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domenica 31 agosto 2008

Roma-Napoli: tensioni alla Stazione centrale tra Polizia e tifosi

E' iniziata purtroppo male la trasferta dei tifosi napoletani verso la Capitale per assistere all'incontro di campionato tra Roma e Napoli. Questa mattina ci sono stati momenti di tensione alla Stazione centrale ferroviaria di Napoli. I primi sostenitori azzurri sono arrivati molto presto, attorno alle ore 6.00. Sono partiti con il treno delle ore 8.24 appena una cinquantina di essi, sui tremila previsti. Invece, gli altri tifosi erano regolarmente in fila, muniti di biglietto, per entrare sui vagoni dell'Intercity delle ore 9.24: un gruppetto ha superato il blocco delle Forze dell'ordine ed è salito sul treno approfittando del fatto che i poliziotti avevano, per un attimo, allentato il cordone per far passare un tifoso che si è sentito male. Finora il convoglio, al quale erano state aggiunte quattro carrozze proprio per ospitare i numerosi supporters del Napoli, ancora non e' partito da Centrale, presidiata da un imponente servizio di Ps e della Digos.
Marco Liguori
(Riproduzione riservata, possibile soltanto con la citazione della fonte)

venerdì 29 agosto 2008

"Il pallone in confusione" a Rai Sat News

Questa sera sarò ospite attorno alle 22.50 - 23.00 a Rai Sat News 24 per parlare delle ultime vicende dei diritti televisivi.

Ecco l’accordo Unicredit-Italpetroli

L’intesa, spiegata dall’amministratore delegato del gruppo industriale Rosella Sensi nella relazione al bilancio consolidato 2007, prevede due fasi con la drastica riduzione del debito bancario per 130 milioni entro 5-6 mesi attraverso cessioni di asset non strategici e riorganizzazione in tre subholding. Nel documento è stata espressa la volontà di attribuire maggiore valore alla As Roma rispetto ai 3 milioni attuali e di evidenziare i plusvalori inespressi di 99 milioni di euro del terreno di Torrevecchia dove sorgerà la Cittadella dello Sport

La Roma non si vende, anzi si valorizza. E’ questa una delle caratteristiche evidenziate dall’amministratore delegato Rosella Sensi nella relazione sulla gestione del bilancio consolidato 2007 di Compagnia Italpetroli, depositato in Camera di Commercio, concluso con una perdita di 73,6 milioni di euro (in aumento di 64,3 milioni dal 2006) e un patrimonio netto negativo per 164 milioni. Nello stesso documento, stilato il 23 luglio scorso, Rosella Sensi spiega in dettaglio l’accordo raggiunto cinque giorni prima con Unicredit-Banca di Roma, principale creditore bancario del gruppo della famiglia Sensi e suo azionista al 49%. Su un totale complessivo debitorio di 357 milioni, ben 274 milioni sono dovuti all’istituto di Alessandro Profumo: 273 milioni sono per scoperti di conto corrente e 1,5 milioni «relativi alla quota esigibile entro l’esercizio successivo di mutui concessi». Con altri due istituti sono in corso contatti per l’adesione al piano.
L’intesa, di cui erano state date dalla As Roma alcune anticipazioni tramite un comunicato lo scorso 18 luglio, prevede due fasi per il rientro dall’esposizione finanziaria. «Nello specifico è prevista in una prima fase – si legge nella relazione siglata dalla Sensi – una significativa riduzione (circa 130 milioni di euro, da ripartire tra il ceto creditizio) del livello di indebitamento mediante cessioni di assets non strategici (nella quasi totalità di natura immobiliare) da conseguire entro i prossimi 5/6 mesi e la riorganizzazione societaria in tre subholding (oil & gas/entertainment/immobiliare)». Nel testo si evidenzia che sono state «avviate procedure di dismissioni di taluni assets» e si ritiene «sussistere quindi i presupposti per rispettare quanto previsto nella prima fase, sia per ciò che concerne le somme da introitare e restituire alle banche, sia per quanto riguarda la tempistica di incasso». Il mandato di financial advisor per le operazioni di dismissione è stato affidato a Banca Finnat Euramerica, che si sta occupando della vendita della controllata Svila srl. Nella seconda fase «si dovranno portare a termine aggiuntive significative dismissioni (da effettuarsi nel periodo 2009-2010) al fine di ricondurre l’esposizione debitoria a quel livello che sarà giudicato (secondo i criteri e condizioni generali indicate nell’accordo) finanziariamente sostenibile dagli assets residui sottostanti». L’accordo prevede anche «diversi momenti di verifica intermedi degli impegni presi dal Gruppo nella sua futura configurazione e dei relativi andamenti economico/finanziari». In base a ciò, Unicredit ha la possibilità «di attivare differenziate azioni tese a garantire comunque la riduzione dell’esposizione in essere qualora dovessero essere disattese le principali condizioni dell’accordo stesso».
Riguardo ancora ai rapporti bancari nella nota integrativa sono esposte le sette ipoteche che gravano su immobili di società del gruppo Italpetroli per complessivi 117 milioni. Tre sono state accese con la Bnl, due con Banca di Roma (gruppo Unicredit), una con Centrobanca e una con Banca Antonveneta. Riguardo ancora a Bnl, si legge nella nota integrativa, è stato siglato «un contratto di interest swap su un capitale nozionale di 7.762mila euro, stipulato dalla società Infisser srl, al fine di coprirsi dai rischi connessi alla fluttuazione dei tassi di interesse». La nota fa riferimento alla «scadenza del mutuo di riferimento» stabilita «al 31 dicembre 2012». Inoltre sottolinea che «l’andamento dei tassi di interesse ha determinato, nell’esercizio 2007, differenziali negativi contabilizzati nella voce “Oneri finanziari” di ammontare pari ad euro 23mila».
L’amministratore delegato Sensi riguardo al settore entertainment di Italpetroli, di cui fa parte la AS Roma, evidenzia nel documento «il maggiore valore da attribuire» ad esso «rispetto a quanto inserito nel bilancio consolidato (circa 3 milioni di euro contabilizzati nella voce partecipazioni non consolidate)». Quindi la “Magica” resta, almeno per ora, nei piani della famiglia Sensi e non è oggetto di cessione.
Nella relazione sono state spiegati i «plusvalori inespressi nel settore immobiliare pari a circa 99 milioni di euro, al netto dell’effetto fiscale teorico». Ciò si riferisce al valore della perizia effettuata dalla Cb Richard Ellis sul terreno di 27 ettari, sito a Roma in località Torrevecchia, di proprietà della controllata (tramite l’Immobiliare Patetta srl) Compagnia Fondiaria Romana srl. Tale valore è stato calcolato «anche in relazione alla realizzazione sullo stesso di un progetto di trasformazione urbanistica denominato “Cittadella dello sport”». Secondo la relazione «tale progetto, presentato al Comune di Roma, prevedeva attraverso la procedura dell’accordo di programma, la realizzazione su parte del terreno di un complesso sportivo da cedere integralmente all’Amministrazione Comunale, da finanziare attraverso lo sfruttamento della concessione all’edificazione, rilasciata dallo stesso Comune, di complessi residenziali nel resto dell’area di proprietà». Il percorso burocratico per la realizzazione della Cittadella dello sport è giunto quasi alla sua conclusione: dopo le recenti elezioni, la palla è però passata dalla giunta capitanata da Walter Veltroni a quella del nuovo sindaco Gianni Alemanno. Infatti, si legge sempre nella relazione Italpetroli, il nuovo Piano regolatore generale di Roma, oggetto di deliberazione di Consiglio comunale n°18 del 12 febbraio 2008, ha approvato la deliberazione n° 101 del 12 aprile 2006 ed ha ratificato la Variante urbanistica, «recependo quindi come definitivamente approvato il programma di intervento già deliberato dal Consiglio Comunale». Ciò è stato indicato come «indirizzi al Sindaco ex art.24 dello Statuto comunale ai fini della sottoscrizione dell’accordo di programma concernente il programma di trasformazione urbanistica “Cittadella dello sport” in località Torrevecchia». L’iter amministrativo prevede ora «l’esame del progetto da parte della Conferenza dei servizi indetta dal Comune di Roma», slittata a causa delle recenti elezioni amministrative. «E’ comunque possibile prevedere un recupero dei tempi – è evidenziato nella relazione sulla gestione – avendo la Regione Lazio già espresso un parere sull’impatto ambientale».
Infine nella relazione che accompagna il bilancio Italpetroli si fa riferimento a un contenzioso giudiziario. Esso è stato promosso con atto del 7 marzo 2007 da Emmanuele Emanuele (che è anche Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Roma) che ha citato in giudizio 10 società del gruppo Italpetroli, tra cui Fondiaria Lasa, Genghini e Società Sportiva Torrevecchia. Emanuele ha inteso così «far accertare e dichiarare il suo diritto al compenso per l’attività di commissario, determinare l’ammontare dei detti compensi e per l’effetto condannare la Fondiaria Lasa spa a corrispondere all’attore i detti compensi pari a complessivi euro 750.971,36». Fondiaria Lasa si è costituita per chiedere il rigetto della pretesa di Emanuele: l’udienza è stata rinviata al 12 febbraio 2009. «Allo stato attuale non è ancora prevedibile sapere l’esito del giudizio – conclude la relazione sulla gestione – e pertanto non è stato effettuato alcun accantonamento nel presente bilancio».
Marco Liguori
In esclusiva per "Il pallone in confusione"
(Riproduzione riservata, effettuabile soltanto attraverso la citazione della fonte)

Diritti tv: raggiunto accordo Lega/Rai, salvo "Tutto il calcio minuto per minuto"

Notizia boom battuta poco fa dell'Ansa: la Rai e la Lega Calcio avrebbero raggiunto l'accordo per la cessione dei diritti in chiaro radio e tv dei campionati di serie A e B. L'agenzia di stampa sottolinea che le parti sarebbero ancora al lavoro per perfezionare gli aspetti tecnici dell'intesa, che assicurerebbe a Viale Mazzini l'esclusiva sui diritti radiofonici e sulla fascia 13:30-22:30 (quella di Novantesimo minuto), ma non su quella di seconda serata (Domenica sportiva). E' quindi salva la trasmissione storica di Radio Rai "Tutto il calcio minuto per minuto". Forse la "moral suasion" della politica ha avuto effetto sui dirigenti di viale Mazzini e su quelli di via Rosellini: bisognerà vedere però a quale prezzo sono stati pagati i diritti del chiaro. Si spera, non eccessivamente a spese del contribuente, che paga un canone di 100 euro annui.
Marco Liguori
(Riproduzione riservata, possibile soltanto dietro citazione della fonte)
Aggiornamento
L'accordo prevede che la Rai debba versare alla Lega Calcio la somma di 27,5 milioni per il primo anno e 28 per il secondo. In base ad esso, la tv di stato avrà la disponibilità in esclusiva degli highlights della serie A nella fascia pomeridiana, consentendo così il ritorno in onda dello storico Novantesimo minuto, e in forma non esclusiva, della fascia serale, dove si riproporrà la concorrenza fra la Domenica Sportiva e Controcampo (per il quale Mediaset avrebbe staccato un assegno da circa 8 milioni). La Rai avrà anche gli highlights della Serie B e i diritti radiofonici: è salvo anche Tutto il calcio minuto per minuto. Resta fuori dall'accordo la Coppa Italia, di cui si riparlerà più avanti. La cifra dell'accordo Rai-Lega si colloca di fatto a metà strada tra le posizioni delle due parti. Giovedì scorso l'azienda di Viale Mazzini aveva offerto 28,5 milioni per i diritti in esclusiva (24,5 milioni per la serie A, 1,5 milioni per la serie B, 2,5 milioni per i diritti radiofonici) oppure, in alternativa, 23,5 milioni senza esclusiva (19,5 per la A, 1,5 per la B e 2,5 per la radio). La Lega, invece, puntava ad ottenere 30 milioni per i diritti senza esclusiva.

giovedì 28 agosto 2008

Matarrese: «Nessuna accordo tra Rai e Lega Calcio»

Secondo il presidente ha spiegato che la richiesta era di 50 milioni: l'intesa è sfumata per 6 milioni-6 milioni e mezzo di euro

Addio a "Tutto il calcio minuto per minuto" e alla "Domenica sportiva". Non è stato raggiunto il tanto sperato accordo dei tifosi tra Rai e Lega calcio per la vendita dei diritti in chiaro del calcio. Il presidente della Lega Calcio Antonio Matarrese ha detto che «è stata fumata nera» spiegando che la richiesta era di 50 milioni e che l'intesa è sfumata per 6 milioni-6 milioni e mezzo di euro. La prinma offerta della Lega era di 70 milioni, mentre la Rai aveva offerto due giorni fa 20 milioni. ''Mi dispiace molto - ha commentato Matarrese lasciando viale Mazzini - perche' ci siamo impegnati tanto, ma non siamo riusciti a trovare un accordo, nonostante ci fossimo quasi arrivati''. L'intesa ha proseguito Matarrese, uscendo dalla sede Rai di viale Mazzini a Roma, «è sfumata per sei milioni - sei milioni e mezzo di euro, nonostante le nostre richieste fossero gia' state ampiamente scontate da parte nostra. Io ho abbassato l'asticella, la Rai invece non lo ha fatto».
La replica per la Rai è stata affidata al direttore generale Claudio Cappon, secondo cui la responsabilità di un blackout del pallone sulla tv in chiaro «è responsabilità della Lega calcio e mi auguro che le squadre riflettano molto su quanto sta accadendo e sul rischio che il calcio italiano perda visibilità». Cappon ha proseguito sottolineando che la Rai alla fine aveva offerto alla Lega 36,5 milioni di euro per i diritti tv in chiaro in esclusiva e per quelli radiofonici. Ma la Lega ha ribadito il suo fermo "niet" poiché puntava ad ottenere una cifra attorno ai 40 milioni di euro, togliendo in parte l'esclusiva alla Rai e coinvolgendo nell'operazione anche Mediaset. Il direttore generale ha confermato che questa domenica non ci sarà il calcio sui tre canali della tv di stato, anche se andrà in onda 'La domenica sportiva' incentrata però su altri sport. In radio ci saranno soltato aggiornamenti ogni 15 minuti, ma non ci sarà la storica trasmissione 'Tutto il calcio minuto per minuto" ennesima vittima del calcio a scopo di lucro.
Marco Liguori

La Federazione radio e tv locali protesta contro la Lega Calcio

In una nota il presidente Giunco «esprime forte preoccupazione per i contenuti del nuovo regolamento sull’esercizio della cronaca in chiaro relativi al prossimo campionato di calcio»

Mentre a Roma si sta discutendo della questione dei diritti televisivi in chiaro, la Federazione radio tv che rappresenta le emittenze locali protesta per il nuovo regolamento della Lega Calcio per l’esercizio del diritto di cronaca. In un comunicato pubblicato sul sito dell’organizzazione (www.frt.it) il presidente Maurizio Giunco ha affermato che «l’Associazione tv locali della Frt esprime forte preoccupazione per i contenuti del nuovo regolamento sull’esercizio della cronaca in chiaro relativi al prossimo campionato di calcio». Per il numero uno della “Confindustria del pallone”, Antonio Matarrese, si apre quindi un nuovo possibile contenzioso.
Giunco ha proseguito spiegando che «il testo elaborato unilateralmente dalla Lega Calcio restringe sensibilmente il libero esercizio di un legittimo diritto, creando così una situazione di favore per le tv a pagamento. La programmazione sportiva conferisce infatti al settore televisivo locale ruolo e dignità nel rapporto con il territorio: impedirla o limitarla rappresenta un vero e proprio attentato alla libertà di informazione». La Frt ha chiesto l’intervento del Garante delle comunicazioni. «Come Associazione abbiamo chiesto all’Autorità – ha proseguito il presidente - che ancora non ha predisposto il regolamento sul diritto di cronaca di propria competenza, un intervento immediato al fine di consentire alle emittenti di continuare ad accedere con i propri operatori e giornalisti negli stadi per effettuare riprese e collegamenti sino a ieri facilmente concessi nei tempi e con le modalità consentite. E ciò soprattutto al fine di garantire all’utenza di accedere liberamente e gratuitamente a una seppur limitata visione di un contenuto ad alto valore sociale».
In serata, la Frt ha incassato la solidarietà dell'associazione “Articolo 21”. Quest’ultima in una nota ha condiviso completamente la protesta avanzata dalla Federazione dell’emittenza locale contro il nuovo regolamento elaborato dalla Lega Calcio. “Articolo 21” sottolinea che «rischia di comprimere ulteriormente il libero esercizio del diritto di cronaca, in relazione del prossimo campionato di calcio». L’associazione ha concluso evidenziando che «quanto sta accadendo non lede solo i diritti di tante radio e di tante televisioni, ma anche i diritti di tanti cittadini, che non possono essere costretti a sottostare ai voleri di un ristrettissimo gruppo di persone e dei loro interessi economici».
Marco Liguori
(Riproduzione riservata, possibile soltanto dietro citazione della fonte)

Ecco le misure del Viminale per Roma-Napoli e Fiorentina-Juventus

Le tifoserie delle quattro squadre delle due principali partite della prima di campionato sono già sotto osservazione. Previsto l'utilizzo di una "cabina di regia centrale" per il coordinamento operativo

I violenti delle tifoserie del pallone sono avvisate: nessuna tolleranza per chi creerà disordini e incidenti nel campionato 2008/09. E’ stato questo lo spirito a cui è stata improntata la riunione organizzata dall'ufficio Ordine Pubblico del Dipartimento della Pubblica sicurezza, che ha messo a punto il piano nazionale per la sicurezza per prima giornata della serie A. Il Ministero dell’Interno ha sottolineato che il vertice è stato soprattutto incentrato sui due incontri di cartello le due partite Roma - Napoli e Fiorentina – Juventus: vi hanno partecipato tutti gli uffici nazionali della Polizia Stradale, Ferroviaria e quelli responsabili del monitoraggio delle tifoserie, le questure di Napoli, Torino, Firenze, collegate in videoconferenza, e quelle di Roma, Latina e Frosinone. Sono stati messi in azione gli uffici di Polizia, in base alle informazioni raccolte dal Casm, che sorveglieranno sia l’andamento delle gare sia le trasferte dei gruppi di tifosi sulle autostrade che sulla rete ferroviaria.
Il piano del Viminale prevede l’utilizzo del personale delle forze di polizia con funzioni di primo filtro nelle città di partenza dei tifosi, mentre nelle stazioni ferroviarie effettueranno il controllo e l’individuazione di eventuali gruppi violenti. Sulle autostrade le forze dell’ordine svolgeranno funzioni di monitoraggio dei flussi ed intervento per ogni situazione di illegalità, tramite anche la collaborazione delle aziende erogatrici di servizi autostradali. Inoltre, nelle città dove si svolgeranno le gare saranno rafforzati i servizi degli stewards, con l'impiego degli agenti del servizio anti-sommossa che potranno intervenire in caso di disordini.
Intanto il Viminale sta proseguendo l'attività di investigazione sugli eventuali elementi facinorosi delle tifoserie. In particolare sono state attivate in merito le squadre specializzate delle Digos di Roma, Napoli, Torino e Firenze. L'intera giornata di domenica prossima (come per tutte le gare di campionato) sarà coordinata da un’unica “cabina di regia” centrale che, dal centro nazionale di informazione sulle Manifestazioni Sportive dell'ufficio Ordine Pubblico, monitorerà la giornata calcistica. In caso di necessità, l’organismo supporterà le autorità provinciali di Pubblica sicurezza. Insomma, per dirla con San Filippo Neri, cari tifosi «state buoni, se potete».
Marco Liguori
(Riproduzione riservata, riproducibile dietro citazione della fonte)

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il pallone in confusione

Registrazione n° 61 del 28 settembre 2009 presso il Tribunale di Napoli
Sede: corso Meridionale 11, 80143 Napoli
Editore e direttore responsabile: Marco Liguori

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