Venerdì 16 gennaio ho prenotato un posto sull'Intercity 160 da Genova a Savona. Mi era stato assegnato il posto numero 68 sulla carrozza 3 di seconda classe: prezzo 10,30 euro. Non appena sono salito sulla vettura, ho avuto una sgradita sorpresa: il posto non c'era, era soltanto virtuale. Ache altri numerosi viaggiatori saliti dal capoluogo ligure erano nelle mie stesse condizioni. Mi sono recato dal capotreno, chiedendo il perché di questa situazione "pirandelliana": mi ha rilasciato un attestato di suo pugno sul mio biglietto riguardo alla mia lamentela, marcandola con il suo timbro. In essa è scritto: «Nella vettura numero 3 il posto n° 68 NON ESISTE - CTR 87444 Pisa». Un altro ferroviere, che ritornava a casa dal lavoro, mi ha ceduto gentilmente il suo posto: altrimenti avrei dovuto viaggiare su uno strapuntino in corridoio oppure in piedi.
In mattinata mi era accaduto sulla carrozza numero 2 di prima classe dell'Ic 647 Milano-Genova di trovare i bagni in stato indecente. Alle mie rimostranze, il capotreno mi ha risposto che avrebbe fatto lui una segnalazione: ho insistito per far registrare una mia dichiarazione sul suo verbale, ma mi ha risposto che non era possibile. Ciò è inconcepibile visto che Trenitalia, gruppo Fs, è un'azienda pubblica controllata dal ministero dell'Economia: quindi deve registrare le lamentele dei viaggiatori.
Si invitano i tifosi, e anche gi altri pendolari "ordinari" che prendono il treno per lavoro, a segnalare i disservizi di Trenitalia sul link http://marcoliguori.blogspot.com/2009/01/tifosi-segnalate-il-pallone-in.html Se gli Ic presentano numerosi problemi, figuriamoci cosa accade sui convogli locali. La nostra "battaglia sulla rotaia" è una battaglia per viaggiare in modo civile sui treni.
Marco Liguori
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