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lunedì 1 settembre 2008

Razzia all'autogrill dopo Samp-Inter: identificati i tifosi nerazzurri

Oltre alla domenica di follia, c'è stato anche lo spiacevole "antipasto" del sabato. Una cinquantina di persone, presenti a bordo di un pullman di tifosi dell'Inter che ritornavano dalla trasferta di Genova per l'anticipo di campionato contro la Sampdoria, sono stati identificati dagli agenti della Questura di Milano. Era stata segnalata la razzia da parte di un gruppo di loro in un autogrill dell'autostrada A7. E' accaduto durante la notte tra sabato e domenica scorsi nell'area di servizio Giovi Nord dell'arteria Genova-Milano.
Il pullman, scortato da una pattuglia della polizia, ha deviato dal percorso stabilito e si è fermato presso l'Autogrill di Giovi Nord. Durante la sosta, un nutrito gruppo di sostenitori nerazzurri ha consumato e prelevato numerosa merce dai banchi della zona ristoro senza pagare. Poi, come se nulla fosse accaduto, tutti sono risaliti con normalità e tranquillità sull'autobus che li ha riportati a Milano. Non appena giunti nel capoluogo, gli occupanti sono stati fermati dalla polizia e identificati. Adesso si dovrà valutare le eventuali responsabilità giuridiche dei sostenitori che hanno compiuto la razzia.
Marco Liguori
(Riproduzione riservata, possibile solo dietro citazione della fonte)

lunedì 21 luglio 2008

Sampdoria, bilancio in rosso. E scoppia il caso della palazzine della sede sociale...

Pubblicato il 21 luglio 2008 su Affari Italiani (http://www.affaritaliani.it/sport/sampdoriabilancio210708.html)

Di Marco Liguori

La Sampdoria ha chiuso in rosso il bilancio al 31 dicembre 2007. La società genovese controllata dalla Sampdoria Holding, a sua volta posseduta dalla San Quirico (controllante della Erg della famiglia Garrone), ha conseguito un "rosso" di 3,3 milioni (utile di 115mila nel 2006). Stando alla relazione sulla gestione della Holding, essa "ha erogato versamenti in conto capitale e copertura perdite alla Uc Sampdoria per euro 3,370mila e pagamenti per quote debito per euro 2,0 milioni". Nel bilancio 2007 della Sampdoria Holding (risultato in perdita per 8,3 milioni), si nota il mutuo contratto per l'acquisto dei locali uso ufficio di Corte Lambruschini a Genova. Essi furono acquistati nel luglio 2003, assieme a un'area edificabile per complessivi 1,68 milioni, e forniscono un reddito alla società: sono stati concessi in locazione alla controllata Uc Sampdoria che paga una somma di 100mila euro annui.
Sull'immobile è stato contratto un mutuo fondiario ventennale di 1,3 milioni, pari al suo valore, con il Banco di San Giorgio (posseduto al 91% da Ubi Banca) ed è stato sottoposto a garanzia ipotecaria. La Sampdoria Holding ha anche ottenuto dall'istituto genovese una linea di credito di 5 milioni: nello scorso gennaio ha avuto dalla Popolare di Sondrio un finanziamento sino a 5 milioni con scadenza al luglio 2012 con rimborso a quote costanti. Ma le visure della Camera di Commercio riportano che tra Sampdoria Holding, Uc Sampdoria e Banco di San Giorgio esiste un legame. Esso è rappresentato da Riccardo Garrone, che è contemporaneamente presidente delle due aziende e del Banco. Secondo la visura storica della banca genovese, risulta iscritta la sua nomina a presidente e membro del comitato esecutivo dal 7 giugno 2000: incarico che gli è stato rinnovato nel 2003, nel 2006 e che ricopre tuttora. Stando sempre alla visura del Banco, Garrone può "concedere fidi a clientela ordinaria, per cassa o di firma, senza garanzie reali fino ad euro 5.000.000, concedere affidamenti, assistiti da garanzia di istituzioni creditizie o da pegno su titoli di stato e/o stanziabili, senza limiti di importo".
La visura specifica che il presidente può "concedere fidi a clientela ordinaria di natura ipotecaria, della durata massima di 30 anni, assistiti da ipoteca di primo grado, fino a euro 5.000.000". Inoltre, egli ha "per i fidi di propria competenza ogni potere relativo ad iscrizioni, trascrizioni e cancellazioni di privilegi ed a qualunque altra formalità presso la conservatoria dei registri immobiliari". Tra la controllata e la controllante blucerchiata c'è anche un altro rapporto: il lease back sui marchi della squadra che dura fino al luglio 2011.
Questi sono stati ceduti nel 2005 alla Selma Bipiemme (gruppo Mediobanca), con diritto di sfruttamento da parte della Holding: l'operazione ha generato una plusvalenza di 6,5 milioni. Nel novembre 2007 è stato ridefinito il canone periodico in 758mila euro: il valore di riscatto dei marchi del Doria è stato incrementato da 250mila a 4,3 milioni oltre Iva. La nota integrativa del bilancio della Holding specifica che le rate 2007 del lease back sono state pagate con il realizzo di 95mila euro delle quote dei fondi Bpm Visconteo e Bpm Monetario. Sui compensi degli amministratori di Sampdoria Holding con "particolari incarichi operativi", la nota integrativa riporta che sono stati "attribuiti e corrisposti per complessivi euro 194.346". Tra essi dovrebbe essere compresa anche la cifra erogata all'amministratore delegato Giuseppe Marotta (dal 30 gennaio semplice consigliere), che per l'analogo incarico nell'Uc Sampdoria ha percepito 458mila euro.

giovedì 12 giugno 2008

Processo falsi in bilancio al termine: multe per Milan-Inter

La Commissione disciplinare ha stabilito che le società dovranno pagare ciascuna 90mila euro: Galliani 60mila, Ghelfi 20mila. Anche la Sampdoria è stata sanzionata con 36mila euro per le vicende delle plusvalenze fittizie: il presidente Garrone dovrà pagarne 18mila euro, mentre l'ad Marotta 20mila

Sono stati riconosciuti colpevoli, ma dovranno pagare ammende non troppo salate. La Commissione disciplinare ha messo la parola fine al processo sportivo per i presunti in bilancio di Milan e Inter. Entrambe le società dovranno pagare 90mila euro a testa: invece, il vicepresidente vicario rossonero Adriano Galliani dovrà pagarne 60mila, un cifra superiore ai 20mila euro dell'allora amministratore delegato nerazzurro (e attuale vicepresidente) Rinaldo Ghelfi. I fatti contestati riguardano una serie di condotte illecite dal punto di vista sportivo, tra cui plusvalenze su vendite di calciatori che sarebbero servite ad "imbellettare" i bilanci, effettuate attorno al 2003. Al riguardo, sono stati sanzionati anche tre dirigenti interisti: Mauro Gambaro con un'ammenda di 20mila euro, Gabriele Oriali e Massimo Moretti con 10mila euro ciascuno.
La Commissione presieduta da Sergio Artico ha anche sanzionato la Sampdoria per analoghe vicende. In particolare, la società genovese dovrà pagare 36mila euro per responsabilità diretta. Invece Giuseppe Marotta, si legge nella sentenza, «all’epoca dei fatti Consigliere e Procuratore Speciale dell’Uc Sampdoria, per aver violato i principi di lealtà, probità e correttezza
sanciti dall’art. 1, comma 1, del Codice giustizia sportiva, ponendo in essere la condotta di abnorme e strumentale valutazione dei diritti alle prestazioni sportive dei calciatori indicati nella parte motiva del deferimento». Marotta è stato sanzionato anche in qualità di amministratore delegato del Doria «ponendo in essere le condotte consistenti nella mancata svalutazione nei bilanci successivi a quello chiuso il 30 giugno 2003 come meglio precisato nella parte motiva e nelle situazioni patrimoniali al 31 marzo 2004, al 31 marzo 2005 e al 31 marzo 2006, delle poste attive già contabilizzate al 30 giugno 2003, condotte connesse fra di loro e con quelle di cui al punto 1 della parte dispositiva, e tutte finalizzate a far apparire perdite inferiori a quelle realmente esistenti». In totale, il dirigente dovrà pagare 20mila euro. Invece il presidente blucerchiato Riccardo Garrone dovrà pagare 18mila euro. Nella sentenza si spiega che ha posto «in essere la condotta consistente nella contabilizzazione nel bilancio chiuso il 30 giugno 2003 della plusvalenza (fittizia) derivante dalla stipula dei contratti di cessione con corrispettivi di gran lunga superiori a quelli realmente attribuibili nonchè le condotte consistenti nella mancata svalutazione nei bilanci dei successivi esercizi, delle poste attive già contabilizzate al 30 giugno 2003, come meglio precisato nella parte motiva, condotte connesse fra di loro e con quelle di cui al punto 1 della parte dispositiva, e tutte finalizzate a far apparire perdite inferiori a quelle realmente esistenti».
Marco Liguori
(riproduzione autorizzata solo dietro citazione della fonte)
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il pallone in confusione

Registrazione n° 61 del 28 settembre 2009 presso il Tribunale di Napoli
Sede: corso Meridionale 11, 80143 Napoli
Editore e direttore responsabile: Marco Liguori

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