Riceviamo e pubblichiamo dal sito internet dell’emittente napoletana Canale 9
Alla luce delle vicende che, dal 31 agosto in poi, hanno caratterizzato la gestione delle questioni "stadi" e "tifoserie", per quanto riguarda Napoli ma non solo (vedi corteo tenuto ieri a Genova dai supporters Sampdoriani sulla querelle connessa al divieto d'esposizione degli striscioni, notizia riportata nel post odierno http://www.9online.it/sport/2008/11/24/rivogliamo-i-nostri-striscioni-la-protesta-dei-tifosi-della-samp/), riteniamo utile per tutto il movimento che le nostre precedenti campagne d'opinione debbano valicare i confini regionali per approdare ad una discussione più approfondita e globale che soltanto l'insieme degli amanti del calcio tutti può sviluppare al fine di portare all'ottenimento di risultati concreti.
Far evolvere "massa critica" a livello nazionale sul tema è un obiettivo indispendabile da raggiungere, al fine di evitare che un domani ci sia sempre una "Napoli colerosa e sfaccendata" da stigmatizzare a seconda di casi e convenienze del Palazzo.
Cogliamo l'occasione anche per ringraziarti per il tuo fondamentale ed appassionato contributo concessoci ad ogni nostra segnalazione, ma in particolare per la correttezza da te dimostrata.
Cordiali saluti,
Valerio De Rosa,
Redazione 9online.it
Tratto da http://www.9online.it/sport/2008/11/24/rivogliamo-i-nostri-striscioni-la-protesta-dei-tifosi-della-samp/
Il problema dell’autorizzazione richiesta per esporre gli striscioni allo stadio sta diventando sempre più pressante. La tifoseria della Sampdoria ormai da tempo si sta battendo contro questa norma e anche Angelo Palombo è intervenuto sul tema, esprimendo la propria solidarietà ai tifosi, sottolineando come non siano certamente gli striscioni il problema principale degli stadi italiani.
E tutte le componenti della tifoseria sampdoriana hanno partecipato al corteo “Rivogliamo i nostri striscioni”, organizzato dai gruppi della Gradinata Sud. Il raduno era fissato alle 12 nei giardini davanti alla stazione di Genova Brignole. Da lì i sostenitori si sono mossi in direzione del Ferraris, accompagnati da cori e appunto da tutti gli striscioni dei gruppi e dei club che sono soggetti alla richiesta d’autorizzazione per essere esposti allo stadio. Una regola alla quale la tifoseria blucerchiata si rifiuta di sottostare.
Secondo fonti della polizia Municipale, le persone che hanno partecipato alla manifestazione erano «circa 300», ma hanno creato pesanti ripercussioni al traffico nel centro; intorno alle 12.30, il passaggio del corte ha costretto i vigili ha chiudere in entrambi i sensi di marcia il tunnel che collega la zona di Brignole con quella di Borgo Incrociati.
La Federazione dei Club Blucerchiati, con un comunicato, ha fatto sapere: «Parteciperemo compatti, con gli striscioni dei nostri Clubs. Rivendichiamo il diritto di esporli all’interno degli stadi e riteniamo ingiusta la “richiesta di autorizzazione all’esposizione”, atteso che quella della libertà di espressione è un diritto costituzionalmente garantito. La Federazione dei Clubs Blucerchiati, nata nel 1966, è stata la prima Associazione di tifosi organizzati nata in Italia ed ha sempre avuto nel suo Dna la sana passione sportiva e l’orgoglio di portare, negli stadi italiani ed esteri, gli striscioni sampdoriani».
Fonte: http://ilsecoloxix.ilsole24ore.com/
I video della manifestazione di Genova dei tifosi della Sampdoria
cronache dalla casta del calcio con varie ed eventuali
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la balle dans la confusion - the football in confusion - топка в неловко положение
den ball in verwirrung - la pelota en la confusión - a bola em confusão - der bal in verwarring
την μπάλα στη σύγχυση - мяч в путанице - 혼란에 공 - 混乱のボール - 球在混亂

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martedì 25 novembre 2008
Ringraziamenti a J1897 e Interfans.org
Si ringraziano i tifosi dei forum J1897 e Interfans.org per l'interesse mostrato verso l'articolo Inter Brand: il mistero del superdirettore ricoperto d'oro Da ieri sera si sono registrate ben 280 visite. Si puo' lasciare un commento sotto il post dell'articolo. Si raccomanda l'uso di toni civili, i messaggi offensivi e contenenti improperi e insulti saranno immediatamente eliminati.
Marco Liguori
Marco Liguori
lunedì 24 novembre 2008
Inter Brand: il mistero del superdirettore ricoperto d’oro
La società che custodisce i marchi nerazzurri ha versato ben 223mila euro lordi solo in stipendi al suo dirigente: il suo nome non è indicato nel bilancio 2007/08. In totale, i tre dipendenti della controllata della squadra di calcio di Massimo Moratti sono costati 407 mila euro
Chi è il misterioso direttore di Inter Brand che percepisce uno stipendio lordo di oltre 223mila euro annui? La cifra è riportata nel bilancio al 30 giugno scorso, chiuso con un attivo di 95mila euro e depositato in Camera di commercio, della società che custodisce i marchi della squadra nerazzurra. Non è dato sapere il suo nome, visto che la società presieduta da AngeloMario Moratti, rampollo del presidente dell’Inter Massimo e consigliere di amministrazione di Internazionale spa, non lo ha reso noto nel documento contabile: neppure nelle visure c’è traccia. Egli percepisce mensilmente uno stipendio pari a 18623 euro: a ciò bisogna aggiungere 61mila euro in oneri sociali e circa 12mila per il tfr. In totale oltre 296mila euro. Qualche notizia sul suo rapporto di lavoro è contenuta nella relazione sulla gestione. In essa si spiega che «l’attuale organizzazione operativa della società è costituita da un direttore e da due addetti commerciali con contratti a tempo indeterminato». Riguardo alle attività, la relazione prosegue affermando che essi svolgono «quelle di licencing, di merchandising, di organizzazione di scuole calcio e di operazioni attraverso internet, ecc. ecc...». I due addetti hanno percepito complessivamente nel 2007/2008 82mila euro lordi: circa 41mila a testa, ossia 3400 euro mensili. A ciò vanno aggiunti 23mila euro per complessivi oneri sociali e altri 5700 euro per il tfr e 110 euro in altri costi. Costo azienda complessivo: 111mila euro. Se si sommano tutti le cifre sborsate per i tre dipendenti, Inter Brand ha speso 407mila euro. Costi comunque coperti, così come quelli complessivi di 11,6 milioni, dai 19,3 milioni di ricavi. A proposito di compensi, il documento contabile specifica che non sono stati destinati emolumenti ai componenti del consiglio di amministrazione.
Sempre riguardo al personale dipendente, alla voce “altri debiti” dello stato patrimoniale al 30 giugno scorso la società doveva una somma di 63mila euro verso di essi. A ciò bisogna aggiungere circa 23mila euro «per ferie e permessi non goduti maturate e non godute». Inoltre, Inter Brand ha evidenziato 40.600 euro in «debiti v/ collaboratori a progetto». Riguardo a questi ultimi, sono stati inseriti una serie di somme tra i costi: la nota integrativa le indica come sei tipi diverse di consulenze che «si riferiscono prevalentemente ai compensi a lavoratori autonomi occasionali e collaboratori a progetto». L’ammontare totale di esse è di poco più di un milione pari al 63% delle spese per «costi di prestazioni di servizi». Le più rilevanti sono quelle “varie” per 284mila euro, dove dovrebbero essere incluse le somme per le consulenze per il progetto del nuovo stadio, quelle per il centenario nerazzurro pari a 262mila euro, e quelle per le scuole calcio estive per 199mila euro. Nell’ultimo bilancio, Inter Brand non ha fornito ulteriori e più dettagliate notizie riguardo al nuovo stadio. Nel 2006/07, come riportato dal quotidiano Liberomercato il 23 febbraio scorso, era stato dato l’incarico di 36 mesi a «un professionista per lo sviluppo di un progetto che verifichi la possibilità di costruire un nuovo stadio».
Sempre riguardo alle consulenze, alla voce “ratei e risconti” è stata registrata una somma di 127mila euro per la realizzazione del marchio e degli eventi per il centenario dell’Inter. Stando al precedente bilancio di Inter Brand, tale iniziativa fu affidata alla Oliviero Toscani Progetto La Sterpaia, società dell’omonimo celebre fotografo. Nella relazione sulla gestione si cita un’altra personalità della cultura, Gabriele Salvatores: la Red House Produzioni, che il regista possiede pariteticamente al 25% assieme a una delle figlie del presidente Massimo Moratti, Maria Carlotta, e due altri azionisti, ha ottenuto 300mila euro. Questa cifra costituisce il «saldo della somma omnicomprensiva complessiva di euro 400.000 per l’incarico» concesso alla società di produzione cinematografica, «per la realizzazione di un documentario avente a oggetto l’attività sociale e di promozione del gioco del calcio svolta nel mondo tramite il programma Intercampus Estero».
Il bilancio di Inter Brand mostra un rapporto molto ben consolidato con il gruppo editoriale Rcs. Tra i 122 milioni di risconti passivi, ossia anticipo ricavi futuri (in gran parte canoni per licenza d’uso del marchio Inter verso la controllante), è indicata una cifra complessiva di 777mila euro incassata da “altri licenziatari”. La quota a medio/lungo termine di quest’ultima, pari oltre 438mila euro, «si riferisce principalmente a tre contratti di licenza del marchio – si legge nella nota integrativa – per la produzione e la commercializzazione di Dvd, medaglie dorate celebrative dell’Inter e dell’opera multimediale “La grande storia dell’Inter”, stipulati con la società Rcs Quotidiani spa, con scadenza rispettivamente il 30 aprile 2012, il 19 aprile 2012 e 18 settembre 2010».
Marco Liguori
(Riproduzione riservata, consentita soltanto dietro citazione della fonte)

Sempre riguardo al personale dipendente, alla voce “altri debiti” dello stato patrimoniale al 30 giugno scorso la società doveva una somma di 63mila euro verso di essi. A ciò bisogna aggiungere circa 23mila euro «per ferie e permessi non goduti maturate e non godute». Inoltre, Inter Brand ha evidenziato 40.600 euro in «debiti v/ collaboratori a progetto». Riguardo a questi ultimi, sono stati inseriti una serie di somme tra i costi: la nota integrativa le indica come sei tipi diverse di consulenze che «si riferiscono prevalentemente ai compensi a lavoratori autonomi occasionali e collaboratori a progetto». L’ammontare totale di esse è di poco più di un milione pari al 63% delle spese per «costi di prestazioni di servizi». Le più rilevanti sono quelle “varie” per 284mila euro, dove dovrebbero essere incluse le somme per le consulenze per il progetto del nuovo stadio, quelle per il centenario nerazzurro pari a 262mila euro, e quelle per le scuole calcio estive per 199mila euro. Nell’ultimo bilancio, Inter Brand non ha fornito ulteriori e più dettagliate notizie riguardo al nuovo stadio. Nel 2006/07, come riportato dal quotidiano Liberomercato il 23 febbraio scorso, era stato dato l’incarico di 36 mesi a «un professionista per lo sviluppo di un progetto che verifichi la possibilità di costruire un nuovo stadio».
Sempre riguardo alle consulenze, alla voce “ratei e risconti” è stata registrata una somma di 127mila euro per la realizzazione del marchio e degli eventi per il centenario dell’Inter. Stando al precedente bilancio di Inter Brand, tale iniziativa fu affidata alla Oliviero Toscani Progetto La Sterpaia, società dell’omonimo celebre fotografo. Nella relazione sulla gestione si cita un’altra personalità della cultura, Gabriele Salvatores: la Red House Produzioni, che il regista possiede pariteticamente al 25% assieme a una delle figlie del presidente Massimo Moratti, Maria Carlotta, e due altri azionisti, ha ottenuto 300mila euro. Questa cifra costituisce il «saldo della somma omnicomprensiva complessiva di euro 400.000 per l’incarico» concesso alla società di produzione cinematografica, «per la realizzazione di un documentario avente a oggetto l’attività sociale e di promozione del gioco del calcio svolta nel mondo tramite il programma Intercampus Estero».
Il bilancio di Inter Brand mostra un rapporto molto ben consolidato con il gruppo editoriale Rcs. Tra i 122 milioni di risconti passivi, ossia anticipo ricavi futuri (in gran parte canoni per licenza d’uso del marchio Inter verso la controllante), è indicata una cifra complessiva di 777mila euro incassata da “altri licenziatari”. La quota a medio/lungo termine di quest’ultima, pari oltre 438mila euro, «si riferisce principalmente a tre contratti di licenza del marchio – si legge nella nota integrativa – per la produzione e la commercializzazione di Dvd, medaglie dorate celebrative dell’Inter e dell’opera multimediale “La grande storia dell’Inter”, stipulati con la società Rcs Quotidiani spa, con scadenza rispettivamente il 30 aprile 2012, il 19 aprile 2012 e 18 settembre 2010».
Marco Liguori
(Riproduzione riservata, consentita soltanto dietro citazione della fonte)
Il marchio dell'Inter è tratto da http://www.inter.it/
Calcio in cifre: Torino ha giocato alla pari col Milan
Se i rossoneri hanno conseguito una maggiore superiorità territoriale, i granata hanno costruito il pareggio finale difendendosi meglio e con un miglior rendimento al tiro: due gol con cinque tiri in porta su 12 totali. Per il Milan, sei tiri tra i pali su 15 complessivi con due gol
«Il Torino ha giocato alla pari con il Milan». La frase pronunciata dal celebre giornalista Filippo Grassia su Radio Rai 1 nel dopopartita dell'Olimpico si intona perfettamente con le statistiche Panini Digital-Lega Calcio. I granata hanno costruito il 2-2 finale grazie a una buona capacità difensiva, pari al 55,2% contro il 45,8% dei rossoneri. Inoltre, sono del Toro ben tre giocatori nei primi quattro nella graduatoria dei pallone recuperati: Natali (21), Pratali (20) e Dzemaili (18). Per il Milan c'è l'immarcescibile Maldini con 19 palle strappate agli avversari: la sua ennesima prestazione più che positiva. La formazione di Ancelotti ha però ottenuto una superiorità territoriale più marcata, tenendo palla nella metà campo dei padroni di casa per oltre 12 minuti e mezzo, e maggior possesso palla (54%).
Gli uomini di De Biasi hanno attaccato con maggior continuità: il relativo indice è stato pari al 54,2 %, contro il 44,8% degli avversari. Questi ultimi hanno dimostrato però un maggiore grado di pericolosità (64,9%) con un mumero maggiore di occasioni da rete.
Riguardo ai tiri, il Torino ha ottenuto un miglior rendimento: cinque tiri nello specchio della porta su 12 totali con due reti. Per il Milan, sei tiri tra i pali di Sereni su 15 complessivi, due gol. "Rosinaldo" ha tentato quattro volte la via del gol come Ronaldinho: entrambi hanno mandato una palla in fondo alla rete. Seguono Dzemaili e Jankulovski con tre tiri.
Marco Liguori
(Riproduzione riservata, consentita soltanto dietro citazione della fonte)
Le statistiche Panini Digital - Lega Calcio
su Torino-Milan 2-2
(cliccare sull'immagine per ingrandirla)
«Il Torino ha giocato alla pari con il Milan». La frase pronunciata dal celebre giornalista Filippo Grassia su Radio Rai 1 nel dopopartita dell'Olimpico si intona perfettamente con le statistiche Panini Digital-Lega Calcio. I granata hanno costruito il 2-2 finale grazie a una buona capacità difensiva, pari al 55,2% contro il 45,8% dei rossoneri. Inoltre, sono del Toro ben tre giocatori nei primi quattro nella graduatoria dei pallone recuperati: Natali (21), Pratali (20) e Dzemaili (18). Per il Milan c'è l'immarcescibile Maldini con 19 palle strappate agli avversari: la sua ennesima prestazione più che positiva. La formazione di Ancelotti ha però ottenuto una superiorità territoriale più marcata, tenendo palla nella metà campo dei padroni di casa per oltre 12 minuti e mezzo, e maggior possesso palla (54%).
Gli uomini di De Biasi hanno attaccato con maggior continuità: il relativo indice è stato pari al 54,2 %, contro il 44,8% degli avversari. Questi ultimi hanno dimostrato però un maggiore grado di pericolosità (64,9%) con un mumero maggiore di occasioni da rete.
Riguardo ai tiri, il Torino ha ottenuto un miglior rendimento: cinque tiri nello specchio della porta su 12 totali con due reti. Per il Milan, sei tiri tra i pali di Sereni su 15 complessivi, due gol. "Rosinaldo" ha tentato quattro volte la via del gol come Ronaldinho: entrambi hanno mandato una palla in fondo alla rete. Seguono Dzemaili e Jankulovski con tre tiri.
Marco Liguori
(Riproduzione riservata, consentita soltanto dietro citazione della fonte)
Le statistiche Panini Digital - Lega Calcio
su Torino-Milan 2-2
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domenica 23 novembre 2008
Sintesi tv di Torino-Milan 2-2 (da You Tube)
Un prezioso pari del Torino con il Milan salva la panchina di De Biasi. La formazione granata, nonostante il micidiale uno-due della formazione di Ancelotti portatasi sul 2-1, ha avuto il merito di non mollare mai la presa e di disputare un ottimo secondo tempo. Meritato il 2-2: alla fine polemiche per i presunti torti arbitrali subiti dai rossoneri.
Le immagini, tratte da You Tube, sono di Controcampo (Rete 4).
Torino, stadio Olimpico, 23 novembre 2003
TORINO - MILAN 2 - 2
Torino: Sereni, Diana, Natali, Pratali, Rubin, Colombo, Dzemaili, Barone (27' st Zanetti), Rosina (39' st Ogbonna), Bianchi (27' st Abbruscato), Stellone. In panchina: Calderoni, Franceschini, Pisano, Ventola. Allenatore: De Biasi.
Milan: Abbiati, Bonera, Maldini, Kaladze, Jankulovski, Gattuso (34' st Shevchenko), Pirlo (29' st Emerson), Seedorf, Ronaldinho, Kakà, Pato. In panchina: Dida, Favalli, Antonini, Flamini, Inzaghi.
Allenatore: Ancelotti.
Arbitro: Farina di Novi Ligure.
Reti: 25' pt Stellone, 29' pt Pato, 34' pt Ronaldinho, 33' st Rosina (rigore).
Note: prima della partita minuto di raccoglimento in memoria di Vito Scafidi, il ragazzo deceduto ieri al liceo Darwin di Rivoli. Torino in campo con il lutto al braccio. Ammoniti: Pirlo, Natali, Barone, Bonera, Kaladze, Maldini, Kakà. Angoli: 5-4 per il Milan. Recuperi: 1' pt e 2' st.
Immagini di Torino-Milan 2-2
Le immagini, tratte da You Tube, sono di Controcampo (Rete 4).
Torino, stadio Olimpico, 23 novembre 2003
TORINO - MILAN 2 - 2
Torino: Sereni, Diana, Natali, Pratali, Rubin, Colombo, Dzemaili, Barone (27' st Zanetti), Rosina (39' st Ogbonna), Bianchi (27' st Abbruscato), Stellone. In panchina: Calderoni, Franceschini, Pisano, Ventola. Allenatore: De Biasi.
Milan: Abbiati, Bonera, Maldini, Kaladze, Jankulovski, Gattuso (34' st Shevchenko), Pirlo (29' st Emerson), Seedorf, Ronaldinho, Kakà, Pato. In panchina: Dida, Favalli, Antonini, Flamini, Inzaghi.
Allenatore: Ancelotti.
Arbitro: Farina di Novi Ligure.
Reti: 25' pt Stellone, 29' pt Pato, 34' pt Ronaldinho, 33' st Rosina (rigore).
Note: prima della partita minuto di raccoglimento in memoria di Vito Scafidi, il ragazzo deceduto ieri al liceo Darwin di Rivoli. Torino in campo con il lutto al braccio. Ammoniti: Pirlo, Natali, Barone, Bonera, Kaladze, Maldini, Kakà. Angoli: 5-4 per il Milan. Recuperi: 1' pt e 2' st.
Immagini di Torino-Milan 2-2
Sintesi tv di Napoli-Cagliari 2-2 (da You Tube)
Pareggiando al San Paolo contro il Cagliari, il Napoli perde la grande occasione di restare agganciato al "treno" scudetto con Milan e Inter. Decisiva la distrazione difensiva nel finale che ha consentito al giocatore sardo Conti di agguantare il 2-2.
Le immagini di Sky sono tratte da You Tube.
Napoli, Stadio San Paolo, 23 novembre 2008
Napoli (3-5-2): Iezzo; Santacroce, Cannavaro, Contini; Maggio, Blasi, Gargano, Hamsik, Mannini; Lavezzi, Denis. In panchina: Navarro, Aronica, Rinaudo, Vitale, Pazienza, Bogliacino, Russotto. Allenatore Reja
Cagliari (4-3-1-2): Marchetti; Matheu, Lopez, Bianco, Agostini; Fini, Conti, Biondini; Cossu; Jeda, Acquafresca. In panchina: Lupatelli, Astori, Ferri, Lazzari, Parola, Larrivey, Matri. Allenatore Allegri
Arbitro: Pierpaoli di Firenze.
Ammoniti: Gargano, Contini e Russotto (Napoli); Conti, Lazzari, Biondini e Agostini (Cagliari)
Espulsi: nessuno
Le immagini di Napoli-Cagliari 2-2
Le immagini di Sky sono tratte da You Tube.
Napoli, Stadio San Paolo, 23 novembre 2008
Napoli (3-5-2): Iezzo; Santacroce, Cannavaro, Contini; Maggio, Blasi, Gargano, Hamsik, Mannini; Lavezzi, Denis. In panchina: Navarro, Aronica, Rinaudo, Vitale, Pazienza, Bogliacino, Russotto. Allenatore Reja
Cagliari (4-3-1-2): Marchetti; Matheu, Lopez, Bianco, Agostini; Fini, Conti, Biondini; Cossu; Jeda, Acquafresca. In panchina: Lupatelli, Astori, Ferri, Lazzari, Parola, Larrivey, Matri. Allenatore Allegri
Arbitro: Pierpaoli di Firenze.
Ammoniti: Gargano, Contini e Russotto (Napoli); Conti, Lazzari, Biondini e Agostini (Cagliari)
Espulsi: nessuno
Le immagini di Napoli-Cagliari 2-2
Calcio in cifre: la "formica" Cagliari strappa un punto alla "cicala" Napoli
Stando alle statistiche, la squadra di Reja non è riuscita a concretizzare la sua superiorità assoluta in campo, perdendo la vittoria nel finale. I sardi sono stati migliori nel rendimento sui tiri in porta: su quattro totali, due gol. Strepitoso l’autore del pareggio, Conti: due tiri, una rete, oltre a 23 palle recuperate
Anche le statistiche Panini Digital-Lega Calcio confermano la grande occasione persa dal Napoli per restare a contatto con i vertici della classifica di serie A. La squadra di Reja è stata superiore in tutto e per tutto al Cagliari, ma è stata poco concreta e non ha saputo difendere la vittoria che sembrava ormai a portata di mano, regalando il pareggio agli avversari con una disattenzione difensiva. La chiave del pareggio dei sardi, almeno dal punto di vista dei dati nudi e crudi, sta nel rendimento al tiro: quattro tiri in porta con due gol (ossia il 50%) su dieci totali, mentre per il Napoli sei tiri nello specchio difeso da Marchetti con due reti (30%) su 14 tentativi. Strepitoso il rendimento del centrocampista rossoblù Conti: due tiri un gol oltre a 23 palle recuperate (miglior risultato assoluto). A nulla è valsa la schiacciante pericolosità offensiva dei padroni di casa, pari al 55,1% contro il 45,9% degli isolani.
Scorrendo le cifre della gara, si nota che gli azzurri, a fronte di un possesso palla del 55%, hanno conseguito una superiorità territoriale di oltre 10 minuti e una prevalenza nella capacità offensiva del 41,5% e in quella difensiva del 68,4%. Forse questo dato lascia ancor di più l’amaro in bocca, considerata la distrazione nel finale che è costata la vittoria.
Marco Liguori
(Riproduzione riservata, consentita soltanto dietro citazione della fonte)
Le statistiche Panini Digital - Lega Calcio su Napoli-Cagliari 2-2
(cliccare sull'immagine per ingrandirla)
Anche le statistiche Panini Digital-Lega Calcio confermano la grande occasione persa dal Napoli per restare a contatto con i vertici della classifica di serie A. La squadra di Reja è stata superiore in tutto e per tutto al Cagliari, ma è stata poco concreta e non ha saputo difendere la vittoria che sembrava ormai a portata di mano, regalando il pareggio agli avversari con una disattenzione difensiva. La chiave del pareggio dei sardi, almeno dal punto di vista dei dati nudi e crudi, sta nel rendimento al tiro: quattro tiri in porta con due gol (ossia il 50%) su dieci totali, mentre per il Napoli sei tiri nello specchio difeso da Marchetti con due reti (30%) su 14 tentativi. Strepitoso il rendimento del centrocampista rossoblù Conti: due tiri un gol oltre a 23 palle recuperate (miglior risultato assoluto). A nulla è valsa la schiacciante pericolosità offensiva dei padroni di casa, pari al 55,1% contro il 45,9% degli isolani.
Scorrendo le cifre della gara, si nota che gli azzurri, a fronte di un possesso palla del 55%, hanno conseguito una superiorità territoriale di oltre 10 minuti e una prevalenza nella capacità offensiva del 41,5% e in quella difensiva del 68,4%. Forse questo dato lascia ancor di più l’amaro in bocca, considerata la distrazione nel finale che è costata la vittoria.
Marco Liguori
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il pallone in confusione
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Le foto presenti su "il pallone in confusione" sono state in gran parte prese da siti Internet: dovrebbero essere di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, possono segnalarlo a uno dei due indirizzi email sopra indicati
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