Lo stato debitorio ha superato di 77 milioni le attività. Le somme dovute al fisco si attestano a 24,07 milioni
La Roma ha incassato dall’ultima Uefa Champions League 28,95 milioni di euro, terza dopo Manchester United (42,9) e Chelsea (36,4). Con questa cifra la “magica” avrebbe potuto saldare tutte le sue pendenze col fisco, pari a complessivi 24,07 milioni al 31 luglio scorso: sarebbero rimasti circa cinque milioni per altre esigenze societarie. La cifra è contenuta nel documento di “Approvazione della situazione finanziaria mensile” emesso il 29 agosto scorso: 17,31 milioni sono dovuti all’amministrazione tributaria entro i 12 mesi, 6,8 quelli oltre l’anno. Il totale delle somme fiscali dovute risulta in lieve calo rispetto al 30 giugno (24,9 milioni) ma in deciso aumento rispetto a un anno fa (16,9 milioni). Le leggi in materia però consentono la rateizzazione degli importi. In questo modo la società giallorossa ha potuto impiegare la somma ricevuta per tutta l’attività di gestione. Secondo la comunicazione debitoria mensile, la quarta rateizzazione di una cartella esattoriale per 4,2 milioni (già accantonati in esercizi precedenti), richiesta lo scorso febbraio all’Agenzia delle entrate, è stata «ripresentata in marzo alla Concessionaria della Riscossione territorialmente competente, alla luce della modificata normativa di riferimento». A causa della procedura tuttora in atto, «l’esigibilità della cartella è di oggi sospesa». Invece, le altre tre operazioni di rateizzazione sono operative: per tutte sono state pagate le rate secondo l’accordo previsto con l’amministrazione tributaria.
Le passività correnti (comprendenti i debiti verso erario, enti previdenziali, fornitori e personale) alla fine dello scorso luglio hanno raggiunto i 110,4 milioni, in calo dai 128,4 milioni del mese precedente e hanno superato le attività (pari a 33,3 milioni) per 77,04 milioni. I debiti di funzionamento ammontano complessivamente a 46,8 milioni di cui 7,8 milioni scaduti: a fine giugno erano rispettivamente 73,4 milioni e 7,9 milioni. La Roma doveva 12,2 milioni al personale, di cui 11,6 ai tesserati: non ci sono somme scadute. I fornitori vantano una somma di 14,04 milioni: 7,3 milioni sono scaduti. Non vi sono debiti verso le società di calcio per le campagne trasferimenti.
Riguardo alla posizione finanziaria netta, ossia le disponibilità liquide, è risultata attiva per 21,1 milioni contro i 37,2 milioni dello scorso giugno e 22,8 milioni del luglio 2007. Si legge nella nota che ciò è stato «sostanzialmente determinato da pagamenti nei confronti di squadre di calcio estere e della Lnp (Lega calcio ndr) effettuati a seguito di operazioni di acquisizioni di diritti alle prestazioni sportive di calciatori, poste in essere nella sessione estiva della campagna trasferimenti e nelle precedenti». Oltre alle campagne acquisti, hanno inciso sulla liquidità anche il pagamento «di emolumenti al personale tesserato, di imposte e ritenute fiscali, di contributi previdenziali e di altri debiti di funzionamento di natura corrente».
Marco Liguori
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venerdì 19 settembre 2008
Roma, a fine luglio passività correnti a 110,4 milioni
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