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lunedì 24 novembre 2008

Inter Brand: il mistero del superdirettore ricoperto d’oro

La società che custodisce i marchi nerazzurri ha versato ben 223mila euro lordi solo in stipendi al suo dirigente: il suo nome non è indicato nel bilancio 2007/08. In totale, i tre dipendenti della controllata della squadra di calcio di Massimo Moratti sono costati 407 mila euro

Chi è il misterioso direttore di Inter Brand che percepisce uno stipendio lordo di oltre 223mila euro annui? La cifra è riportata nel bilancio al 30 giugno scorso, chiuso con un attivo di 95mila euro e depositato in Camera di commercio, della società che custodisce i marchi della squadra nerazzurra. Non è dato sapere il suo nome, visto che la società presieduta da AngeloMario Moratti, rampollo del presidente dell’Inter Massimo e consigliere di amministrazione di Internazionale spa, non lo ha reso noto nel documento contabile: neppure nelle visure c’è traccia. Egli percepisce mensilmente uno stipendio pari a 18623 euro: a ciò bisogna aggiungere 61mila euro in oneri sociali e circa 12mila per il tfr. In totale oltre 296mila euro. Qualche notizia sul suo rapporto di lavoro è contenuta nella relazione sulla gestione. In essa si spiega che «l’attuale organizzazione operativa della società è costituita da un direttore e da due addetti commerciali con contratti a tempo indeterminato». Riguardo alle attività, la relazione prosegue affermando che essi svolgono «quelle di licencing, di merchandising, di organizzazione di scuole calcio e di operazioni attraverso internet, ecc. ecc...». I due addetti hanno percepito complessivamente nel 2007/2008 82mila euro lordi: circa 41mila a testa, ossia 3400 euro mensili. A ciò vanno aggiunti 23mila euro per complessivi oneri sociali e altri 5700 euro per il tfr e 110 euro in altri costi. Costo azienda complessivo: 111mila euro. Se si sommano tutti le cifre sborsate per i tre dipendenti, Inter Brand ha speso 407mila euro. Costi comunque coperti, così come quelli complessivi di 11,6 milioni, dai 19,3 milioni di ricavi. A proposito di compensi, il documento contabile specifica che non sono stati destinati emolumenti ai componenti del consiglio di amministrazione.
Sempre riguardo al personale dipendente, alla voce “altri debiti” dello stato patrimoniale al 30 giugno scorso la società doveva una somma di 63mila euro verso di essi. A ciò bisogna aggiungere circa 23mila euro «per ferie e permessi non goduti maturate e non godute». Inoltre, Inter Brand ha evidenziato 40.600 euro in «debiti v/ collaboratori a progetto». Riguardo a questi ultimi, sono stati inseriti una serie di somme tra i costi: la nota integrativa le indica come sei tipi diverse di consulenze che «si riferiscono prevalentemente ai compensi a lavoratori autonomi occasionali e collaboratori a progetto». L’ammontare totale di esse è di poco più di un milione pari al 63% delle spese per «costi di prestazioni di servizi». Le più rilevanti sono quelle “varie” per 284mila euro, dove dovrebbero essere incluse le somme per le consulenze per il progetto del nuovo stadio, quelle per il centenario nerazzurro pari a 262mila euro, e quelle per le scuole calcio estive per 199mila euro. Nell’ultimo bilancio, Inter Brand non ha fornito ulteriori e più dettagliate notizie riguardo al nuovo stadio. Nel 2006/07, come riportato dal quotidiano Liberomercato il 23 febbraio scorso, era stato dato l’incarico di 36 mesi a «un professionista per lo sviluppo di un progetto che verifichi la possibilità di costruire un nuovo stadio».
Sempre riguardo alle consulenze, alla voce “ratei e risconti” è stata registrata una somma di 127mila euro per la realizzazione del marchio e degli eventi per il centenario dell’Inter. Stando al precedente bilancio di Inter Brand, tale iniziativa fu affidata alla Oliviero Toscani Progetto La Sterpaia, società dell’omonimo celebre fotografo. Nella relazione sulla gestione si cita un’altra personalità della cultura, Gabriele Salvatores: la Red House Produzioni, che il regista possiede pariteticamente al 25% assieme a una delle figlie del presidente Massimo Moratti, Maria Carlotta, e due altri azionisti, ha ottenuto 300mila euro. Questa cifra costituisce il «saldo della somma omnicomprensiva complessiva di euro 400.000 per l’incarico» concesso alla società di produzione cinematografica, «per la realizzazione di un documentario avente a oggetto l’attività sociale e di promozione del gioco del calcio svolta nel mondo tramite il programma Intercampus Estero».
Il bilancio di Inter Brand mostra un rapporto molto ben consolidato con il gruppo editoriale Rcs. Tra i 122 milioni di risconti passivi, ossia anticipo ricavi futuri (in gran parte canoni per licenza d’uso del marchio Inter verso la controllante), è indicata una cifra complessiva di 777mila euro incassata da “altri licenziatari”. La quota a medio/lungo termine di quest’ultima, pari oltre 438mila euro, «si riferisce principalmente a tre contratti di licenza del marchio – si legge nella nota integrativa – per la produzione e la commercializzazione di Dvd, medaglie dorate celebrative dell’Inter e dell’opera multimediale “La grande storia dell’Inter”, stipulati con la società Rcs Quotidiani spa, con scadenza rispettivamente il 30 aprile 2012, il 19 aprile 2012 e 18 settembre 2010».
Marco Liguori
(Riproduzione riservata, consentita soltanto dietro citazione della fonte)

Il marchio dell'Inter è tratto da http://www.inter.it/

Calcio in cifre: Torino ha giocato alla pari col Milan

Se i rossoneri hanno conseguito una maggiore superiorità territoriale, i granata hanno costruito il pareggio finale difendendosi meglio e con un miglior rendimento al tiro: due gol con cinque tiri in porta su 12 totali. Per il Milan, sei tiri tra i pali su 15 complessivi con due gol

«Il Torino ha giocato alla pari con il Milan». La frase pronunciata dal celebre giornalista Filippo Grassia su Radio Rai 1 nel dopopartita dell'Olimpico si intona perfettamente con le statistiche Panini Digital-Lega Calcio. I granata hanno costruito il 2-2 finale grazie a una buona capacità difensiva, pari al 55,2% contro il 45,8% dei rossoneri. Inoltre, sono del Toro ben tre giocatori nei primi quattro nella graduatoria dei pallone recuperati: Natali (21), Pratali (20) e Dzemaili (18). Per il Milan c'è l'immarcescibile Maldini con 19 palle strappate agli avversari: la sua ennesima prestazione più che positiva. La formazione di Ancelotti ha però ottenuto una superiorità territoriale più marcata, tenendo palla nella metà campo dei padroni di casa per oltre 12 minuti e mezzo, e maggior possesso palla (54%).
Gli uomini di De Biasi hanno attaccato con maggior continuità: il relativo indice è stato pari al 54,2 %, contro il 44,8% degli avversari. Questi ultimi hanno dimostrato però un maggiore grado di pericolosità (64,9%) con un mumero maggiore di occasioni da rete.
Riguardo ai tiri, il Torino ha ottenuto un miglior rendimento: cinque tiri nello specchio della porta su 12 totali con due reti. Per il Milan, sei tiri tra i pali di Sereni su 15 complessivi, due gol. "Rosinaldo" ha tentato quattro volte la via del gol come Ronaldinho: entrambi hanno mandato una palla in fondo alla rete. Seguono Dzemaili e Jankulovski con tre tiri.
Marco Liguori
(Riproduzione riservata, consentita soltanto dietro citazione della fonte)

Le statistiche Panini Digital - Lega Calcio
su Torino-Milan 2-2
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domenica 23 novembre 2008

Sintesi tv di Torino-Milan 2-2 (da You Tube)

Un prezioso pari del Torino con il Milan salva la panchina di De Biasi. La formazione granata, nonostante il micidiale uno-due della formazione di Ancelotti portatasi sul 2-1, ha avuto il merito di non mollare mai la presa e di disputare un ottimo secondo tempo. Meritato il 2-2: alla fine polemiche per i presunti torti arbitrali subiti dai rossoneri.
Le immagini, tratte da You Tube, sono di Controcampo (Rete 4).

Torino, stadio Olimpico, 23 novembre 2003
TORINO - MILAN 2 - 2
Torino: Sereni, Diana, Natali, Pratali, Rubin, Colombo, Dzemaili, Barone (27' st Zanetti), Rosina (39' st Ogbonna), Bianchi (27' st Abbruscato), Stellone. In panchina: Calderoni, Franceschini, Pisano, Ventola. Allenatore: De Biasi.
Milan: Abbiati, Bonera, Maldini, Kaladze, Jankulovski, Gattuso (34' st Shevchenko), Pirlo (29' st Emerson), Seedorf, Ronaldinho, Kakà, Pato. In panchina: Dida, Favalli, Antonini, Flamini, Inzaghi.
Allenatore: Ancelotti.
Arbitro: Farina di Novi Ligure.
Reti: 25' pt Stellone, 29' pt Pato, 34' pt Ronaldinho, 33' st Rosina (rigore).
Note: prima della partita minuto di raccoglimento in memoria di Vito Scafidi, il ragazzo deceduto ieri al liceo Darwin di Rivoli. Torino in campo con il lutto al braccio. Ammoniti: Pirlo, Natali, Barone, Bonera, Kaladze, Maldini, Kakà. Angoli: 5-4 per il Milan. Recuperi: 1' pt e 2' st.

Immagini di Torino-Milan 2-2

Sintesi tv di Napoli-Cagliari 2-2 (da You Tube)

Pareggiando al San Paolo contro il Cagliari, il Napoli perde la grande occasione di restare agganciato al "treno" scudetto con Milan e Inter. Decisiva la distrazione difensiva nel finale che ha consentito al giocatore sardo Conti di agguantare il 2-2.
Le immagini di Sky sono tratte da You Tube.

Napoli, Stadio San Paolo, 23 novembre 2008
Napoli (3-5-2): Iezzo; Santacroce, Cannavaro, Contini; Maggio, Blasi, Gargano, Hamsik, Mannini; Lavezzi, Denis. In panchina: Navarro, Aronica, Rinaudo, Vitale, Pazienza, Bogliacino, Russotto. Allenatore Reja
Cagliari (4-3-1-2): Marchetti; Matheu, Lopez, Bianco, Agostini; Fini, Conti, Biondini; Cossu; Jeda, Acquafresca. In panchina: Lupatelli, Astori, Ferri, Lazzari, Parola, Larrivey, Matri. Allenatore Allegri
Arbitro: Pierpaoli di Firenze.
Ammoniti: Gargano, Contini e Russotto (Napoli); Conti, Lazzari, Biondini e Agostini (Cagliari)
Espulsi: nessuno

Le immagini di Napoli-Cagliari 2-2

Calcio in cifre: la "formica" Cagliari strappa un punto alla "cicala" Napoli

Stando alle statistiche, la squadra di Reja non è riuscita a concretizzare la sua superiorità assoluta in campo, perdendo la vittoria nel finale. I sardi sono stati migliori nel rendimento sui tiri in porta: su quattro totali, due gol. Strepitoso l’autore del pareggio, Conti: due tiri, una rete, oltre a 23 palle recuperate

Anche le statistiche Panini Digital-Lega Calcio confermano la grande occasione persa dal Napoli per restare a contatto con i vertici della classifica di serie A. La squadra di Reja è stata superiore in tutto e per tutto al Cagliari, ma è stata poco concreta e non ha saputo difendere la vittoria che sembrava ormai a portata di mano, regalando il pareggio agli avversari con una disattenzione difensiva. La chiave del pareggio dei sardi, almeno dal punto di vista dei dati nudi e crudi, sta nel rendimento al tiro: quattro tiri in porta con due gol (ossia il 50%) su dieci totali, mentre per il Napoli sei tiri nello specchio difeso da Marchetti con due reti (30%) su 14 tentativi. Strepitoso il rendimento del centrocampista rossoblù Conti: due tiri un gol oltre a 23 palle recuperate (miglior risultato assoluto). A nulla è valsa la schiacciante pericolosità offensiva dei padroni di casa, pari al 55,1% contro il 45,9% degli isolani.
Scorrendo le cifre della gara, si nota che gli azzurri, a fronte di un possesso palla del 55%, hanno conseguito una superiorità territoriale di oltre 10 minuti e una prevalenza nella capacità offensiva del 41,5% e in quella difensiva del 68,4%. Forse questo dato lascia ancor di più l’amaro in bocca, considerata la distrazione nel finale che è costata la vittoria.
Marco Liguori
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Le statistiche Panini Digital - Lega Calcio su Napoli-Cagliari 2-2
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Calcio in cifre: l’Inter strapazza la Juve con la sua pericolosità

Il 56,3% riportato delle statistiche Panini Digital-Lega Calcio evidenzia la netta superiorità e concretezza dei nerazzurri. Bianconeri più guardinghi e difensivisti, con maggior possesso palla e superiorità territoriale

Supremazia territoriale della guardinga Juventus: al contrario, l’Inter si è dimostrata più pericolosa e concreta. E’ questa la sintesi del big match di ieri sera allo stadio Meazza secondo le statistiche Panini Digital-Lega Calcio, che spiegano la superiorità della formazione di Mourinho e la sua vittoria più che meritata. Per contro, dalle cifre è emersa in modo particolare l’incapacità degli uomini di Ranieri di finalizzare una serie di parametri a loro favorevoli: possesso palla totale (51% contro 49% dei nerazzurri), numero di palle giocate (553 contro 526), maggiore tempo totale di possesso palla nella metà campo avversaria. (9 minuti e 59 secondi contro 9 minuti e 20 secondi). Tutto ciò sembra dimostrare il gioco difensivo dei bianconeri, che non hanno utilizzato queste caratteristiche per ottenere una maggiore pericolosità. Ed è proprio questo il dato in cui si evidenzia la netta superiorità dell’Inter: 56,3% contro appena il 25,9 della Vecchia Signora. Rapportato alla capacità di attaccare la porta avversaria, che non è molto distante tra le due formazioni (39,8% Inter contro 36,5% Juventus), se ne deduce che i nerazzurri hanno costruito molte più occasioni da rete, tramite anche la verticalizzazione del gioco e hanno avuto una migliore capacità di giungere al tiro. Riguardo a quest’ultimo parametro, non c’è stata storia: Inter 10 tiri nello specchio della porta di Manninger contro 19 totali, Juventus 3 palle scagliate verso Julio Cesar su otto complessive. Non a caso, i primi quattro "frombolieri" sono tutti interisti: Adriano (sei tentativi), Ibrahimovic (cinque), Muntari (quattro, di cui uno alle spalle del portiere bianconero), Stankovic (tre).
Riguardo alla capacità difensiva non c’è una netta differenza tra le due squadre, considerato lo scarto del 3,3%. Materazzi è stato un implacabile lottatore nella sua area, con 37 palle recuperate davanti alle 28 del suo collega bianconero Chiellini.
Marco Liguori
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Le statistiche Panini Digital - Lega Calcio su Inter-Juventus 1-0
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Sintesi tv di Fiorentina - Udinese 4-2 (da You Tube)

Partita spettacolare all'"Artemio Franchi" di Firenze con la Fiorentina-sprint di Prandelli che ieri sera "asfalta" la malcapitata Udinese. I bianconeri si sono illusi con il gol nel primo tempo di Floro Flores di battere i toscani come l'anno scorso. Unica nota stonata della serata dei viola l'espulsione di Comotto: ma perché ha fermato con la mano il tiro a rete di Floro Flores? Forse la dea eupalla non lo ha assistito e gli ha girato le spalle...
Immagini Rai da You Tube.

Firenze 22 novembre 2008
Fiorentina - Udinese 4-2
Fiorentina: Frey; Comotto, Gamberini, Dainelli, Vargas; Donadel (30' pt Kuzmanovic) Felipe Melo, Montolivo (35' st Gobbi); Semioli (1' st Santana), Mutu, Gilardino. In panchina: Storari, Zauri, Gobbi, Da Costa, Pazzini. Allenatore: Prandelli
Udinese: Handanovic; Coda, Domizzi, Lukovic; Motta, D'Agostino, Inler, Pasquale (29' st Di Natale), Pepe, Floro Flores, Sanchez (41' st Quagliarella). In panchina: Belardi, Obodo, Felipe, Nef, Sala. Allenatore: Marino
Arbitro: Orsato di Schio
Reti: 29' pt Floro Flores, 7' st Mutu (rigore), 18' st, 33' st Montolivo, 34' st Gilardino, 38' st Di Natale (rigore).

http://www.wikio.it

il pallone in confusione

Registrazione n° 61 del 28 settembre 2009 presso il Tribunale di Napoli
Sede: corso Meridionale 11, 80143 Napoli
Editore e direttore responsabile: Marco Liguori

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