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giovedì 25 settembre 2008

Arbitrato Napoli-Figc per curve chiuse: udienza il 3 ottobre al Coni

In un comunicato stampa, la Camera di conciliazione e arbitrato per lo sport ha reso noto che è stata fissata per venerdì 3 ottobre, alle ore 15, presso gli uffici dello stadio Olimpico a Roma, l'udienza arbitrale relativa per la sanzione delle curve chiuse dello stadio San Paolo imposta dalla giustizia sportiva. Saranno di fronte il Napoli e la Federazione italiana gioco calcio. Il collegio arbitrale sarà composto dal presidente Dario Buzzelli e dagli avvocati Angelo Piazza e Marcello de Luca Tamajo, in qualità di arbitri. 
Come anticipato martedì scorso da "il pallone in confusione" non sarà presente Fabio Turrà, l'avvocato che rappresentava un gruppo di tifosi napoletani. Seguirà a breve la sua intervista.
Marco Liguori
(Riproduzione riservata, possibile soltanto dietro citazione della fonte)

mercoledì 24 settembre 2008

Juventus: il ritorno in A costa un rosso di 20,8 milioni

La società bianconera aveva perso nella stagione in B solo 0,9 milioni. I ricavi, pari a 203,7 milioni, sono aumentati del 9,1%, ma sono stati sovrastati dai costi (+18,4%, pari a 174,5 milioni). Forte ascesa per quelli da personale tesserato da 95 a 112,7 milioni. Chiesta alla Lega calcio la rescissione del contratto di Andrade

Il ritorno in serie A costa molto alla Juventus. La società ha comunicato in una nota di aver chiuso l'esercizio 2007/08 con una perdita di 20,8 milioni: nella stagione precedente, disputata in B, aveva concluso con un risultato negativo di 0,9 milioni. L'assemblea degli azionisti è stata convocata per il prossimo 28 ottobre. 
Il conto economico presenta uno squilibrio nel risultato operativo pari a 10,3 milioni contro un saldo precedente positivo di € 6,5 milioni. La società spiega che ciò è «effetto principalmente dei minori proventi netti derivanti dalla cessione dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori e della svalutazione del diritto pluriennale alle prestazioni sportive del calciatore Andrade». E a proposito del calciatore portoghese, la società bianconera ha chiesto l'8 agosto scorso al Collegio arbitrale della Lega la risoluzione del suo contratto a causa di due gravi infortuni. «In considerazione dell’impossibilità di recupero del calciatore -si legge nel comunicato della Juventus - all’attività agonistica, la Società ha proceduto a svalutare integralmente il valore residuo del relativo diritto pluriennale con un effetto economico sull’esercizio 2007/2008 negativo per € 6,8 milioni».
I ricavi, pari a 203,7 milioni, sono aumentati del 9,1%. Si segnala il più che cospicuo introito da diritti televisivi, ammontato a 124,2 milioni per una variazione assoluta di 31,3 milioni sull'anno precedente. Ciò ha compensato il calo dei proventi da gestione calciatori, passati da 41,5 a 17,1 milioni. I costi sono lievitati del 18,4%, assestandosi sui 174,5 milioni. Tra essi spicca la robusta ascesa di quelli del personale tesserato da 95 a 112,7 milioni (+17,7 milioni).  «Gli ammortamenti e le svalutazioni dei diritti calciatori dell’esercizio 2007/2008 -prosegue la nota bianconera - sono complessivamente pari a € 32,3 milioni, in aumento rispetto a € 22,8 milioni al 30 giugno 2007, principalmente per effetto della svalutazione del valore di carico residuo del diritto alle prestazioni sportive del calciatore Almeida Gomes de Andrade (€ 6,8 milioni) nonchè per effetto degli investimenti netti effettuati nel corso della Campagna Trasferimenti 2007/2008, parzialmente compensato dagli effetti del prolungamento dei piani di ammortamento dei diritti pluriennali alle prestazioni sportive di alcuni calciatori a seguito del rinnovo anticipato dei relativi contratti». La consistenza del patrimonio netto al 30 giugno scorso è di 95,4 milioni, in diminuzione rispetto a € 116,3 milioni dell'anno precedente «per effetto del risultato netto dell’esercizio (€ -20,8 milioni) e di altre variazioni minori per € -0,1 milioni» come segnalato dalla Juventus.
Infine, la società ha segnalato tra i fatti avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio, che la prima fase della campagna acquisti (1° luglio-1° settembre) ha comportato acquisizioni per 38,7 milioni e cessioni per 6,4 milioni. Il saldo è positivo per 32,2 milioni.  «L’impatto economico nell’esercizio 2008/2009 relativo alle plusvalenze e minusvalenze - conclude il comunicato - da cessione di diritti pluriennali alle prestazioni sportive dei calciatori sarà positivo per € 15,7 milioni. Gli acquisti e le cessioni a titolo temporaneo dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori hanno determinato un effetto economico-finanziario positivo per € 0,7 milioni».
Marco Liguori
(Riproduzione riservata, possibile soltanto dietro citazione della fonte)

Respinto dal Tar Lazio il ricorso degli avvocati Cincotti e Manzo

Lo ha dichiarato a "il pallone in confusione" lo stesso Cincotti. Le curve dello stadio San Paolo resteranno chiuse sia stasera nella partita contro il Palermo, sia in occasione dell'incontro con la Juve

«Il Tar ha respinto il nostro ricorso d'urgenza». Lo ha dichiarato poco fa telefonicamente a "il pallone in confusione" l'avvocato Carlo Cincotti, che con il suo collega che assieme a Giampiero Manzo ha presentato, per conto di alcuni abbonati, l'istanza di sospensiva con urgenza al Tribunale amministrativo del Lazio contro la chiusura delle curve del San Paolo, stabilita dalla giustizia sportiva. Quindi la sanzione resta confermata sia per la partita contro il Palermo di stasera, sia per quella contro la Juventus del 19 ottobre prossimo. A questo punto occorre sperare nell'udienza dell'arbitrato davanti al Coni, dove saranno presenti il Napoli e la Figc, per ottenere lo "sconto" della riapertura dei settori per la sfida con la Vecchia Signora.
Marco Liguori
(Riproduzione riservata, possibile soltanto dietro citazione della fonte)

Lettera aperta al ministro dell’Interno Roberto Maroni

Siamo un gruppo di giornalisti che vogliono esternare la loro incredulità per la decisione del Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive di vietare la trasferta ai tifosi partenopei in occasione di Genoa-Napoli di domenica 5 ottobre. Ma c’è di più: è stato deliberato di imporre la vendita di un solo biglietto riservato ai residenti in Liguria. E tutto questo nonostante un gemellaggio di antica data tra le tifoserie azzurra e rossoblù. Ci domandiamo quale episodio cruento sia accaduto in passato tra napoletani e genoani, a causa del quale il Casms ha deciso di punirli così duramente. Noi francamente non lo ricordiamo: invece, abbiamo ancora negli occhi le immagini della splendida festa del 10 giugno 2007, quando le due squadre furono promosse in serie A. Non ci furono disordini, scontri o incidenti. Allora perché è stato deciso questo “blocco”?
Con rispetto parlando, ci sembra che con questo provvedimento ci sia la volontà di colpire duramente la sola tifoseria napoletana, che sembra che funga da capro espiatorio per tutte. Allo stato attuale bisogna ancora capire cosa sia accaduto domenica 31 agosto in occasione di Roma-Napoli. I dubbi sono stati sollevati da numerose inchieste giornalistiche: una per tutte, quella pubblicata dall’edizione napoletana de “La Repubblica” del 13 settembre scorso, intitolata “Il giallo dell'Intercity sparito, indagini sui danni a Trenitalia”. Sabato scorso è stato accoltellato un tifoso della Reggina da un ultrà della Roma: è un episodio grave, ma finora non sono stati presi provvedimenti in merito. Invece, tutti i tifosi del Napoli indiscriminatamente devono subire il pugno duro: anche quelli che si comportano correttamente e civilmente allo stadio, i quali sono la maggioranza. In uno stato di diritto si punisce, con fermezza e decisione, soltanto coloro che si macchiano di comportamenti illeciti. Ma in questo caso anche gli innocenti sono puniti al pari dei rei.
Le chiediamo che riesamini l’opportunità del provvedimento di blocco della trasferta a Genova, che penalizza a senso unico i sostenitori del Napoli. Confidiamo in un suo ripensamento: siamo certi che comprenderà che i tifosi napoletani non sono tutti esagitati, come i sostenitori di tutte le altre squadre italiane.
La salutiamo cordialmente

Marco Liguori (direttore de "il pallone in confusione)

Francesco Molaro (direttore di "Tuttonapoli.net)

Massimo Sergio (direttore di "Napolisoccer.net)


N. B.
Il testo è reperibile anche sul link http://marcoliguori.blogspot.com/2008/09/lettera-aperta-al-ministro-dellinterno.html
La presente lettera è stata inserita sul link http://firmiamo.it/letteraapertaalministrodellinternorobertomaroni per ottenere le firme di adesione dei tifosi napoletani
I colleghi che lo desiderassero, possono aderire a questa lettera aperta firmando sul sito http://firmiamo.it/letteraapertaalministrodellinternorobertomaroni oppure sui siti http://marcoliguori.blogspot.com/, www.tuttonapoli.net, www.napolisoccer.net

Sanzioni tifosi Napoli: politici, se ci siete battete un colpo

Il vicepresidente della Provincia di Verona si lamenta del mancato inserimento nella lista dei "buoni" dei tifosi del Chievo con il direttore dell'Osservatorio, che così tornano in "paradiso". A quando una nota di protesta ufficiale di esponenti napoletani per le inique sanzioni a cui è sottoposta la tifoseria azzurra?

Poco fa l'Ansa ha battuto la notizia che per l'Osservatorio sulle manifestazioni sportive del ministero dell'Interno la tifoseria del Chievo è ritornata tra quelle "buone". Anzi, per meglio precisare il direttore Domenico Mazzilli  ha scritto che «è sana e stimata» in una lettera al vicepresidente della Provincia di Verona Antonio Pastorello. La "retromarcia" del numero uno dell'organismo del Viminale è arrivata dopo che l'esponente politico si era lamentato alcuni giorni fa riguardo alla mancata citazione dei supporters del Chievo nella graduatoria delle "buone tifoserie" nel rapporto sul tifo, dove sono presenti i sostenitori di Lazio e Fiorentina. Ma leggiamo il carteggio tra i due. «Questi tifosi - ha affermato Mazzilli nella missiva - sono citati quale mero esempio di successo: dopo le intemperanze degli anni passati, hanno intrapreso un positivo percorso di dialogo sia con le istituzioni, sia nei confronti dei sostenitori delle squadre avversarie. Tra quelle "buone" è da includere senza dubbio - ribadisce il direttore - la tifoseria del Chievo, insieme alla maggioranza dei tifosi di tutte le altre squadre». Pastorello ha risposto affermando di essere «soddisfatto della celerità con cui il presidente Mazzilli ha risposto è importante constatare che l'esempio positivo della tifoseria del Chievo abbia una evidenza nazionale».
Dunque è bastata una "raccomandazione" di un politico a certificare il "bollino blu" della bontà dei tifosi del Chievo. Forse non sarebbe neppure servita: a memoria d'uomo non si ricordano episodi truci in cui siano stati coinvolti i sostenitori degli "asini volanti". Ma è stato necessario l'intervento del vicepresidente della provincia. In teoria potrebbe accadere anche per i tifosi del Napoli, in modo da ottenere un provvedimento di clemenza, visto che, anche da quanto documentato da inchieste giornalistiche, esistono ancora numerosi punti oscuri su ciò che è accaduto nel corso della giornata di domenica 31 agosto. Le responsabilità dei tifosi sono ancora tutte da dimostrare. Tuttavia, a parte le dichiarazioni del sindaco Rosa Russo Iervolino e del presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino, non si sono sentite altre voci di politici napoletani in favore della squadra di De Laurentiis e della sua tifoseria: né dal centrodestra, né dal centrosinistra. Anzi, sarebbe stato più opportuno scrivere una lettera ufficiale di rimostranze al direttore dell'Osservatorio, come ha fatto Pastorello. Invece, non è accaduto nulla di tutto questo, purtroppo in una logica di indifferenza bipartisan. Neppure il Club Napoli Montecitorio, nato nel luglio 2007, ha dato segnali di vita. Intanto, il Napoli sta per terminare di scontare la squalifica delle curve del San Paolo chiuse e c'è stato il divieto di andare in trasferta a Genova per la partita con i "gemellati" rossoblù. Anzi, è vietato anche ai napoletani residenti in altre regioni, ad eccezione della Liguria, di recarsi allo stadio "Luigi Ferraris". A tutto ciò si aggiunge il divieto generale delle trasferte enunciato dal ministro Maroni. Politici napoletani, se ci siete, battete un colpo!
Marco Liguori
(Riproduzione riservata, possibile soltanto dietro citazione della fonte)

Uefa: nuove norme contro il gioco duro

Proteggere i giocatori, proteggere l'immagine del calcio e garantire il rispetto: sono solo tre delle norme stilate dalla Commissione Arbitrale Uefa, in collaborazione con gli Istruttori del Programma di Assistenza Arbitrale Fifa Europeo, per la stagione 2008/09. Le norme, redatte dopo il meeting arbitrale di Nyon dovranno essere applicate in tutte le competizioni Uefa. I direttori di gara sono responsabili della sicurezza dei giocatori. Pertanto, devono identificare e punire le entrate commesse senza considerazione per la sicurezza dell'avversario, ma anche essere consapevoli dell'uso scorretto di braccia e gomiti, adottare provvedimenti severi contro trattenute, strattoni e spinte in area e applicare rimedi adeguati se vengono negate chiare occasioni da gol. Norma del vantaggio: agli arbitri è stato consigliato di apllicare la norma del vantaggio solo quando è di beneficio per la squadra che non attacca, poichè si ritiene che il possesso del pallone non sia necessariamente un beneficio. Si consiglia di ritardare il fischio per capire se possa svilupparsi un evidente vantaggio. Ad arbitri e assistenti è stato anche ricordato che hanno il compito di proteggere l'immagine del calcio. Per esempio, in caso di rissa in campo, i principali aggressori devono essere puniti severamente. Inoltre, non sono consentite perdite di tempo e la gara deve riprendere il più presto possibile. Proteggere l'immagine del calcio è anche l'obiettivo della campagna Respect della Uefa, che chiede a tutti gli addetti ai lavori - giocatori, allenatori, arbitri, dirigenti e tifosi - di rispettarsi reciprocamente. Di conseguenza, gli arbitri non devono accettare dissensi (anche solo verbali) e punire chi tenta di screditare la loro autorità o quella dell'assistente. Per quanto riguarda il rapporto tra direttori di gara e allenatori, i primi devono permettere agli occupanti dell'area tecnica di svolgere il proprio lavoro.
Tutti gli allenatori che si comportano in modo responsabile devono poter lavorare senza interferenze superflue. In caso di comportamento irresponsabile da parte di qualsiasi occupante dell'area tecnica, il quarto uomo deve informare l’arbitro, che provvederà con un richiamo verbale. Se tale comportamento dovesse persistere, il quarto uomo dovrà nuovamente informare l'arbitro, che espellerà il responsabile. Nei casi più gravi, l'arbitro ha facoltà di espellere anche senza un precedente richiamo verbale. Al seminario è stato concordato che le istruzioni prepartita devono assegnare chiaramente le responsabilità a tutti i direttori di gara. Gli assistenti arbitri, se in buona posizione, devono dare all'arbitro tutte le informazioni rilevanti (compresi i falli gravi, le condotte violente o i falli in area di rigore). Il sistema di comunicazione dovrebbe essere usato solo come supplemento alla bandierina e/o per fornire informazioni aggiuntive. Gli assistenti arbitri hanno inoltre esaminato vari casi di fuorigioco, che devono segnalare solo quando sono assolutamente sicuri. In caso di dubbio, la bandierina non deve essere alzata e si consiglia di adottare una prudente tecnica "di attesa". Gli arbitri, infine, devono essere risoluti e non agire su segnalazione dell'assistente in caso di errore palese. (Agi)

Ue: sponsorizzazione per la Nazionale, cartellino rosso per la Calabria

In particolare, sotto i riflettori della Commissione ci sono i finanziamenti elargiti alla Fondazione del calciatore Rino Gattuso

La Commissione europea ha chiesto chiarimenti alla Calabria sulla sponsorizzazione della Nazionale di calcio in occasione dei Mondiali e la Regione dovrà fornirli entro il 29 settembre prossimo. In particolare, Bruxelles avrebbe dubbi sui finanziamenti Ue che sarebbero stati dati alla Fondazione Gattuso. Lo ha precisato oggi, rispondendo ad una domanda dei giornalisti nel quotidiano briefing per la stampa, il portavoce della commissaria Ue alla Politica regionale Danuta Hubner, che non ha escluso, qualora venissero riscontrati abusi, anche il rischio ''cartellino rosso''. Oggi, la notizia, dopo un'interrogazione dell' europarlamentare Beniamino Donnici, è stata pubblicata anche sul quotidiano inglese Teleghraph. ''La Commissione ha chiesto alcuni chiarimenti su questo particolare investimento'', ha detto il portavoce Dennis Abbott sottolineando che quello ''nella Fondazione di Gattuso non sarebbe eleggibile al finanziamento''. La Calabria e il calciatore Rino Gattuso - ha aggiunto Abbott - ''saranno informati''. ''Le Regioni - ha spiegato il portavoce - hanno la possibilità di decidere circa l'utilizzazione dei fondi europei, ma questo non vuol dire che c'è la porta aperta a tutti gli abusi. C'è un audit nazionale ed europeo serio e se questo decide che non è possibile, c'è la Corte dei Conti e poi scatta il cartellino rosso e questo denaro dovra' essere restituito al contribuente europeo. Ma - ha concluso Abbott - attendiamo i chiarimenti entro il 29 settembre''. (Ansa)
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il pallone in confusione

Registrazione n° 61 del 28 settembre 2009 presso il Tribunale di Napoli
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Editore e direttore responsabile: Marco Liguori

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