale ha chiesto ai tifosi di non venire allo stadio con i petardi. «Domani - spiega Marino - i tifosi saranno tantissimi. Il San Paolo sarà stracolmo e per questo chiedo ai napoletani di non portare allo stadio materiale pirotecnico. In campo europeo fumogeni, bengala, petardi e qualsiasi tipo di fuochi artificiali è severamente punito anche se fatto esplodere sugli spalti. Mi appello, quindi, ai nostri splendidi tifosi affinchè domani siano vicini alla squadra con il loro calore ma senza recare con se' alcun materiale pirotecnico, altrimenti corriamo seriamente il rischio di incorrere in sanzioni che provocherebbero ulteriori danni a noi ed ai nostri stessi sostenitori».
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