Riceviamo e pubblichiamo questa lettera di Fedesupporter sulle anomalie del titolo Lazio in Borsa
La scrivente Associazione, con riferimento alla lettera, pari oggetto, inviata via fax il 12 ottobre u.s. (di tale lettera si unisce copia alla presente) a codesta Commissione, aggiunge e chiede quanto segue. L’anomalo andamento del mercato azionario e del valore del titolo della Lazio spa ( trattato sia in negoziazione continua sia in asta di volatilità) si è ancor più notevolmente accentuato dal 12 ottobre u.s.ad oggi. Nel momento in cui si scrive risulta un volume totale di titoli negoziati pari a circa l’intero flottante (33 % circa) ed il titolo ha raggiunto, alla data del 22 ottobre u.s., la quotazione di € 1,165 per azione, con un apprezzamento, sempre alla suddetta data, di oltre il 230% , portando la capitalizzazione di borsa a € 74,4 mln a fronte di una capitalizzazione media degli ultimi anni di circa € 24,0 mln. Che, quindi, si sia in presenza di andamenti non in linea con il mercato e con il settore di appartenenza della Società è di tutta evidenza( nella sola seduta borsistica del 22 corrente sono stati negoziati n. 6.412.805 titoli).
E’, altresì, di tutta evidenza che, allo stato, non vi è alcun elemento e/o fattore e/o notizia, almeno di dominio pubblico, che possano spiegare e giustificare tale andamento. Né può convincere ed appagare la motivazione, pur addotta da qualcuno, che il tutto si spiegherebbe con i buoni risultati sportivi finora conseguiti dalla squadra.
Se è ben vero, infatti, che la Lazio è attualmente prima in classifica nel campionato di Serie A, è pur vero che non si è neppure alla decima giornata del girone di andata e che, comunque, siffatto andamento sarebbe difficile da spiegare persino con uno scudetto o un titolo europeo già acquisiti. D’altronde, nulla del genere si era verificato allorchè la Lazio spa in questi ultimi anni aveva vinto dei titoli importanti ( Coppa Italia e Supercoppa italiana) e si era qualificata a partecipare alla Champions League.
Per quale motivo, viene allora da chiedersi e molti piccoli azionisti della Società si chiedono e stanno chiedendo insistentemente alla scrivente, d’improvviso e senza nessuna valida, convincente e nota ragione, dal 14 settembre u.s. in poi, si è assistito e si assiste a questa straordinaria, stupefacente escalation del mercato azionario e del valore del titolo della Lazio spa ?
E’ credibile che, del tutto naturalmente, spontaneamente e casualmente, migliaia di piccoli investitori- azionisti ( al 14 settembre u.s. non risultava, oltre all’azionista di controllo, nessun altro azionista rilevante con un pacchetto azionario superiore al 2 % ) abbiano deciso, in maniera pressoché simultanea, di mettere in vendita le loro azioni e, sempre nello stesso momento, migliaia di piccoli investitori ( ad oggi non risulta alcun azionista rilevante oltre quello di controllo ) abbiano deciso di acquistarle, in assenza, come rilevato, di circostanze, notizie e, al limite, neanche indiscrezioni, tali da giustificare detto acquisto ? Laddove appare certamente legittimo dubitare che gran parte del flottante di circa il 33 % non fosse, in realtà, frazionato in migliaia di piccoli azionisti e, invece, in mano o sotto il controllo di un unico o più soggetti che possano aver occultato alla Consob ed al mercato tale possesso e/o controllo, realizzato anche in maniera concertata.
Altrettanto legittimamente si può dubitare del fatto che oggi qualcuno o taluni stiano occultando alla Consob ed al mercato la qualità di socio o di soci rilevanti e/o l’esistenza di patti parasociali.
Stupisce, inoltre, che, in un contesto del genere, non vi sia stata la presentazione di nessuna lista di minoranza per la partecipazione al Consiglio di Sorveglianza della Lazio spa, che sarà rinnovato in occasione dell’assemblea del 28 ottobre p.v.
Peraltro, il rastrellamento di azioni, ove mirato o mirante ad acquisire il controllo della Società, senza che nessun socio rilevante si appalesi, desta ulteriore meraviglia, posto che, come è risaputo, l’attuale azionista di maggioranza detiene circa il 67 % del capitale sociale, risultando così la Società stessa tecnicamente incontendibile o non scalabile che dir si voglia mediante una OPA ostile e posto che il suddetto azionista ha ripetutamente e pubblicamente dichiarato, anche nei giorni scorsi, di non volerne cedere il controllo. Aggiungasi che l’ultimo progetto di bilancio disponibile, chiuso al 30 giugno 2010, evidenzia il peggior risultato dell’ultimo quinquennio: sia del bilancio d’esercizio ( utile di € 300.000 circa ), sia soprattutto del bilancio consolidato ( € 1.700.000 circa di perdita ).. Bilancio che, sotto il profilo informativo, non tiene alcun conto delle Raccomandazioni in materia da ultimo emanate da codesta Commissione ( Raccomandazione n.DEM/10081191 del 1.10.2010).
A maggior ragione, dunque, rispetto a quanto già chiesto il 12 ottobre u.s., pare necessario ed urgente, almeno ad avviso della scrivente, che codesta Commissione svolga, come avrà già sicuramente svolto e sta svolgendo, una tempestiva, attenta, intensa e rigorosa attività di vigilanza, di controllo e, soprattutto, di indagine su quello che è avvenuto e sta avvenendo riguardo al mercato azionario ed al titolo della Lazio spa, avvalendosi di tutti quegli amplissimi ed incisivi poteri, mezzi e strumenti che la legge ad essa attribuisce.
La scrivente ritiene che vi sia la necessità e l’urgenza di rassicurare il mercato e tutti gli azionisti circa l’effettiva regolarità di tutto ciò che è avvenuto e sta avvenendo. Non è senza fondamento, invero, che possano sussistere più che legittimi sospetti di eventuali abusi : sia sotto forma di insider trading sia di manipolazione del mercato sia di eventuale violazione dell’obbligo di comunicazioni dovute alla Consob ed al mercato stesso sia, ancora, di eventuale falsità, attiva od omissiva, di comunicazioni e/o di eventuale ostacolo all’attività di vigilanza di codesta Commissione. In particolare, la scrivente ritiene che possa essere opportuno che codesta Commissione, pur in assenza sinora di rumor, ma in presenza di variazioni e scostamenti assai rilevanti del prezzo del titolo, voglia convocare ed audire gli Organi di gestione e di controllo della Società per avere conferma, dandone comunicazione al mercato, che non vi siano informazioni rilevanti concernenti la Società stessa che avrebbero dovuto e/o debbano essere rese di pubblico dominio e/o che non vi sia stato e non vi sia evidenza che qualche informazione rilevante sia stata e sia conosciuta da soggetti non sottoposti a vincoli di riservatezza.
Nel ringraziare per l’attenzione ed in fiduciosa attesa di interventi, determinazioni e comunicazioni da parte di codesta Commissione, nel frattempo, si porgono i migliori saluti .