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domenica 11 gennaio 2009

Sintesi tv di Inter-Cagliari 1-1 (da You tube)

Milano, Stadio "Meazza", sabato 10 gennaio 2009 ore 20.30
18a giornata Serie A 2008/09

Inter-Cagliari 1-1
Inter (4-3-1-2): Julio Cesar, Zanetti, Cordoba (1' st Quaresma), Samuel (23' st Crespo ), Maxwell, Figo (23'st Mancini), Cambiasso 6, Chivu, Muntari, Ibrahimovic , Cruz.
In panchina: Toldo, Materazzi, Santon, Jimenez. All.: Mourinho
Cagliari (4-3-1-2): Marchetti, Pisano, Canini, Astori, Agostini, Fini (36' st Lazzari), Conti, Biondini (48' st Parola sv), Cossu, Jeda, Acquafresca (39' st Matri).
In panchina: Lupatelli, Matheu, Ferri, Larrivey. All.: Allegri
Arbitro: Pierpaoli di Firenze
Reti: nel st 20' Acquafresca, 32' Ibrahimovic. Angoli: 8-3 per l'Inter. Recupero: 2' e 5'

Sintesi di Inter-Cagliari 1-1 (immagini Rai tratte da You tube)

mercoledì 7 gennaio 2009

Calciomercato: Moratti frena l'Inter

"Restiamo come siamo". Il calcio mercato si è ufficialmente appena riaperto, ma Massimo Moratti sembra abbastanza convinto di non voler ritoccare la sua Inter sino a fine stagione. Il che significa evitare di lanciarsi alla ricerca di nomi altisonanti, come Cassano o Milito, e tenersi stretto il tanto chiacchierato Adriano così come Balotelli, nonostante la voglia del giovane attaccante di trovare più spazio, anche altrove. Attraverso il fratello-procuratore, Balotelli ha fatto sapere che cambiare aria per "sei mesi in prestito potrebbe essere utile". E in questi giorni ha chiesto di parlarne direttamente con il presidente. Moratti è pronto a riceverlo, ma il nullaosta per partire è l'ultima cosa che vorrebbe concedergli: ''Balotelli mi ha accennato di volermi vedere, ma credo sarà per confermare che comunque per noi è un giocatore indispensabile'', ha spiegato Moratti a Sky, dopo aver incontrato il dt Marco Branca in mattinata, lasciando tuttavia uno spiraglio all'ipotesi di un prestito. Questa eventuale soluzione potrebbe inserirsi in uno scenario piuttosto affascinante che porterebbe ad Antonio Cassano. Il barese, blucerchiato fino al 2010, era a suo tempo un obiettivo di Roberto Mancini, e non dispiacerebbe nemmeno a Jose' Mourinho affiancarlo a Ibrahimovic. Ecco perché radio-mercato rilancia uno scambio di prestiti: Balotelli (e magari Jimenez) a Genova, e Cassano a Milano. Affascinante, ma è solo un'idea. Smentita da entrambi i club. ''Sono tutte cose molto complicate. Noi e Mourinho siamo abbastanza soddisfatti della rosa che abbiamo. Ho letto anche di Milito - ha continuato Moratti - e di altri giocatori, ma credo che in questo momento siano nomi più per riempire i giornali. A noi non interessano''. E Adriano? Dopo le bizze natalizie, gli 'straordinari' di questi giorni in palestra possono leggersi come un riavvicinamento. "Lo credo bene - ha osservato Moratti - vuole fare bene, è dell'Inter e farà bene da noi. Non abbiamo intenzione in questo momento di fare cambiamenti: vogliamo rimanere esattamente come siamo". Immutata deve restare anche la marcia dell'Inter dopo questa sosta natalizia. Ad Appiano la neve costringe ancora Zanetti e compagni ad allenarsi al coperto, ma non ci saranno problemi simili sabato al Meazza dove i nerazzurri riceveranno il Cagliari per mantenere e provare ad aumentare il vantaggio sul Juventus e Milan. Un'accelerazione invece è attesa a febbraio, quando arriverà la doppia sfida di Champions League con il Manchester United. Ecco perché Mourinho dopo la gara di campionato volerà a Londra e domenica sarà all'Old Trafford, ospite di Roman Abramovich, per studiare da vicino i Red Devils nella supersfida contro il suo ex Chelsea.
Fonte: Ansa

martedì 6 gennaio 2009

Milito, ecco i perché del "niet" di Preziosi all’Inter

Il "gran rifuto" del presidente alla cessione dell’argentino all’Inter è stato probabilmente causato dagli ottimi rapporti tra il Genoa e la Juventus. La società rossoblù non avrebbe di conseguenza potuto rafforzare il principale concorrente dei bianconeri. L’attaccante potrebbe andare a Torino se Trezeguet fosse ceduto nel prossimo giugno

Uno spettro si aggira per il campionato: la cessione di Diego Milito all’Inter. L’operazione è destinata a restare tale, visto che anche oggi il presidente del Genoa, Enrico Preziosi, ha ribadito che l’attaccante argentino non è in vendita: "Diego è insostituibile e non si tocca, è la mia ultima parola" ha dichiarato il numero uno rossoblù ai microfoni di Radio Kiss Kiss. Dunque Massimo Moratti dovrà mettersi il cuore in pace e cercare di convincere Mourinho a recuperare Adriano.
Dietro il perentorio "niet" di Preziosi ci potrebbe essere un’altra motivazione: non concedere a un concorrente della Juventus, qual è appunto la società nerazzurra, la propria "argenteria di famiglia" che potrebbe rafforzarlo. Ciò può trovare il suo fondamento negli ottimi rapporti tra il Genoa e la società bianconera: lo testimoniano gli arrivi nel 2008 sotto la Lanterna di Criscito, Palladino e Olivera. Non si può dunque pensare che il presidentissimo rossoblù voglia mandare all’aria questa intesa perfetta e proficua per agevolare l’Inter.
L’insieme di questi presupposti sembrerebbe far pensare a un’altra ipotesi: Milito potrebbe prendere la via di Torino. Questo potrebbe accadere però in un solo caso: la cessione di Trezeguet, richiesto (come sembra) a gran voce dal Manchester City, che costringerebbe la dirigenza bianconera a cercare un sostituto alla sua altezza, considerati gli ambiziosi obiettivi nazionali ed internazionali della Juve. La vendita dell’attaccante francese, in fase di recupero dopo un lungo infortunio, sembrerebbe decisa per la fine della stagione: dunque a giugno potrebbero mutare gli scenari di mercato. Milito e Amauri potrebbe quindi essere la nuova coppia d’attacco della Vecchia Signora. Si potrebbe dimostrare perplessità davanti a questa ipotesi, essendo entrambi due uomini d’area: ma anche Ibrahimovic-Milito nell’Inter potrebbe far storcere il naso ai puristi per lo stesso motivo. Il tecnico bianconero Ranieri potrebbe però modificare (non trasformare, si badi bene) il gioco e la posizione del brasiliano o dell’argentino e trovare la quadratura del cerchio. E’ presto detta la contropartita tecnica per il Genoa: vi sono innanzitutto giocatori che stanno trovando meno spazio nello scacchiere di Ranieri come Marchisio e Giovinco. A ciò bisogna aggiungere i giovani bianconeri di buon livello tecnico, che stanno facendo esperienza in altre squadre, come Paolucci e Lanzafame. Inoltre, occorrerà aggiungere la cifra in denaro proposta dalla Juventus: bisognerà notare quanto vorrà versare la società di corso Galileo Ferraris, visto che la dirigenza non è disposta a spendere le cifre "morattiane" poste attorno ai 20 milioni di euro. Se a giugno questo scenario si avverasse, bisognerà vedere se "Ulisse" Preziosi riuscirà a resistere alle offerte delle "sirene" bianconere.
Un potenziale indizio dell’eventuale ingaggio di Milito in maglia bianconera potrebbe essere costituito dall’eventuale arrivo a Genova da Torino di un giocatore in prestito nell’attuale sessione del calciomercato. Nel Genoa è finora rimasto in ombra il ruolo dell'attaccante esterno opposto a Sculli. Infatti, Gasbarroni ha fatto fuoco e fiamme quando ha giocato ma ha una condizione fisica precaria; Olivera è stato utilizzato poco da Gasperini poiché è un interrogativo tattico (è un laterale oppure una prima punta?) e quando è stato chiamato in causa, ad eccezione del gol della vittoria a Verona contro il Chievo, non ha mai brillato. Palladino oltre ad essere attualmente infortunato ha dimostrato in Liguria numerose qualità ma poca incisività. Potrebbero quindi eventualmente arrivare dalla Juve Giovinco oppure De Ceglie per risolvere il problema. Oltre a ciò il Genoa avrebbe bisogno anche di un forte centrocampista centrale per completare il proprio assetto tattico: in questo modo la formazione di "Gasperson" potrebbe aspirare a un posto sicuro in Uefa. E forse anche al quarto posto che significa Champions League.
Marco Liguori
(Riproduzione riservata, consentita soltanto dietro citazione della fonte)

venerdì 26 dicembre 2008

Calciomercato gennaio, il ballo degli attaccanti

Gennaio è alle porte, e ricomincia il mercato con la tradizionale "finestra" che accompagna il primo mese dell'anno. Protagonisti del valzer di quest'anno saranno gli attaccanti, perché da Adriano a Nilmar, da Corradi a Floccari e Pazzini, non si fa che parlare di bomber in odore di cambio di maglia.
Proprio di Floccari ha parlato oggi il d.s. dell'Atalanta Carlo Osti intervenendo su Radio Radio. Il giocatore non è sul mercato, almeno a gennaio, mentre a giugno sarà pronto per quel salto di qualità che merita. Ma Osti ha anche precisato di non aver mai parlato del suo giocatore con la Roma, ''che comunque ha tanti giocatori che ci interessano''. Uno potrebbe essere Okaka, oltre al riscatto definitivo per l'Atalanta di Cerci. In Brasile continuano a scrivere di Adriano e Nilmar. Per il primo, che Moratti non vorrebbe cedere e al quale anche Dunga consiglia di rimanere in nerazzurro, le ipotesi che si fanno sono Chelsea o Flamengo, ma il presidente del club carioca Marcio Braga continua a ripetere che non ci sono i soldi per pagare lo stipendio dell'Imperatore (il Flamengo si e' appena autoimposto un tetto salariale).
Su Nilmar c'è stato, prima di Natale, un colloquio fra il d.s. della Roma Daniele Pradè ed un agente Fifa italiano di casa in Brasile, e che in questo caso ha fatto da tramite con l'Internacional di Porto Alegre. Al dirigente di Trigoria è stato ribadito che Nilmar, anche se l'Internacional ha bisogno di vendere una delle sue "stelle" entro fino giugno, non si muove dalla sua attuale squadra per meno di 18 milioni di dollari. E' quindi da escludere uno scambio con Cicinho ed un conguaglio di 3-4 milioni di euro, come aveva ipotizzato Pradè. A rifarsi sotto per Nilmar potrebbe essere il Palermo, ma il presidente Zamparini dovrà alzare l'offerta di 15 milioni fatta l'estate scorsa. Un attaccante lo cerca anche il Bologna: Mihajlovic insiste per avere Corradi dalla Reggina, proponendo uno scambio con Bernacci. Da escludere invece che in Emilia possa arrivare Montella dalla Roma. La Reggina, a prescindere dall'esito della trattativa con i rossoblù, starebbe pensando di riportare in Italia Pellè, bomber che nell'Az Alkmaar non trova piu' spazio e vorrebbe lasciare l'Olanda.
La Sampdoria e' sicura di avere Pazzini dalla Fiorentina, ma tiene 'in caldo' anche l'alternativa-Balotelli (con Cassano costituirebbe una coppia da scintille, anche dal punto di vista caratteriale).
Ma anche il Napoli cerca un attaccante, e il nome piu' gettonato rimane quello di Eren Derdiyok del Basilea, in alternativa al quale il d.s. partenopeo Marino pensa al russo Pavel Probrebnyak, 25enne dello Zenit San Pietroburgo. Marino potrebbe anche cedere Dalla Bona (lo vuole il West Ham di Zola) e rimpiazzarlo con l'italo-argentino Biglia, 23enne dell'Anderlecht.
Chiusura con il botto: alcuni siti francesi fanno sapere di un'offerta del Lione, disposto a pagare 25 milioni di euro alla Fiorentina per avere subito Alberto Gilardino. Se anche fosse vero, non c'e' alcuna possibilità che i Della Valle accettino la proposta. Lo stesso vale per Preziosi ed il Genoa: alla domanda se sia ipotizzabile una cessione di Milito all'Inter, il presidente ha risposto dicendo che ''non lo darei neppure se in cambio arrivassero Cambiasso, Balotelli ed Obinna''.
Fonte: Ansa

domenica 21 dicembre 2008

Sintesi tv Siena-Inter 1-2 (da You Tube)

L'Inter vince a Siena con un gol in dubbio fuorigioco di Maicon.
Immagini di Mediaset Premium tratte da You Tube.

Siena, stadio Artemio Franchi, 20 dicembre 2008
17a giornata serie A 2008/08
INTER (4-4-2): Julio Cesar; Maicon, Cordoba, Samuel, Maxwell; Zanetti, Cambiasso, Muntari (28' st Quaresma); Jimenez (10' st Figo); Balotelli (10' st Crespo), Ibrahimovic. In panchina: Orlandoni, Materazzi, Chivu, Mancini.
Allenatore: Mourinho.
ARBITRO: De Marco.
RETI: 34' pt e 38' st Maicon, 44' pt Kharja.
NOTE: serata fresca, terreno in buone considerazioni. Spettatori: 21 mila circa. Ammoniti: Balotelli, Vergassola, Kharja, Samuel, Del Grosso, Maicon. Angoli: 6-3. Recupero: 2' pt e 3' st.

lunedì 15 dicembre 2008

Caro prezzi a San Siro: la contestazione di Banda Bagaj

Il club di tifosi nerazzurri ha esposto ieri uno striscione in cui ha raffrontato il prezzo del settore popolare: Inter batte Milan 27 a 17 euro

Prosegue la contestazione di Banda Bagaj contro il caro-biglietti allo stadio Meazza. Un'ora prima dell'inizio della partita Inter-Chievo di ieri il club nerazzurro ha esposto il seguente striscione (nella foto spedita da Banda Bagaj - cliccare per ingrandire) ironico ma molto eloquente e civile: «Per lo stesso seggiolino pago più di mio cugino: Milan 17 euro, Inter 27 euro». Il prezzo si riferisce al secondo anello blu, quello dove ci sono le curve delle due squadre milanesi. Virgilio Motta, portavoce di Banda Bagaj, spiega a "il pallone in confusione" che «lo striscione è stato rimosso dopo alcuni minuti». Il gruppo sta conducendo da tempo una battaglia contro i prezzi elevati imposti dall'Inter in questa stagione. «Non vogliamo essere assolutamente polemici - ha concluso Motta - ma vogliamo soltanto evidenziare che i costi dei tagliandi dei posti un tempo definiti "popolari", in un periodo di crisi economica come quello attuale, sono eccessivi. Per spiegare meglio questo concetto, li traduco nel vecchio conio: Inter batte Milan 52mila a 34mila lire».
Marco Liguori
(Riproduzione riservata, consentita soltanto dietro citazione della fonte)
Per contattare Banda Bagaj: info@bandabagaj.it http://www.bandabagaj.it/
Nota del direttore per i tifosi
I tifosi che desiderassero segnalare il problema del rincaro dei biglietti nello stadio della propria squadra possono scrivere all'email de "il pallone in confusione" marco_liguori@katamail.com

Sintesi tv di Inter-Chievo 4-2 (tratte da You tube)

Milano, stadio Giuseppe Meazza, domenica 14 dicembre 2008 ore 15.00
INTER-CHIEVO 4-2

Inter
(4-3-1-2): J.Cesar; Maicon, Cordoba, Samuel,
Maxwell (26'st Figo); Zanetti, Cambiasso, Muntari (22'st Crespo); Stankovic; Ibrahimovic, Obinna (19'st Balotelli). In panchina: Orlandoni, Burdisso, Chivu, Jimenez. Allenatore: Mourinho. Chievo (4-5-1): Sorrentino; Morero, Frey, Yepes, Mantovani; Luciano (41'st Anastasi), Italiano, Langella (14'st Esposito), Bentivoglio, Marcolini; Pellissier.
In panchina: Squizzi, Moro, Scardina, D'Anna, Rigoni. Allenatore: Di Carlo.
Arbitro: Bergonzi di Genova.
Reti: 3'pt Maxwell, 2'st Stankovic, 6'st Pellissier, 20'st Bentivoglio, 34'st e 43'st Ibrahimovic.
Note: giornata piovosa, terreno rizollato in buone condizioni, spettatori 35.000. Espulso al 37'st Morero per doppia ammonizione. Ammoniti: Muntari, Stankovic (diffidato), Mantovani, Ibrahimovic e Yepes. Angoli 5-4 per l'Inter. Recupero: 3', 3'.

Sintesi tv di Inter-Chievo 4-2
(immagini Rai tratte da You tube)

mercoledì 10 dicembre 2008

Champions League: sintesi tv Werder-Inter (da You Tube)

L'Inter perde la gara con il Werder e il primo posto nel girone di qualificazione della Champions League. Ancora una serata storta della difesa nerazzurra, dopo quella con il Panathinaikos, che invece in campionato si dimostra sempre impeccabile. Colpa forse dello schieramento 4-3-3 di Mourinho, probabilmente troppo spregiudicato contro le folate offensive dei padroni di casa. Le immagini sono tratte da You Tube.

Champions League, girone eliminatorio
Brema, Weserstadion, 9 dicembre 2008

WERDER BREMA-INTER 2-1

Werder Brema (4-3-1-2): Wiese; Fritz, Mertesacker, Prodl, Boenisch; Vranjes (st 44' Niemeyer), Frings, Hunt; Ozil (st 47' Jensen); Pizarro, Rosenborg.
In panchina: Vander, Pasanen, Tosic, Baumann, Husejinovic. Allenatore: Schaaaf.
Inter (4-3-3): J.Cesar; Maicon, Cordoba, Materazzi (st 1' Maxwell), Burdisso; Zanetti, Cambiasso, Muntari (st 26' Balotelli) ; Quaresma, Adriano (st 1' Ibrahimovic), Mancini.
In panchina: Orlandoni, Santon, Figo, Jimenez.
Allenatore: Mourinho
Arbitro: Vink (Olanda).
Reti: st 17' Pizarro, al 37' Rosenberg, al 43' Ibrahimovic.
Angoli: 9-3 per il Werder. Ammoniti: Frings, Muntari, Fritz, Balotelli.


I due gol del Werder



Il gol di Ibrahimovic

domenica 7 dicembre 2008

Sintesi tv di Lazio-Inter 0-3 (da You Tube)

L'Inter schiacciasassi distrugge anche la Lazio. I tre "squilli di tromba" ieri sera all'Olimpico fanno capire che anche quest'anno il campionato è terminato con netto anticipo: salvo ovviamente sorprese dell'ultim'ora.
Le immagini, tratte da You tube, sono della Rai.

Roma, Stadio Olimpico 6 dicembre 2008

LAZIO-INTER 0-3
Lazio (4-3-1-2): Carrizo; De Silvestri, Diakitè, Rozehnal, Kolarov; Foggia (32' st Meghni), Dabo (1' st Brocchi), Ledesma, Mauri; Pandev (31' pt Rocchi), Zarate. In panchina: Muslera, Radu, Cribari, Manfredini. Allenatore: Rossi.
Inter (4-3-1-2): Julio Cesar; Maicon, Cordoba, Samuel, Maxwell; Zanetti, Cambiasso, Muntari (33' st Figo); Stankovic (41' st Mancini); Ibrahimovic, Cruz (28' pt Crespo). In panchina: Orlandoni, Burdisso, Materazzi, Quaresma. Allenatore: Mourinho.
Arbitro: Orsato di Schio.
Reti: 2' pt Samuel, 48' pt Diakitè (autogol), 10' st Ibrahimovic
Ammoniti: Stankovic, Julio Cesar, Maxwell (Inter), Brocchi, Diakitè, Zarate (Lazio)
Angoli: 7-4 per la Lazio

venerdì 5 dicembre 2008

Banda Bagaj: perché il Viminale non ammette i suoi errori?

Riceviamo da Inter Club Banda Bagaj e pubblichiamo
Bisognerebbe avere il coraggio nella vita di dire: “ci siamo sbagliati”.
E invece…
E invece, nonostante quanto accaduto l’anno scorso in occasione di Inter Napoli





















non ci crederete ma la storia si è ripetuta.
anche quest’anno i propositi di osservatorio, prefetti, questori (almeno in questo caso, la società inter non dovrebbe centrare niente)…
i tifosi napoletani c’erano nonostante i divieti (ASSURDI), e come l’anno scorso, invece di essere nel loro settore, erano mischiati con i tifosi interisti.
Oltre ai tifosi napoletani sparsi per lo stadio, gli steward hanno cercato di fare un cordone improvvisato nel 2° anello blu a pochi metri dal nostro settore. Anche quest’anno obbligando gli abbonati di quei posti a sloggiare... cortesemente ma a sloggiare.























…mentre il settore ospiti era chiuso…
A questo punto sorgono spontanee le seguenti domande:

1) Perché proibire agli abbonati dell’Inter di poter cedere abbonamento a residenti fuori milano? Per evitare di cederlo a tifosi napoletani? DECISIONE SBAGLIATA. NOI ABBIAMO CEDUTO ALCUNI DEI NOSTRI A TIFOSI NAPOLETANI, RESIDENTI A MILANO MA NAPOLETANI.
2) Perché proibire la vendita dei biglietti on-line o in banca? Per evitare che li potessero comprare i tifosi napoletani? DECISIONE SBAGLIATA. MOLTI AMICI TIFOSI NAPOLETANI (RESIDENTI A MILANO) LO HANNO ACQUISTATO COMUNQUE.
3) Perché tenere comunque chiuso il settore ospiti quando ci si è resi conto che le misure di “sicurezza” (ma sicurezza de che!?!) adottate non avevano impedito l’arrivo dei tifosi partenopei (cosa ampiamente prevedibile)?
4) Maroni dice che questo sistema funziona e non si torna indietro solo per permettere a qualche spettatore in più di accedere allo stadio. Beh, qui ci sono poche domande da fare. A noi un ministro che parla così ricorda tanto un periodo storico dell’inizio secolo scorso. A voi?
Ci rivolgiamo a tutti i giornalisti (molti di voi si sono anche adoperati ultimamente per dare una mano a noi tifosi per bene e al calcio) e soprattutto a OSSERVATORIO, GOVERNO, OPPOSIZIONE, PREFETTI, QUESTORI:
La fede calcistica non e’ una data di nascita, una citta’ nativa, un indirizzo di residenza. La fede calcistica prescinde da tutto questo. E cosi’ si verifica che tifosi napoletani residenti a Milano entrino allo stadio e tifosi interisti residenti a Lodi, Novara, Como, Lecco, Monza (solo per citare i comuni più vicini) non possano entrare.
MA SI PUO’ CONTINUARE COSI’???
SI PUO’ CONTINUARE A FAR FINTA DI NIENTE???
E poi, se anche non vi importa nulla, ma almeno volete salvare la faccia? Pensate che nessuno si accorga di niente? Siete mai stati all’estero? Avete mai chiesto cosa pensano di VOI e delle vostre assurde decisioni e dei vostri controproducenti provvedimenti?
Ma davvero non vi interessa di essere ricordati per coloro che volendo combattere la violenza, facevano mischiare fazioni di tifoserie opposte negli stessi settori lasciando completamente vuoti alcuni settori? E che per farlo tenevano fuori dagli stadi i tifosi per bene?
Rifletteteci un attimo: il calcio sta morendo a causa vostra.
Bisognerebbe avere il coraggio nella vita di dire: “ci siamo sbagliati”.
Buon lavoro
Virgilio Motta
Inter club Banda Bagaj
info@bandabagaj.it
Virgilio.Motta@a2a.eu

giovedì 4 dicembre 2008

Pioggia di soldi dall'Uefa ai club: 43,5 milioni per Euro 2008

Ecco le italiane premiate che hanno fornito giocatori alla Nazionale per la fase finale dello scorso giugno: Juventus, Milan, Inter, Napoli, Lazio, Roma, Fiorentina, Palermo, Sampdoria, Genoa, Udinese, Siena e le retrocesse Livorno e Parma.

La Uefa distribuirà 43,5 milioni di euro tra 180 club che hanno fornito giocatori alle Nazionali per la fase finale di Euro 2008. Secondo i parametri stabiliti dall'accordo tra la Uefa e la European Club Association (ECA). Le società italiane riceveranno complessivamente 4.250.290 euro. Nel dettaglio, la Juventus incasserà 644.195 euro. Seguono Milan (624.590), Roma (537.763), Fiorentina (481.746), Inter (431.331), Udinese (344.505), Livorno (239.473), Siena (201.661), Lazio (201.661), Palermo (121.837), Sampdoria (121.837), Parma (117.636), Napoli (100.831) e Genoa (81.225). In testa alla speciale graduatoria per nazioni c'è la Germania con 6.805.065 euro, seguita da Spagna (5.106.650) e Inghilterra (4.843.370).
I 180 club che riceveranno denaro fanno parte di 24 delle 53 federazioni affiliate alla Uefa. I benefici, oltre a riguardare società di paesi esclusi dalla fase finale del torneo, gioveranno anche alle casse di numerose squadre che militano in divisioni inferiori dei vari campionati nazionali. In Italia è il caso di Livorno e Parma, retrocesse alla fine della scorsa stagione. I club che otterranno più soldi di tutti sono il Werder Brema (1.093.732 euro), l'Olympique Lione (1.039.115) e il Bayern Monaco (1.018109). La quota da attribuire ad ogni società è stata calcolata moltiplicando la "diaria" individuale di ogni calciatore per il numero di giorni in cui ciascun tesserato è stato impegnato a Euro 2008. L'accordo tra la Uefa e la ECA, l'organismo nato sulle ceneri del defunto G-14, ha preso in considerazione un periodo cominciato 14 giorni prima del match d'esordio di una selezione e terminato con la gara che ha sancito l'eliminazione. «E' la dimostrazione di una nuova armonia nel calcio europeo e della volonta di cooperazione tra federazioni e club per il bene dello sport», ha commentato il presidente della Uefa, Michel Platini. I contrasti tra la federazione continentale e le più importanti società sembrano ormai un lontano ricordo. La nuova partnership, ha detto ancora Platini, ha consentito di riconoscere ai club «benefici tangibili in virtù del loro contributo a Euro 2008». L'annuncio di oggi costituisce un «momento storico» secondo Karl-Heinz Rummenigge, presidente del Bayern Monaco e della ECA. Con il denaro assegnato alle squadre, «viene riconosciuto e ricompensato l'importante contributo del calcio di club al successo di una competizione per Nazionali».
Fonte: Adnkronos

domenica 30 novembre 2008

Calcio in cifre: più giusto il pari tra Napoli e Inter

Stando alle statistiche Panini Digital, "il pallone in confusione" ha notato che gli azzurri di Reja hanno dimostrato superiorità in attacco e difesa rispetto a quelli di Mourinho: il 2-2 sarebbe stato meritato. I nerazzurri però si sono dimostrati più pericolosi e sono riusciti a concretizzare il proprio gioco

Non c'è stata una sola squadra in campo oggi a San Siro, come asserito dalle pay tv. Tralasciando l'aspetto arbitrale, ben affrontato da Tuttonapoli.net, e il risultato finale di 2-1 le statistiche Panini Digital-Lega Calcio riferiscono che c'è stato un sostanziale equilibrio tra Inter e Napoli. La formazione allenata da Mourinho ha ottenuto una lieve supremazia territoriale (ossia il tempo totale di possesso palla di una squadra nella metà campo avversaria) pari a poco oltre i 10 minuti, contro i 9 minuti e 26 secondi del Napoli, a fronte di un possesso palla del 51% e 475 palloni giocati contro il 49% e 467 palloni giocati dagli ospiti. Gli azzurri di Reja hanno difeso nettamente meglio la propria area, testimoniato dal relativo indice pari al 61,3% contro 51,8%, e hanno attaccato molto più dei padroni di casa, come comprovato dal dato sulla capacità offensiva pari al 48,2% contro il 38,7%. Non a caso, i partenopei hanno ben tre giocatori nella classifica dei tiratori (Gargano, Lavezzi e Zalajeta con tre tentativi a testa) contro l'unico uomo dell'Inter (Stankovic con quattro tentativi). Bene anche la difesa del Napoli, con Rinaudo e Cannavaro che hanno sovrastato Cambiasso e Muntari per numero complessivo di palle recuperate: 42 contro 36.
Gli interisti hanno dimostrato superiorità nella maggiore pericolosità (50,7$ contro 36,6%): ciò significa che hanno meglio concretizzato il proprio gioco. Hanno saputo mettere meglio a frutto i quattro tiri (su 14 in totale) nello specchio della porta difesa da Iezzo, di cui due terminati alle sue spalle. I napoletani hanno risposto con quattro tiri (su 11 complessivi) nella porta di Julio Cesar, di cui uno terminato in fondo al sacco. Quindi, tirando le somme, il Napoli avrebbe meritato il pareggio.
Marco Liguori
(Riproduzione riservata, consentita soltanto dietro citazione della fonte)
Clicca qui per vedere la sintesi tv di Inter-Napoli tratta da You tube

Le statistiche Panini Digital su Inter-Napoli 2-1
(clicca sull'immagine per ingrandirla)


Sintesi tv di Inter-Napoli 2-1 (da You tube)

Niente da fare per il Napoli contro l'Inter al "Giuseppe Meazza". Per il secondo anno consecutivo perde per 2-1 contro la formazione di Mourinho letteralmente scatenata e trasformata rispetto alla partita di Champions League di mercoledì scorso contro il Panathinaikos.
Le immagini, trasmesse dalla trasmissione 90° Minuto della Rai, sono tratte da You Tube.

Milano, Stadio Giuseppe Meazza, 30 novembre 2008
Inter 2 Napoli 1 (Primo tempo 2-1)
Inter (4-3-1-2): Julio Cesar; Maicon, Cordoba, Samuel, Maxwell; J.Zanetti, Cambiasso, Muntari(90 Jimenez); Stankovic(83 Burdisso); Cruz(72 Adriano), Ibrahimovic. All.: Mourinho
Napoli (3-5-2): Iezzo; Cannavaro, Rinaudo, Aronica; Maggio (79' Denis), Pazienza(83' Bogliacino), Gargano, Hamsik(65' Blasi), Mannini; Lavezzi, Zalayeta. All.: Reja
Arbitro:
Rosetti di Torino. Assistenti: Niccolai e Papi
Marcatori: 16' Cordoba, 25' Muntari, 36' Lavezzi
Note: Ammoniti Zanetti, Lavezzi, Rinaudo, Aronica

venerdì 28 novembre 2008

Buona domenica a tutti con il percorso a ostacoli per Inter-Napoli

Riceviamo e pubblichiamo da Virgilio Motta di Inter Club Banda Bagaj che spiega l'inutilità e l'assurdità delle limitazioni per la partita di domenica prossima. Lancia anche un importante e civile segnale di distensione verso i sostenitori azzurri: «Aiuterò qualunque tifoso per bene, nerazzurro o napoletano, ad entrare allo stadio»

Domenica chiusura del settore ospiti ai tifosi napoletani.
Ecco il percorso a ostacoli per l'acquisto dei biglietti e i cambi nome in occasione di Inter-Napoli.
Personalmente non sono d'accordo con questo inutile percorso a ostacoli: è un vero e proprio "gioco dell'oca" e spiego il perché.
1) Queste restrizioni non fanno altro che penalizzare migliaia di tifosi napoletani per bene e migliaia di tifosi nerazzurri per bene.
2) Alzi la mano chi pensa davvero che queste misure impediranno l'ingresso ai tifosi napoletani.
3) Lo stadio è un luogo che rientra tra i luoghi frequentati all'interno della nostra società. Se uno delinque ad un concerto, al cinema, in un pub, viene penalizzato soltanto chi ha commesso il reato. Perché invece chi delinque allo stadio continua ad entrare e chi si comporta bene deve restare a casa perché abita (in questo caso) a Piacenza, Lodi, Napoli oppure Palermo invece che a Milano?
4) Sondaggio (chi si avvicina di più vince una maglietta della Banda Bagaj ☺):
a) quanti napoletani saranno presenti domenica al Meazza? zero? 50 ? 100? 1000? Di più?
b) visto che il settore ospiti sarà chiuso, dove si/li sistemeranno?
Personalmente non seguirò l’inutile percorso a ostacoli e aiuterò qualunque tifoso per bene, nerazzurro o napoletano, ad entrare allo stadio anche se “non in regola” con la residenza, con la tessera del tifoso, con i cambi nome, con il permesso di soggiorno, con il bollo auto, con l’assicurazione, con le spese condominiali, con la bolletta della luce, ma che sia in regola con la sportività, la non violenza, l’antirazzismo…
Buona domenica soprattutto alle forze dell’ordine, che in seguito a certe decisioni assurde, avranno ancora più problemi di quanti ne avrebbero avuti se si fosse aperto il settore ospiti.
Virgilio Motta
Inter Club Banda Bagaj http://www.bandabagaj.it/
info@bandabagaj.it
Virgilio.Motta@a2a.eu
(Nota per i lettori che risiedono al di fuori della Lombardia: "Bagaj" significa "bambini")

L'Inter Club Banda Bagaj ha anche spedito il comunicato stampa dell'Inter con le disposizioni per la partita di domenica

Giovedì, 27 Novembre 2008 07:56:02
MILANO - Ritorna il campionato. In previsione di Inter-Napoli, gara valida per la 14^ giornata della Serie A Tim, in programma domenica 30 novembre 2008 allo stadio "Giuseppe Meazza" in San Siro, si ricorda la vendita dei tagliandi ha avuto inizio martedì 25 novembre 2008. I biglietti possono essere ancora essere acquistati solo ed esclusivamente presso le agenzia della Banca Popolare di Milano e Banca di Legnano con sede nella Regione Lombardia.
Inter.it vi propone tutte le informazioni di servizio riguardanti i tagliandi e l'utilizzo degli abbonamenti per Inter-Napoli.
1) sarà inibita la vendita on line;
2) sino a un massimo di due a persona, i biglietti potranno essere acquistati solo ed esclusivamente dai possessori degli abbonamenti Inter per la stagione 2008-2009 e dai possessori della Tessera del Tifoso Inter (sottoscritte entro e non oltre le ore 13 di mercoledì 26 novembre 2008); gli abbonati e i possessori della Tessera del Tifoso Inter possono acquistare biglietti solo per persone residenti nella Regione Lombardia;
3) non è possibile la cessione dei biglietti, ma solo quella delle tessere e solo a persone residenti nella Regione Lombardia;
4) solo il titolare della tessera del tifoso Inter che vuole acquistare un biglietto per se stesso può non essere residente nella Regione Lombardia;
5) per quanto riguarda i cittadini stranieri, solo i residenti nella Regione Lombardia possono acquistare il biglietto o essere destinatari e utilizzatore di abbonamenti ad altri intestati;
6) sarà inibita la cessione on line ad altro utilizzatore della tessera d'abbonamento;
7) la cessione degli abbonamenti ad altro utilizzatore potrà avvenire in tutte le agenzie Banca Popolare Milano e Banca di Legnano entro venerdì 28 novembre presentando la tessera di abbonamento dell'intestatario e fotocopia del documento d'identità dell'utilizzatore che ne attesti la residenza nella regione Lombardia;
8) la cessione degli abbonamenti ad altro utilizzatore nella giornata di domenica sarà possibile, con le stesse modalità, presso gli sportelli delle biglietterie Nord e Sud che saranno aperte, per l'occasione, dalle ore 11.
Ufficio Stampa

giovedì 27 novembre 2008

I tifosi nerazzurri: «Caro Moratti, biglietti meno cari in Champions»

Riceviamo e pubblichiamo dall'Inter Club Banda Bagaj, che chiede un incontro ufficiale con il presidente per dialogare anche sugli altri problemi dei sostenitori

La tifoseria dell'Inter diminuisce la presenza alle partite di Champions. Le cifre? 32.965 spettatori con il Werder, 27.247 spettatori con i ciprioti dell'Anorthosis, 26.198 spettatori con il Panatinaikos (compresi gli 8.000 greci, altrimenti i paganti sarebbero stati 18.000). Se poi a questi aggiungiamo i ben 8.757 miniabbonati, ci obbligano tutti a stare muti perchè è riuscito (con la presenza massiccia dei tifosi ospiti di Werder, Cipro e Atene) ad ottenere il tutto esaurito (lo stadio) mettendo insieme 3 partite di Champions.
Scherzi a parte, alzi la mano chi non è uscito ieri depresso da quel cimitero di S.Siro. E non per la sconfitta, anzi, quando ci hanno detto che nonostante la sconfitta avevamo passato il turno abbiamo ripreso un po’ di colore pensando ai cugini e agli juventini che devono esserci proprio rimasti male nel vedere l'Inter passare il turno con una sconfitta.
Il motivo per cui siamo usciti depressi è legato ad uno stadio vuoto e silenzioso da parte nerazzurra, e invece stracolmo, colorato (con tanto di vitatissime torce. Ma probabilmente le forze dell’ordine non le hanno viste perché impegnate a tenere d’occhio quei pericolosi elementi della Banda) e chiassoso nel settore ospiti che si trova praticamente in campo.
Tra l’altro, quanto avranno pagato gli ospiti per piazzarsi al 1° blu???
Non lo sappiamo ma purtroppo possiamo immaginarlo. I tifosi del Werder avevano speso 30 € per un biglietto nel 1° blu. I tifosi interisti per il pari settore (1° verde) ne devono scucire 40. Di sicuro possiamo dire quello che abbiamo (espresso in vecchie lire visto che in euro qualcuno non lo capisce ancora) speso noi e in curva nord (solo per citare un paio di settori):
54.000 lire per un posto in curva (non la tribuna);
42.000 lire per un posto al 3° (diciamo terzo) anello.
Ripetiamo: 42.000 lire x terzo anello, 54.000 lire x andare in curva.
Abbiamo reso l’idea!!!???
Vogliamo aggiungere che quei pochi 8.000 "cretini" (tra cui noi della Banda) hanno spesso 110.000 lire per un minipass (3 partite) che dovrebbe invogliare a venire allo stadio…
Ricordiamo sempre che fino all’anno scorso i cugini x un minipass in curva spendevano 62.000 lire. Praticamente quello che spendevano per 3 partite noi lo spendevamo e lo spendiamo ancora per assistere ad una sola partita.
Milan: 62.000 minipass (3 partite)
Inter: 54.000 BIGLIETTO PER UNA SOLA PARTITA
Ora, al telefono alcuni dirigenti ci ripetono sempre: “ma dai, non fate casino, se c’è qualche problema basta che alziate il telefono e ci chiamiate”. Lo abbiamo fatto più volte. Ma siamo ancora con gli stessi problemi di sempre. Per evitare di metter troppa carne al fuoco ne citiamo solo 2 o 3 (di problemi).
PREZZI CHAMPIONS: non si può continuare ad ignorare che la gente non può permettersi queste cifre. Piccolo particolare: al Milan l’hanno capito da un pezzo e fino all’anno scorso sono sempre riusciti a riempire il Meazza in Champions.
OSPITI AL 1° ANELLO: dopo aver girato in lungo e in largo sia l’Italia che l’Europa, è ufficiale; l’unico stadio che posiziona gli ospiti in campo invece che metterli al 3° anello, è lo stadio Meazza di Milano. Si, ma solo quando gioca l’Inter. Infatti i cugini rossoneri hanno capito prima di noi (anche se con molto ritardo) che è assurdo metterli in campo, e da un paio d’anni li hanno giustamente piazzati al 3°, e a quanto ne sappiamo, parlando con steward e tifosi del Milan, non c’è mai stato nessun problema. Noi invece continuiamo ricevere bottiglie piene, monete, accendini…. lanciati dagli ospiti nel nostro settore (chiedete agli steward presenti ieri un curva sud per conferma) dove ci sono parecchi bambini. Senza considerare i vari tentativi che di volta in volta fanno gli ospiti per bruciare i nostri striscioni soprastanti.
Occorre anche eliminare tutti i problemi che vengono creati agli inter club nell’esposizione degli striscioni: (vedi “I TEMPLARI”).
Se poi qualcuno che è stipendiato dall’inter, oltre a non crearci mille problemi che ci impediscono di tifare e colorare lo stadio, cominciasse a fare il proprio lavoro e coordinare un minimo gli Inter club, se cominciassero a farsi vedere nel settore dedicato ad essi dedicato (2° blu) anche per chiedere “come va?” e non solo per portar via la gente perché ha il biglietto di un altro settore…Beh, questa è utopia, lo sappiamo. Ma a noi piace sognare e continueremo a lottare per questi obbiettivi fino a quando non li avremo raggiunti o fino a quando qualcuno non ci spiegherà i motivi di queste scelte che noi riteniamo assurde e controproducenti x la società.
E’ UFFICIALE:
CHIEDIAMO UN INCONTRO CON QUALCUNO CHE CONTI E NON, COME E’ SUCCESSO IN PASSATO, CON IL PRIMO CHE PASSA. ANCHE PERCHÉ SIAMO STUFI DI RICEVERE TELEFONATE DA QUEL DIRIGENTE O DA QUELL’ALTRO CHE CI INVITANO A STARE TRANQUILLI, CHE I PROBLEMI NON SI RISOLVONO COSI’, ECC…
COME SI RISOLVONO? CON IL DIALOGO?
NOI CI SIAMO!!!
TELEFONATECI PER FISSARCI UN APPUNTAMENTO CERTO.
ASSUMETEVI LE VOSTRE RESPONSABILITA’. I TIFOSI NON SONO TUTTI STUPIDI COME VOI IMMAGINATE, E LO STADIO VUOTO NE E’ LA CONFERMA.
In attesa di un vostro invito a dialogare (a questo punto solo ed unicamente) con il presidente Massimo Moratti, vi auguriamo buon lavoro.
Inter club Banda Bagaj

Beccantini: «Il Napoli non parte sconfitto contro l’Inter»

Il celebre giornalista de La Stampa presenta in esclusiva a “il pallone in confusione” la partita di domenica a San Siro. Punti deboli della formazione di Mourinho: cali fisici e psicologici oltre alla difficoltà di segnare in casa

Il Napoli non parte battuto a San Siro contro l’Inter. Parola di Roberto Beccantini, celeberrimo editorialista del quotidiano La Stampa, scrittore di numerosi volumi di storie di calcio e prestigioso collaboratore del Guerin Sportivo. Il mitico Beck sottolinea in esclusiva a “il pallone in confusione” i punti deboli della squadra nerazzurra, che presenta spesso cali fisici e psicologici, oltre a una sua difficoltà abbastanza congenita di segnare in casa.
Che importanza riveste per l’Inter e per il Napoli la sfida di domenica?
«E’ più importante per l’obiettivo per cui gareggia la squadra nerazzurra, ossia lo scudetto. Il Napoli, dopo la serie di risultati positivi iniziali, ha però preso gusto per proiettarsi verso la zona Uefa se non addirittura verso quella che porta alla Champions League. E’ una partita la cui posta in palio dovrebbe quindi stimolare entrambe le contendenti, al di là della storica rivalità che c’è stata tra i partenopei e le squadre del Nord. Ci sarà sicuramente una grande tensione agonistica: è una partita con il pronostico favorevole all’Inter, ma abbastanza aperto: non credo che il Napoli sia già battuto in partenza».
Ha un ricordo particolare e indelebile di una sfida a San Siro?
«Mi ricorderò sempre di un Inter-Napoli con un grandissimo gol di Maradona (NDR: era il 10 novembre del 1985 e finì 1-1). Diego raccolse un cross dalla destra, fece uno stop di petto e prima che la palla toccasse terra tirò con la gamba sinistra un micidiale diagonale che uccellò Zenga».
Quale potrebbe essere la chiave tattica?
«Alle due squadre non interesserà occupare il centro del ring, come faceva il Milan di Sacchi che come un pugile cominciava a mulinare i suoi pugni all’avversario. Lo stesso Mourinho non è un rivoluzionario: è un allenatore molto bravo che riesce a ottenere sempre il massimo dalle squadre con cui ha lavorato. Non mi aspetto quindi una partita aggressiva da parte di entrambe le formazioni, ma di fiammate improvvise da una parte e dall’altra. Il Napoli ovviamente cercherà di stanare l’Inter, mentre quest’ultima tenderà ad attaccare senza scoprirsi troppo».
Facciamo un gioco: immaginiamo che lei sia Reja. Quali potrebbero essere i punti deboli dell’Inter?
«Una debolezza della formazione di Mourinho potrebbe essere il fatto che gioca un calcio molto muscolare, impostato soprattutto sulla fisicità, e avere un calo di rendimento. Però ho notato che ha anche cali di tipo psicologico: ieri sera ha perso in casa nella gara di Champions contro il Panathinaikos dopo aver battuto la Juventus. Si vede proprio che l’ultima vittoria in campionato ha prosciugato molto di più le energie psicologiche che quelle fisiche, con un’evidente diminuzione della concentrazione.
Ce ne sono altri?
«Un ulteriore limite potrebbe essere costituito dal fatto che l’Inter nelle partite casalinghe fa un po’ fatica a segnare. A questo si può aggiungere che prima o poi Ibrahimovic, l’attaccante che è utilizzato in continuazione da Mourinho, subisca una fase calante. Ciò non toglie che l’Inter sia la squadra più forte e completa nei reparti che abbiamo nel nostro campionato».
Dopo i torti arbitrali subiti nella gara contro il Milan, il Napoli deve temere qualche altro trattamento di “favore” da parte del direttore di gara?
«Credo proprio di no. Il Napoli ha avuto una direzione di Rocchi a San Siro non certo felice. Ma bisogna pensare anche che ha avuto due rigori a favore contro il Genoa e ha ricevuto l’annullamento del gol di Cassano, che invece era regolare, nella partita contro la Sampdoria al San Paolo. E’ chiaro che quando si va a giocare in casa dell’Inter, del Milan o della Juventus una piccola “tassa” bisogna pagarla. Però gli eventuali errori arbitrali non devono essere un alibi».
Come giudica il gioco del Napoli in trasferta?
«Ho notato che finora non riesce a essere all’altezza di quando gioca in casa, dove domina gli avversari. Contro il Milan si è visto poco, poiché dopo l’espulsione di Maggio, al termine del primo tempo, è chiaro che in inferiorità numerica cambia l’impostazione di gioco e tutto si complica. Fino a quel momento il Napoli non mi era dispiaciuto, anche se mi aspettavo qualcosa in più. Vediamo ora cosa accadrà domenica: l’anno scorso finì 2-1 per l’Inter».
Marco Liguori
(Riproduzione riservata, consentita soltanto dietro citazione della fonte)
Nella foto: Roberto Beccantini (tratta da http://news.centrodiascolto.it/view/271975/i=Presidente+del+Consiglio/copertina_sull_italia_fuori_dagli_europei_di_calcio

Sintesi tv di Inter - Panathinaikos 0-1 (da You tube)

Panathinaikos corsaro a San Siro: batte l'Inter con un gol di Sarriegi scaturito su calcio d'angolo. La squadra ateniese ha giocato "all'italiana", contenendo i nerazzurri e colpendo con efficaci contropiede, grazie anche ai suoi esterni veloci. Nessun problema però per la formazione del biscione, che si qualifica agli ottavi di finale: dovrà però vincere in Germania con il Werder Brema per avere la certezza di evitare il secondo posto nel girone. Domenica per Mourinho altra partita impegnativa: al Meazza arriva il Napoli di Hamsik e Lavezzi.
Le immagini sono tratte da You Tube.


Champions League, Stadio Giuseppe Meazza - Milano, 26 novembre 2008
INTER-PANATHINAIKOS 0-1
Inter: Julio Cesar; Maicon, Cordoba, Materazzi, Maxwell (30'st Cruz); Zanetti, Cambiasso, Muntari (1'st Quaresma); Figo (27'st Balotelli); Adriano, Ibrahimovic. In panchina: Toldo, Burdisso, Stankovic, Mancini. Allenatore: Mourinho
Panathinaikos: Galinovic; Nilsson Vintra, Goumas, Sarriegi, Spiropoulos; Simao; Gabriel (39'st Tziolis), Gilberto Silva, Karagounis (18'st Salpingidis); Mantzios (49'st Rukavina), In panchina: Tzorvas, Mattos, Rukavina, Ninis, Ivanschitz. Allenatore; Ten Kate
Arbitro: Ovrebo (Norvegia).
Reti: 24'st Sarriegi.
Note: serata molto fredda, spettatori 35.000 (diverse migliaia di greci), terreno in mediocri condizioni, angoli 7-4 per l'Inter. Ammoniti Galinovic e Goumas. Recupero: primo tempo 1 minuto, secondo tempo 5 minuti.

lunedì 24 novembre 2008

Inter Brand: il mistero del superdirettore ricoperto d’oro

La società che custodisce i marchi nerazzurri ha versato ben 223mila euro lordi solo in stipendi al suo dirigente: il suo nome non è indicato nel bilancio 2007/08. In totale, i tre dipendenti della controllata della squadra di calcio di Massimo Moratti sono costati 407 mila euro

Chi è il misterioso direttore di Inter Brand che percepisce uno stipendio lordo di oltre 223mila euro annui? La cifra è riportata nel bilancio al 30 giugno scorso, chiuso con un attivo di 95mila euro e depositato in Camera di commercio, della società che custodisce i marchi della squadra nerazzurra. Non è dato sapere il suo nome, visto che la società presieduta da AngeloMario Moratti, rampollo del presidente dell’Inter Massimo e consigliere di amministrazione di Internazionale spa, non lo ha reso noto nel documento contabile: neppure nelle visure c’è traccia. Egli percepisce mensilmente uno stipendio pari a 18623 euro: a ciò bisogna aggiungere 61mila euro in oneri sociali e circa 12mila per il tfr. In totale oltre 296mila euro. Qualche notizia sul suo rapporto di lavoro è contenuta nella relazione sulla gestione. In essa si spiega che «l’attuale organizzazione operativa della società è costituita da un direttore e da due addetti commerciali con contratti a tempo indeterminato». Riguardo alle attività, la relazione prosegue affermando che essi svolgono «quelle di licencing, di merchandising, di organizzazione di scuole calcio e di operazioni attraverso internet, ecc. ecc...». I due addetti hanno percepito complessivamente nel 2007/2008 82mila euro lordi: circa 41mila a testa, ossia 3400 euro mensili. A ciò vanno aggiunti 23mila euro per complessivi oneri sociali e altri 5700 euro per il tfr e 110 euro in altri costi. Costo azienda complessivo: 111mila euro. Se si sommano tutti le cifre sborsate per i tre dipendenti, Inter Brand ha speso 407mila euro. Costi comunque coperti, così come quelli complessivi di 11,6 milioni, dai 19,3 milioni di ricavi. A proposito di compensi, il documento contabile specifica che non sono stati destinati emolumenti ai componenti del consiglio di amministrazione.
Sempre riguardo al personale dipendente, alla voce “altri debiti” dello stato patrimoniale al 30 giugno scorso la società doveva una somma di 63mila euro verso di essi. A ciò bisogna aggiungere circa 23mila euro «per ferie e permessi non goduti maturate e non godute». Inoltre, Inter Brand ha evidenziato 40.600 euro in «debiti v/ collaboratori a progetto». Riguardo a questi ultimi, sono stati inseriti una serie di somme tra i costi: la nota integrativa le indica come sei tipi diverse di consulenze che «si riferiscono prevalentemente ai compensi a lavoratori autonomi occasionali e collaboratori a progetto». L’ammontare totale di esse è di poco più di un milione pari al 63% delle spese per «costi di prestazioni di servizi». Le più rilevanti sono quelle “varie” per 284mila euro, dove dovrebbero essere incluse le somme per le consulenze per il progetto del nuovo stadio, quelle per il centenario nerazzurro pari a 262mila euro, e quelle per le scuole calcio estive per 199mila euro. Nell’ultimo bilancio, Inter Brand non ha fornito ulteriori e più dettagliate notizie riguardo al nuovo stadio. Nel 2006/07, come riportato dal quotidiano Liberomercato il 23 febbraio scorso, era stato dato l’incarico di 36 mesi a «un professionista per lo sviluppo di un progetto che verifichi la possibilità di costruire un nuovo stadio».
Sempre riguardo alle consulenze, alla voce “ratei e risconti” è stata registrata una somma di 127mila euro per la realizzazione del marchio e degli eventi per il centenario dell’Inter. Stando al precedente bilancio di Inter Brand, tale iniziativa fu affidata alla Oliviero Toscani Progetto La Sterpaia, società dell’omonimo celebre fotografo. Nella relazione sulla gestione si cita un’altra personalità della cultura, Gabriele Salvatores: la Red House Produzioni, che il regista possiede pariteticamente al 25% assieme a una delle figlie del presidente Massimo Moratti, Maria Carlotta, e due altri azionisti, ha ottenuto 300mila euro. Questa cifra costituisce il «saldo della somma omnicomprensiva complessiva di euro 400.000 per l’incarico» concesso alla società di produzione cinematografica, «per la realizzazione di un documentario avente a oggetto l’attività sociale e di promozione del gioco del calcio svolta nel mondo tramite il programma Intercampus Estero».
Il bilancio di Inter Brand mostra un rapporto molto ben consolidato con il gruppo editoriale Rcs. Tra i 122 milioni di risconti passivi, ossia anticipo ricavi futuri (in gran parte canoni per licenza d’uso del marchio Inter verso la controllante), è indicata una cifra complessiva di 777mila euro incassata da “altri licenziatari”. La quota a medio/lungo termine di quest’ultima, pari oltre 438mila euro, «si riferisce principalmente a tre contratti di licenza del marchio – si legge nella nota integrativa – per la produzione e la commercializzazione di Dvd, medaglie dorate celebrative dell’Inter e dell’opera multimediale “La grande storia dell’Inter”, stipulati con la società Rcs Quotidiani spa, con scadenza rispettivamente il 30 aprile 2012, il 19 aprile 2012 e 18 settembre 2010».
Marco Liguori
(Riproduzione riservata, consentita soltanto dietro citazione della fonte)

Il marchio dell'Inter è tratto da http://www.inter.it/

domenica 23 novembre 2008

Calcio in cifre: l’Inter strapazza la Juve con la sua pericolosità

Il 56,3% riportato delle statistiche Panini Digital-Lega Calcio evidenzia la netta superiorità e concretezza dei nerazzurri. Bianconeri più guardinghi e difensivisti, con maggior possesso palla e superiorità territoriale

Supremazia territoriale della guardinga Juventus: al contrario, l’Inter si è dimostrata più pericolosa e concreta. E’ questa la sintesi del big match di ieri sera allo stadio Meazza secondo le statistiche Panini Digital-Lega Calcio, che spiegano la superiorità della formazione di Mourinho e la sua vittoria più che meritata. Per contro, dalle cifre è emersa in modo particolare l’incapacità degli uomini di Ranieri di finalizzare una serie di parametri a loro favorevoli: possesso palla totale (51% contro 49% dei nerazzurri), numero di palle giocate (553 contro 526), maggiore tempo totale di possesso palla nella metà campo avversaria. (9 minuti e 59 secondi contro 9 minuti e 20 secondi). Tutto ciò sembra dimostrare il gioco difensivo dei bianconeri, che non hanno utilizzato queste caratteristiche per ottenere una maggiore pericolosità. Ed è proprio questo il dato in cui si evidenzia la netta superiorità dell’Inter: 56,3% contro appena il 25,9 della Vecchia Signora. Rapportato alla capacità di attaccare la porta avversaria, che non è molto distante tra le due formazioni (39,8% Inter contro 36,5% Juventus), se ne deduce che i nerazzurri hanno costruito molte più occasioni da rete, tramite anche la verticalizzazione del gioco e hanno avuto una migliore capacità di giungere al tiro. Riguardo a quest’ultimo parametro, non c’è stata storia: Inter 10 tiri nello specchio della porta di Manninger contro 19 totali, Juventus 3 palle scagliate verso Julio Cesar su otto complessive. Non a caso, i primi quattro "frombolieri" sono tutti interisti: Adriano (sei tentativi), Ibrahimovic (cinque), Muntari (quattro, di cui uno alle spalle del portiere bianconero), Stankovic (tre).
Riguardo alla capacità difensiva non c’è una netta differenza tra le due squadre, considerato lo scarto del 3,3%. Materazzi è stato un implacabile lottatore nella sua area, con 37 palle recuperate davanti alle 28 del suo collega bianconero Chiellini.
Marco Liguori
(Riproduzione riservata, consentita soltanto dietro citazione della fonte)

Le statistiche Panini Digital - Lega Calcio su Inter-Juventus 1-0
(cliccare sull'immagine per ingrandirla)

Sintesi tv di Inter-Juventus 1-0 (da You Tube)

L'Inter batte al Meazza per 1-0 una Juve sottotono. Il derby d'Italia è deciso da Muntari a poco più di un quarto d'ora dalla fine: l'unica grande occasione per i bianconeri è per Del Piero che di testa costringe il portiere nerazzurro Julio Cesar a un intervento spettacolare.
Le immagini Rai sono tratte da You Tube.


Milano 22 novembre 2008
Inter - Juventus 1-0
Inter: Julio Cesar; Maicon, Samuel, Materazzi, Maxwell; Zanetti, Cambiasso, Muntari (45' st Vieira); Stankovic (41' st Burdisso); Ibrahimovic, Adriano (38' st Cruz). In panchina: Toldo, Figo, Crespo, Quaresma. Allenatore: Mourinho
Juventus: Manninger; Grygera, Legrottaglie, Chiellini, Molinaro; Marchionni (25' st Camoranesi), Sissoko, Tiago (4' pt Marchisio), Nedved; Amauri (32' st Iaquinta), Del Piero. In panchina: Chimenti, Mellberg, De Ceglie, Giovinco. Allenatore: Ranieri
ARBITRO: Rizzoli di Bologna
RETE: 27' st Muntari
http://www.wikio.it

il pallone in confusione

Registrazione n° 61 del 28 settembre 2009 presso il Tribunale di Napoli
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Editore e direttore responsabile: Marco Liguori

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