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domenica 31 agosto 2008

Roma-Napoli:treno tifosi, per il questore capienza non sufficiente

L'Ansa fa sapere che tra le centinaia di agenti, anche in assetto antisommossa, oggi alla stazione ferroviaria di Napoli, in prima linea c'era anche il questore di Napoli, Antonio Puglisi. Ha parlato con i tifosi, ''tutti regolarmente muniti di biglietto'', e ha affrontato una situazione che ''si e' cercato di gestire al meglio anche se, come in ogni circostanza simile si creano e si possono creare problemi''. ''Era una giornata particolare per Trenitalia che ha dovuto fare i conti con una disponibilita' non immediatamente sufficiente - ha spiegato il questore - i numeri non ci hanno aiutato, la capienza non sufficiente subito ci ha creato qualche problema di gestione della folla''. Il questore sottolinea che i tifosi ''sono stati controllati da noi uno per uno, sia nella fase iniziale che in quella finale''. Risolutivo, conclude il questore, anche il ruolo dei responsabili delle tifoserie: ''Ci hanno aiutato a risolvere i problemi''. ''Ci auguriamo che il prosieguo della giornata sia buono e collegato solo ad un evento sportivo'', ha concluso il questore.
Marco Liguori

Roma-Napoli: bloccata circolazione Metrò A nella Capitale

E' stata interrotta dalle 13.05, la circolazione dei treni sulla linea A della metropolitana di Roma tra le stazioni di San Giovanni e Ottaviano-San Pietro. La notizia è stata diffusa in una nota dall'Atac comunicando che e' stato attivato un servizio sostitutivo di bus navette che garantisce il collegamento tra le due stazioni, con fermate presso le altre stazioni lungo il percorso: Lepanto, Flaminio, Barberini, Repubblica, Termini, Vittorio Emanuele e Manzoni.
Per i tifosi del Napoli che devono recarsi allo stadio Olimpico per assistere a Roma-Napoli si prospettano forti disagi. E' consigliabile seguire scrupolosamente le indicazioni dell'Atac, non appena giunti alla stazione Termini. Sarà ancor più problematico raggiungere l'Olimpico per i sostenitori azzurri che giungeranno a Roma con il treno delle 10.24, partito soltano alle 12.45. Si spera nel buon senso degli stessi tifosi, delle Forze dell'ordine e dell'azienda tranviaria della Capitale.
Marco Liguori
(Riproduzione riservata, consentita solo dietro citazione della fonte)

Roma-Napoli: la rabbia dei passeggeri sfrattati dall'intercity delle 10.24

L'Ansa ha raccolto le testimonianze di alcuni passeggeri dell'Intercity che sarebbe dovuto partire alle 10.24, diretto a Torino, stanchi e provati dall'esperienza di stamane. Unanime il commento: «Una stazione sotto assedio per colpa di una partita di calcio». I malcapitati viaggiatori sono soprattutto inferociti per essere stati in pratica sfrattati dal loro convoglio: su suggerimento di Trenitalia, sono scesi dal convoglio per far posto ai supporter azzurri. «Una scena incredibile», racconta Cinzia Vettosi, in viaggio con due bambini, «ho avuto finanche paura di scendere dal treno, di fronte a centinaia di tifosi che inveivano pretendendo di salire, in un'atmosfera che e' facile immaginare». Daniela Terrazzano, impiegata, deve tornare a Torino per riprendere domani il lavoro dopo le ferie: '«Dovevo partire alle 9.24, ho già perso oltre tre ore e non so quando potro' prendere il prossimo treno. Scendere? In pratica non c'erano alternative: prima i tifosi hanno cominciato a chiedercelo urlando, poi sono saliti sul treno gli addetti di Trenitalia ribadendo la richiesta. Cosa dovevamo fare?». Alcuni passeggeri hanno reagito urlando contro l'assedio. Tra loro la signora Anna R., in viaggio con il figlio che deve essere visitato all'ospedale Gaslini: ha pianto e gridato all'indirizzo dei tifosi, alcuni dei quali hanno anche provato a confortarla. Anche lei, comunque, ha abbandonato l'intercity in attesa di una successiva partenza. Erano diretti soprattutto a Torino ed a La Spezia, qualcuno anche a Roma, i passeggeri che contavano di partire da Napoli con l'intercity delle 9.24 e che dopo circa due ore di attesa a bordo del convoglio assediato dai tifosi del Napoli hanno preferito scendere, lasciando il loro posto alle centinaia di supporter azzurri diretti allo stadio Olimpico. ''Devo raggiungere mia madre a Torino - racconta con le lacrime agli occhi Maria M. - e' andata a far visita a mio fratello, voleva trascorrere le vacanze con i nipotini ma poi e' stata colpita da un ictus. E' assurdo quello che sta accadendo. Fino a stamani quando mio fratello mi diceva di lasciare Napoli gli rispondevo che non l'avrei mai fatto ma, a questo punto... Anche il calcio qui è diventato un problema: meglio scappare da questa citta'''. Sbigottiti dalla scena dell'assedio al binario 24 i molti turisti, soprattutto stranieri, in partenza con altri treni da Napoli centrale: ''Succede per il calcio? Incredibile''.
Marco Liguori
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Roma-Napoli: è ora partito da Napoli Centrale il treno dei tifosi delle 10.24

Da pochi minuti è partito da Napoli Centrale il treno intercity Napoli-Torino che avrebbe dovuto lasciare dalle ore 9,24 dalla stazione Fs in direzione Roma. Il treno è stato bloccato in seguito alle intemperanze dei tifosi del Napoli diretti verso la Capitale per assistere allo Stadio Olimpico alla partita con la Roma. Sul convoglio sono presenti all'incirca 1.300 tifosi partenopei, sipati come sardine all'interno delle carrozze. A causa dei disordini, i passeggeri che avevano scelto l'intercity hanno deciso, su consiglio di Trenitalia, di trovare altre soluzioni di viaggio. Sul treno non sarebbero presenti poliziotti, secondo quanto confermato dal questore di Napoli Antonino Puglisi che ha condotto assieme alla Digos la mediazione con i tifosi.
I disordini sono inizati stamattina presto, quando un primo gruppo di tifosi è riuscito a partire con il treno delle 8.24 mentre gli altri, che erano ordinati in fila e muniti di biglietto, sono stati sottoposti a controllo dalla Polizia e instradati verso l'Intercity che partiva, appunto, alle 10.24. Un piccolo gruppo di sostenitori molto impazienti ha oltrepassato il blocco, approfittando del malore occorso a una persona presente nella fila, riuscendo a salire su un vagone. Dopo questo episodio, i poliziotti hanno svolto controlli sui tifosi per evidenziare se avevano i biglietti per accedere allo stadio Olimpico. Tutto ciò ha non solo bloccato la partenza del treno, ma creato notevoli disagi e disservizi per i passeggeri diretti a Torino. Molti supporters azzurri ha inoltre impedito, come ha precisato Trenitalia, anche la pulizia di alcuni convogli e il rifornimento alle vetture bar di alcuni Eurostar. Visto l'enorme ritardo è difficile che i tifosi dell'intercity delle 10.24 potranno accedere allo stadio in tempo per poter assistere alla partita Roma-Napoli fin dal calcio di inizio. Il campionato per i tifosi napoletani è iniziato molto male: si spera che la fine della giornata non porti altre sgradite sorprese.
Marco Liguori
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Roma-Napoli: tensioni alla Stazione centrale tra Polizia e tifosi

E' iniziata purtroppo male la trasferta dei tifosi napoletani verso la Capitale per assistere all'incontro di campionato tra Roma e Napoli. Questa mattina ci sono stati momenti di tensione alla Stazione centrale ferroviaria di Napoli. I primi sostenitori azzurri sono arrivati molto presto, attorno alle ore 6.00. Sono partiti con il treno delle ore 8.24 appena una cinquantina di essi, sui tremila previsti. Invece, gli altri tifosi erano regolarmente in fila, muniti di biglietto, per entrare sui vagoni dell'Intercity delle ore 9.24: un gruppetto ha superato il blocco delle Forze dell'ordine ed è salito sul treno approfittando del fatto che i poliziotti avevano, per un attimo, allentato il cordone per far passare un tifoso che si è sentito male. Finora il convoglio, al quale erano state aggiunte quattro carrozze proprio per ospitare i numerosi supporters del Napoli, ancora non e' partito da Centrale, presidiata da un imponente servizio di Ps e della Digos.
Marco Liguori
(Riproduzione riservata, possibile soltanto con la citazione della fonte)

venerdì 29 agosto 2008

"Il pallone in confusione" a Rai Sat News

Questa sera sarò ospite attorno alle 22.50 - 23.00 a Rai Sat News 24 per parlare delle ultime vicende dei diritti televisivi.

Ecco l’accordo Unicredit-Italpetroli

L’intesa, spiegata dall’amministratore delegato del gruppo industriale Rosella Sensi nella relazione al bilancio consolidato 2007, prevede due fasi con la drastica riduzione del debito bancario per 130 milioni entro 5-6 mesi attraverso cessioni di asset non strategici e riorganizzazione in tre subholding. Nel documento è stata espressa la volontà di attribuire maggiore valore alla As Roma rispetto ai 3 milioni attuali e di evidenziare i plusvalori inespressi di 99 milioni di euro del terreno di Torrevecchia dove sorgerà la Cittadella dello Sport

La Roma non si vende, anzi si valorizza. E’ questa una delle caratteristiche evidenziate dall’amministratore delegato Rosella Sensi nella relazione sulla gestione del bilancio consolidato 2007 di Compagnia Italpetroli, depositato in Camera di Commercio, concluso con una perdita di 73,6 milioni di euro (in aumento di 64,3 milioni dal 2006) e un patrimonio netto negativo per 164 milioni. Nello stesso documento, stilato il 23 luglio scorso, Rosella Sensi spiega in dettaglio l’accordo raggiunto cinque giorni prima con Unicredit-Banca di Roma, principale creditore bancario del gruppo della famiglia Sensi e suo azionista al 49%. Su un totale complessivo debitorio di 357 milioni, ben 274 milioni sono dovuti all’istituto di Alessandro Profumo: 273 milioni sono per scoperti di conto corrente e 1,5 milioni «relativi alla quota esigibile entro l’esercizio successivo di mutui concessi». Con altri due istituti sono in corso contatti per l’adesione al piano.
L’intesa, di cui erano state date dalla As Roma alcune anticipazioni tramite un comunicato lo scorso 18 luglio, prevede due fasi per il rientro dall’esposizione finanziaria. «Nello specifico è prevista in una prima fase – si legge nella relazione siglata dalla Sensi – una significativa riduzione (circa 130 milioni di euro, da ripartire tra il ceto creditizio) del livello di indebitamento mediante cessioni di assets non strategici (nella quasi totalità di natura immobiliare) da conseguire entro i prossimi 5/6 mesi e la riorganizzazione societaria in tre subholding (oil & gas/entertainment/immobiliare)». Nel testo si evidenzia che sono state «avviate procedure di dismissioni di taluni assets» e si ritiene «sussistere quindi i presupposti per rispettare quanto previsto nella prima fase, sia per ciò che concerne le somme da introitare e restituire alle banche, sia per quanto riguarda la tempistica di incasso». Il mandato di financial advisor per le operazioni di dismissione è stato affidato a Banca Finnat Euramerica, che si sta occupando della vendita della controllata Svila srl. Nella seconda fase «si dovranno portare a termine aggiuntive significative dismissioni (da effettuarsi nel periodo 2009-2010) al fine di ricondurre l’esposizione debitoria a quel livello che sarà giudicato (secondo i criteri e condizioni generali indicate nell’accordo) finanziariamente sostenibile dagli assets residui sottostanti». L’accordo prevede anche «diversi momenti di verifica intermedi degli impegni presi dal Gruppo nella sua futura configurazione e dei relativi andamenti economico/finanziari». In base a ciò, Unicredit ha la possibilità «di attivare differenziate azioni tese a garantire comunque la riduzione dell’esposizione in essere qualora dovessero essere disattese le principali condizioni dell’accordo stesso».
Riguardo ancora ai rapporti bancari nella nota integrativa sono esposte le sette ipoteche che gravano su immobili di società del gruppo Italpetroli per complessivi 117 milioni. Tre sono state accese con la Bnl, due con Banca di Roma (gruppo Unicredit), una con Centrobanca e una con Banca Antonveneta. Riguardo ancora a Bnl, si legge nella nota integrativa, è stato siglato «un contratto di interest swap su un capitale nozionale di 7.762mila euro, stipulato dalla società Infisser srl, al fine di coprirsi dai rischi connessi alla fluttuazione dei tassi di interesse». La nota fa riferimento alla «scadenza del mutuo di riferimento» stabilita «al 31 dicembre 2012». Inoltre sottolinea che «l’andamento dei tassi di interesse ha determinato, nell’esercizio 2007, differenziali negativi contabilizzati nella voce “Oneri finanziari” di ammontare pari ad euro 23mila».
L’amministratore delegato Sensi riguardo al settore entertainment di Italpetroli, di cui fa parte la AS Roma, evidenzia nel documento «il maggiore valore da attribuire» ad esso «rispetto a quanto inserito nel bilancio consolidato (circa 3 milioni di euro contabilizzati nella voce partecipazioni non consolidate)». Quindi la “Magica” resta, almeno per ora, nei piani della famiglia Sensi e non è oggetto di cessione.
Nella relazione sono state spiegati i «plusvalori inespressi nel settore immobiliare pari a circa 99 milioni di euro, al netto dell’effetto fiscale teorico». Ciò si riferisce al valore della perizia effettuata dalla Cb Richard Ellis sul terreno di 27 ettari, sito a Roma in località Torrevecchia, di proprietà della controllata (tramite l’Immobiliare Patetta srl) Compagnia Fondiaria Romana srl. Tale valore è stato calcolato «anche in relazione alla realizzazione sullo stesso di un progetto di trasformazione urbanistica denominato “Cittadella dello sport”». Secondo la relazione «tale progetto, presentato al Comune di Roma, prevedeva attraverso la procedura dell’accordo di programma, la realizzazione su parte del terreno di un complesso sportivo da cedere integralmente all’Amministrazione Comunale, da finanziare attraverso lo sfruttamento della concessione all’edificazione, rilasciata dallo stesso Comune, di complessi residenziali nel resto dell’area di proprietà». Il percorso burocratico per la realizzazione della Cittadella dello sport è giunto quasi alla sua conclusione: dopo le recenti elezioni, la palla è però passata dalla giunta capitanata da Walter Veltroni a quella del nuovo sindaco Gianni Alemanno. Infatti, si legge sempre nella relazione Italpetroli, il nuovo Piano regolatore generale di Roma, oggetto di deliberazione di Consiglio comunale n°18 del 12 febbraio 2008, ha approvato la deliberazione n° 101 del 12 aprile 2006 ed ha ratificato la Variante urbanistica, «recependo quindi come definitivamente approvato il programma di intervento già deliberato dal Consiglio Comunale». Ciò è stato indicato come «indirizzi al Sindaco ex art.24 dello Statuto comunale ai fini della sottoscrizione dell’accordo di programma concernente il programma di trasformazione urbanistica “Cittadella dello sport” in località Torrevecchia». L’iter amministrativo prevede ora «l’esame del progetto da parte della Conferenza dei servizi indetta dal Comune di Roma», slittata a causa delle recenti elezioni amministrative. «E’ comunque possibile prevedere un recupero dei tempi – è evidenziato nella relazione sulla gestione – avendo la Regione Lazio già espresso un parere sull’impatto ambientale».
Infine nella relazione che accompagna il bilancio Italpetroli si fa riferimento a un contenzioso giudiziario. Esso è stato promosso con atto del 7 marzo 2007 da Emmanuele Emanuele (che è anche Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Roma) che ha citato in giudizio 10 società del gruppo Italpetroli, tra cui Fondiaria Lasa, Genghini e Società Sportiva Torrevecchia. Emanuele ha inteso così «far accertare e dichiarare il suo diritto al compenso per l’attività di commissario, determinare l’ammontare dei detti compensi e per l’effetto condannare la Fondiaria Lasa spa a corrispondere all’attore i detti compensi pari a complessivi euro 750.971,36». Fondiaria Lasa si è costituita per chiedere il rigetto della pretesa di Emanuele: l’udienza è stata rinviata al 12 febbraio 2009. «Allo stato attuale non è ancora prevedibile sapere l’esito del giudizio – conclude la relazione sulla gestione – e pertanto non è stato effettuato alcun accantonamento nel presente bilancio».
Marco Liguori
In esclusiva per "Il pallone in confusione"
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il pallone in confusione

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Editore e direttore responsabile: Marco Liguori

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