La squadra lusitana, che sarà domani sera di scena al San Paolo, non gioca una gara ufficiale da 20 giorni. Punti deboli: reparto centrale difensivo lento e centrocampo non impeccabile in fase di coperturaPermettete una parola? Siamo giunti all’incontro più importante di tutto il 2008 per il Napoli. Arriverà domani sera al San Paolo il Benfica per l'andata del primo turno eliminatorio di Coppa Uefa: è squadra di blasone imponente che incute timore pronunciando solo il nome. Ovviamente solo timore sportivo, considerato la sua ricca bacheca di trofei: come sottolinea il giornalista Antonello Perillo nel suo blog
Azzurrissimo, ammontano a 31 campionati, 24 Coppe del Portogallo, 4 Supercoppe del Portogallo, 2 Coppe dei Campioni ed 1 Coppa Latina. La squadra portoghese è ricca di campioni e va trattata con rispetto: ma non deve assolutamente essere sopravvalutata. E questo per una serie di motivi. Il primo riguarda la forma fisica e il morale: gli azzurri sono reduci da una serie di risultati positivi in campionato e in Europa. Le quattro partite dell’Intertoto li hanno visti sempre vincitori: d’accordo Panionios e Vllaznia non erano avversari irresistibili. Ma il Napoli li ha superati d’impeto, senza alcun problema. La squadra possiede anche un buon stato di preparazione e ha i meccanismi del 3-5-2 di Eddy Reja ben collaudati. L’unico punto incerto riguarda lo stato di forma di alcuni uomini come Denis e Cannavaro: ma domani sera entrambi potrebbero dare il meglio di sè, spinti dal clima dello stadio di Fuorigrotta.
E torniamo al Benfica. Dopo aver iniziato il campionato il 24 agosto, pareggiando fuori casa con il modesto Rio Ave, la squadra di Lisbona ha disputato soltanto un altro turno in casa il 30 agosto: l’avversario era il Porto (vedi filmato in basso), suo eterno rivale, decisamente più ostico. Praticamente da circa 20 giorni non disputa una gara ufficiale. Questa sosta molto prolungata, dovuta alle qualificazioni mondiali in Sud Africa, potrebbe aver frenato lo stato di forma dei giocatori del Benfica.
Tornando alla partita con il Porto, la formazione biancoblù ha messo in difficoltà più volte in tutto l’arco del primo tempo la difesa dei rossi della capitale, schierati con un finto 4-4-2: in realtà è un 4-5-1 con il fantasista argentino campione olimpico De Maria che con le sue giocate improvvise sosteneva la punta effettiva Cardozo (che non ci sarà a Napoli). I due centrali Luisao e Leo sono abbastanza lenti e sono stati più volte in affanno davanti alle folate offensive di Lucho, Crìstìan Rodriguez e Lisandro. Ed è proprio Lucho che riesce a raccogliere un cross che scavalca al centro la difesa del Benfica, dov’era presente il solo Katsuranis (centrocampista che torna spesso a dare manforte alla difesa) che lo stende in piena area di rigore. Il giocatore greco del Benfica rimedia un’ammonizione: Lucho trasforma la massima punizione. Katsuranis si farà espellere nel secondo tempo a causa di un inutile fallo a centrocampo su un avversario, denotando vigore agonistico ma scarsa lucidità. Ecco il primo punto debole: il reparto difensivo soffre, soprattutto nella zona centrale, la velocità e gli scatti fulminei degli avversari. Si può pensare che in un contesto simile soprattutto Lavezzi e Hamsik potrebbero avere buon gioco con le loro improvvise folate offensive. Anche Denis, se riuscisse a superare questo blocco psicologico di inizio stagione, potrebbe avere il suo momento di gloria. Soprattutto se saranno riforniti anche sulle fasce dal gioco veloce di Maggio e Valente.
Il centrocampo è l’arma forte del Benfica. Mancherà Aimar: è una fortuna per il Napoli, poiché è un ispiratore della manovra offensiva. Comunque l’allenatore Quique Flores non avrà problemi nello schierare il reparto, avendo campioni come Balboa, Binya, Carlos Martins, Reyes, Rúben Amorim, Urreta, Yebda. La squadra lusitana gioca con palla bassa e scambi veloci: il tutto condito dalle accelerazioni di De Maria. L’argentino ha ideato il gol del pareggio contro il Porto segnato da Cardozo. Al posto di quest’ultimo potrebbe esserci Suazo, arrivato dall’Inter: è un attaccante veloce e ficcante, adatto al gioco del Benfica. Nuno Gomez, attaccante dal glorioso passato all’alba delle sue 32 primavere, è stato finora sempre collocato in panchina. Ha giocato per una quarantina di minuti contro il Rio Ave e Porto, senza essere molto pericoloso. Quindi l’assenza di Cardozo potrebbe farsi sentire: non sembra che ci siano altri attaccanti che possano sostituirlo.
Tuttonapoli.net segnala anche Makukula, rientrato dal prestito dal Maritimo, punta congolese ma naturalizzata portoghese, l'angolano Mantorras che ha recuperato finalmente da un grave infortunio, ed infine Urreta giovanissimo uruguaiano messosi in mostra anche nel test amichevole contro l'Inter.
Il Napoli con il suo “muro” di centrocampo, con Blasi, Gargano e Hamsik può bloccare il gioco del Benfica: va tenuto bene a vista De Maria, magari cercandolo di fermarlo già a metà campo. Forse proprio Blasi potrebbe essere l’uomo giusto per questo compito. Il reparto portoghese si sbilancia spesso in avanti: un possibile invito a nozze per il contropiede partenopeo.
Il responso adesso spetta al campo: ma la Dea Eupalla (come diceva il grande Gianni Brera) potrebbe sorridere al Napoli. Ma i tifosi cosa ne pensano del Benfica? Lasciate pure la vostra opinone.
Marco Liguori
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