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domenica 30 novembre 2008

Calcio in cifre: più giusto il pari tra Napoli e Inter

Stando alle statistiche Panini Digital, "il pallone in confusione" ha notato che gli azzurri di Reja hanno dimostrato superiorità in attacco e difesa rispetto a quelli di Mourinho: il 2-2 sarebbe stato meritato. I nerazzurri però si sono dimostrati più pericolosi e sono riusciti a concretizzare il proprio gioco

Non c'è stata una sola squadra in campo oggi a San Siro, come asserito dalle pay tv. Tralasciando l'aspetto arbitrale, ben affrontato da Tuttonapoli.net, e il risultato finale di 2-1 le statistiche Panini Digital-Lega Calcio riferiscono che c'è stato un sostanziale equilibrio tra Inter e Napoli. La formazione allenata da Mourinho ha ottenuto una lieve supremazia territoriale (ossia il tempo totale di possesso palla di una squadra nella metà campo avversaria) pari a poco oltre i 10 minuti, contro i 9 minuti e 26 secondi del Napoli, a fronte di un possesso palla del 51% e 475 palloni giocati contro il 49% e 467 palloni giocati dagli ospiti. Gli azzurri di Reja hanno difeso nettamente meglio la propria area, testimoniato dal relativo indice pari al 61,3% contro 51,8%, e hanno attaccato molto più dei padroni di casa, come comprovato dal dato sulla capacità offensiva pari al 48,2% contro il 38,7%. Non a caso, i partenopei hanno ben tre giocatori nella classifica dei tiratori (Gargano, Lavezzi e Zalajeta con tre tentativi a testa) contro l'unico uomo dell'Inter (Stankovic con quattro tentativi). Bene anche la difesa del Napoli, con Rinaudo e Cannavaro che hanno sovrastato Cambiasso e Muntari per numero complessivo di palle recuperate: 42 contro 36.
Gli interisti hanno dimostrato superiorità nella maggiore pericolosità (50,7$ contro 36,6%): ciò significa che hanno meglio concretizzato il proprio gioco. Hanno saputo mettere meglio a frutto i quattro tiri (su 14 in totale) nello specchio della porta difesa da Iezzo, di cui due terminati alle sue spalle. I napoletani hanno risposto con quattro tiri (su 11 complessivi) nella porta di Julio Cesar, di cui uno terminato in fondo al sacco. Quindi, tirando le somme, il Napoli avrebbe meritato il pareggio.
Marco Liguori
(Riproduzione riservata, consentita soltanto dietro citazione della fonte)
Clicca qui per vedere la sintesi tv di Inter-Napoli tratta da You tube

Le statistiche Panini Digital su Inter-Napoli 2-1
(clicca sull'immagine per ingrandirla)


Sintesi tv di Inter-Napoli 2-1 (da You tube)

Niente da fare per il Napoli contro l'Inter al "Giuseppe Meazza". Per il secondo anno consecutivo perde per 2-1 contro la formazione di Mourinho letteralmente scatenata e trasformata rispetto alla partita di Champions League di mercoledì scorso contro il Panathinaikos.
Le immagini, trasmesse dalla trasmissione 90° Minuto della Rai, sono tratte da You Tube.

Milano, Stadio Giuseppe Meazza, 30 novembre 2008
Inter 2 Napoli 1 (Primo tempo 2-1)
Inter (4-3-1-2): Julio Cesar; Maicon, Cordoba, Samuel, Maxwell; J.Zanetti, Cambiasso, Muntari(90 Jimenez); Stankovic(83 Burdisso); Cruz(72 Adriano), Ibrahimovic. All.: Mourinho
Napoli (3-5-2): Iezzo; Cannavaro, Rinaudo, Aronica; Maggio (79' Denis), Pazienza(83' Bogliacino), Gargano, Hamsik(65' Blasi), Mannini; Lavezzi, Zalayeta. All.: Reja
Arbitro:
Rosetti di Torino. Assistenti: Niccolai e Papi
Marcatori: 16' Cordoba, 25' Muntari, 36' Lavezzi
Note: Ammoniti Zanetti, Lavezzi, Rinaudo, Aronica

venerdì 28 novembre 2008

Arsenal: debiti per gli immobili

La società inglese risulta esposta soprattutto sul prestito di 250,2 milioni di sterline (circa 297 milioni di euro) contratto per la costruzione dell'Emirates Stadium. A differenza di alcune società italiane, nonostante l'indebitamento notevole di 318,1 milioni di sterline (377,79 milioni di euro) il gruppo può vantare un patrimonio netto positivo e un utile netto d'esercizio di 25,7 milioni di sterline (circa 30,5 milioni di euro)

La lettura dei dati che emergono dallo "Statement of Accounts and Annual Report" dell'Arsenal Holding PLC, riferito al 31 maggio 2008, offre il quadro di una società indebitata per far fronte a grossi investimenti immobiliari e precisamente: il nuovo stadio "Emirates Stadium" e il complesso residenziale "Highbury Square"(destinato alla rivendita). L'Arsenal Holding PLC controlla al 100% più di dieci società, tra cui Arsenal Football Club PLC, inoltre, ha una partecipazione in una Joint Venture per la gestione del portale internet. L'indebitamento finanziario netto dell'Arsenal al 31/05/2008 ammonta a 318,1 milioni di sterline (circa 377,79 milioni di euro, con un cambio a 0,842) segnando un aumento del 18,60% rispetto al 31/05/2007. Secondo il managing director Ken Friar questo livello di indebitamento netto dovrebbe rappresentare il punto massimo di esposizione debitoria per il gruppo, destinata a ridursi a partire dall'esercizio 2008/09 a seguito del completamento delle vendite del complesso residenziale "Highbury Square". Una quota consistente del debito del Gruppo pari a 250,2 milioni di sterline (circa 297 milioni di euro) è a lungo termine (oltre 20 anni), e riguarda il prestito contratto per la costruzione dell'Emirates Stadium. Un rimborso di 5,0 milioni di sterline è stato effettuato durante l'esercizio in conformità ai termini previsti. La causa principale dell'incremento dell'indebitamento risiede nella contrazione di un ulteriore prestito per la costruzione del complesso residenziale "Highbury Square". Al 31 maggio 2008, l'indebitamento destinato a tale progetto ammonta a 133,5 milioni di sterline (nel 2007 era 62,9 milioni di sterline), corrispondenti a circa 158,5 milioni di euro. Questo prestito, che prevede la durata di due anni, sarà rimborsato col ricavato delle vendite relative agli immobili del complesso residenziale. Per proteggersi dal rischio tasso si è fatto ricorso a strumenti finanziari derivati, non aventi carattere speculativo.
LO STATO PATRIMONIALE
Lo stato patrimoniale al 31 maggio 2008 del Gruppo Arsenal mostra attività non correnti per l'importo di 505.588 migliaia di sterline (circa 600 milioni di euro) , nell'esercizio precedente erano 520.047 migliaia di sterline. Si deve sottolineare che le immobilizzazioni materiali, incidono molto, infatti ammontano a 449.517 migliaia di sterline (circa 533,8 milioni di euro) e costituiscono l'88,91% del totale delle immobilizzazioni e il 53,88% di tutto l'attivo patrimoniale.Il valore netto contabile della rosa dei calciatori ammonta a 55.665 migliaia di sterline (in diminuzione del 13,93% rispetto al 2007). Si pensi che nella rosa dell'Arsenal figurano due calciatori della qualità e della forza di Cesc Fabregas e Adebayor, che da soli hanno un valore di mercato che supera la cifra iscritta in bilancio relativa all'intera rosa. Le attività correnti sono pari a 328.725 migliaia di sterline (circa 390 milioni di euro) registrano un aumento del 55,61% rispetto al 2007 e comprendono disponibilità liquide per l'importo di 93,2 milioni di sterline (+26,28% rispetto al 2007). Una voce cospicua e insolita per un bilancio di una società di calcio è "Stock – development properties" pari a 187.964 migliaia di sterline (circa 223 milioni di euro) con un aumento dell' 87,81% rispetto al 31/05/2007. Questa voce riguarda essenzialmente le rimanenze di proprietà immobiliari destinate alla rivendita riguardanti il complesso residenziale "Highbury Square", l'aumento di tale valore è la causa dell'aumento dell'indebitamento netto.I debiti verso i creditori a breve ammontano a 334.252 migliaia di sterline (150.017 migliaia di sterline al 31/05/2007). Pertanto il passivo "netto" corrente di esercizio ammonta a 5.527 migliaia di sterline a fronte di un attivo netto corrente di esercizio registrato l'anno precedente con 61.231 miglia di sterline.Il passivo non corrente riguardante Creditori con importi da pagare oltre un anno, ammonta a 310,203 migliaia di sterline con una diminuzione del 25,45% rispetto al 2007. Gli Accantonamenti per rischi e oneri raggiungono la cifra di 30.758 migliaia di sterline (-3,23% rispetto al 2007). Il Patrimonio netto ammonta a 159.100 migliaia di sterline (circa 189 milioni di euro) e rispetto a quello registrato il 31/05/2007 di 133.374 migliaia di sterline, segna un aumnento del 19,29%.
IL CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO
Il fatturato del Gruppo escludendo i ricavi della joint-venture Arsenal Broadband Limited e i ricavi derivanti dalla gestione dei contratti dei calciatori, ammonta a 222.498 migliaia di sterline (+11,08% rispetto al 2007) e corrisponde a circa 264 milioni di euro. La composizione del fatturato è la seguente in migliaia di sterline:biglietti da gare 94.580 (90.613 nel 2007 +4,38%), con un'incidenza percentuale del 42,51% sul totale; diritti TV 68.360 (44.312 nel 2007 +54,27%), con un'incidenza percentuale del 30,72% sul totale; merchandisng 13.052 (12.064 nel 2007 +8,19%), con un'incidenza percentuale del 5,87% sul totale; sponsor 31.259 (29.518 nel 2007 +5,90%), con un'incidenza percentuale del 14,05% sul totale; ricavi da proprietà immobiliari 15.247 (23.792 nel 2007 -35,92%) , con un'incidenza percentuale del 6,85% sul totale. Per quanto riguarda i ricavi del settore immobiliare, bisogna dire che essi risentono del fatto che nell'esercizio precedente si era verificata un'importante vendita nel complesso residenziale di Drayton Park.
Le spese d'esercizio, esclusi gli ammortamenti dei contratti calciatori, toccano la cifra di 174.480 migliaia di sterline (+9,95% rispetto al 2007), mentre gli ammortamenti dei contratti dei calciatori sono 21.757 migliaia di sterline (+15,84% rispetto al 2007). La somma complessiva delle spese di esercizio ammonta a 196.237 migliaia di sterline con un aumento del 10,58% rispetto al 2007. Da segnalare che l'ammontare complessivo dei costi del personale pari 101.302 migliaia di sterline riguarda il costo sostenuto per 379 dipendenti (tra cui 197 amministrativi). Il risultato relativo alla gestione della compravendita dei contratti dei calciatori segna il prevalere delle plusvalenze per un importo di 26.458 migliaia di sterline con un aumento del 43,27% rispetto al 2007. L'utile da attività ordinarie al lordo degli oneri finanziari ammonta a 48.487 migliaia di sterline, se si esclude la gestione relativa alle operazioni di compravendita dei contratti dei calciatori, e sale a 53.660 migliaia di sterline (circa 63,7 milioni di euro) se la si include. Gli oneri finanziari prevalgono sui proventi finanziari per un importo pari a 16.992 migliaia di sterline (+11,03% rispetto al 2007). Il risultato prima delle imposte sul reddito ammonta a 36.668 migliaia di sterline a fronte di 5.573 migliaia di sterline del 31/05/2007. Le imposte sul reddito (comprensive di imposte differite) ammontano a 10.942 migliaia di sterline a fronte di 2.757 migliaia di sterline del 2007. L'utile netto risultante è 25.726 migliaia di sterline (circa 30,5 milioni di euro), mentre quello che risultava nel 2007 era di 2.816 migliaia di sterline.Nel rendiconto finanziario consolidato si evidenzia che la variazione delle disponibilità liquide è stata positiva per un importo pari a 19.407 migliaia di sterline. Tra l'altro emergono anche uscite finaziarie per pagamento imposte pari a 4.010 migliaia di sterline. In conclusione possiamo affermare che al forte indebitamento finanziario si contrappone un capitale investito in attività che generano valore. Si pensi che l'Emirates Stadium oltre ad essere utilizzato per le partite di calcio (con una maggior capienza) e utilizzato per concerti di livello mondiale (vedi Bruce Springsteen)ed è stato anche utilizzato per la conferenza stampa del vertice Sarkozy-Brown. Nelle rimanenze, gli immobili destinati alla rivendita, sono stati valutati al minor valore tra il loro costo ed il valore netto di realizzo, anche in questo caso possiamo presumere, che la loro rivendita genererà ulteriore ricchezza per le casse dell'Arsenal, senza considerare, infine, il valore di mercato della rosa calciatori. In ogni caso, a differenza di alcune società italiane, nonostante l'indebitamento notevole il gruppo può vantare un patrimonio netto positivo e l'esposizione di un buon utile netto d'esercizio.
Luca Marotta
(Riproduzione riservata, consentita soltanto dietro citazione della fonte)
Nella foto: l'Emirates Stadium (tratta da http://www.e-architect.co.uk/)

Buona domenica a tutti con il percorso a ostacoli per Inter-Napoli

Riceviamo e pubblichiamo da Virgilio Motta di Inter Club Banda Bagaj che spiega l'inutilità e l'assurdità delle limitazioni per la partita di domenica prossima. Lancia anche un importante e civile segnale di distensione verso i sostenitori azzurri: «Aiuterò qualunque tifoso per bene, nerazzurro o napoletano, ad entrare allo stadio»

Domenica chiusura del settore ospiti ai tifosi napoletani.
Ecco il percorso a ostacoli per l'acquisto dei biglietti e i cambi nome in occasione di Inter-Napoli.
Personalmente non sono d'accordo con questo inutile percorso a ostacoli: è un vero e proprio "gioco dell'oca" e spiego il perché.
1) Queste restrizioni non fanno altro che penalizzare migliaia di tifosi napoletani per bene e migliaia di tifosi nerazzurri per bene.
2) Alzi la mano chi pensa davvero che queste misure impediranno l'ingresso ai tifosi napoletani.
3) Lo stadio è un luogo che rientra tra i luoghi frequentati all'interno della nostra società. Se uno delinque ad un concerto, al cinema, in un pub, viene penalizzato soltanto chi ha commesso il reato. Perché invece chi delinque allo stadio continua ad entrare e chi si comporta bene deve restare a casa perché abita (in questo caso) a Piacenza, Lodi, Napoli oppure Palermo invece che a Milano?
4) Sondaggio (chi si avvicina di più vince una maglietta della Banda Bagaj ☺):
a) quanti napoletani saranno presenti domenica al Meazza? zero? 50 ? 100? 1000? Di più?
b) visto che il settore ospiti sarà chiuso, dove si/li sistemeranno?
Personalmente non seguirò l’inutile percorso a ostacoli e aiuterò qualunque tifoso per bene, nerazzurro o napoletano, ad entrare allo stadio anche se “non in regola” con la residenza, con la tessera del tifoso, con i cambi nome, con il permesso di soggiorno, con il bollo auto, con l’assicurazione, con le spese condominiali, con la bolletta della luce, ma che sia in regola con la sportività, la non violenza, l’antirazzismo…
Buona domenica soprattutto alle forze dell’ordine, che in seguito a certe decisioni assurde, avranno ancora più problemi di quanti ne avrebbero avuti se si fosse aperto il settore ospiti.
Virgilio Motta
Inter Club Banda Bagaj http://www.bandabagaj.it/
info@bandabagaj.it
Virgilio.Motta@a2a.eu
(Nota per i lettori che risiedono al di fuori della Lombardia: "Bagaj" significa "bambini")

L'Inter Club Banda Bagaj ha anche spedito il comunicato stampa dell'Inter con le disposizioni per la partita di domenica

Giovedì, 27 Novembre 2008 07:56:02
MILANO - Ritorna il campionato. In previsione di Inter-Napoli, gara valida per la 14^ giornata della Serie A Tim, in programma domenica 30 novembre 2008 allo stadio "Giuseppe Meazza" in San Siro, si ricorda la vendita dei tagliandi ha avuto inizio martedì 25 novembre 2008. I biglietti possono essere ancora essere acquistati solo ed esclusivamente presso le agenzia della Banca Popolare di Milano e Banca di Legnano con sede nella Regione Lombardia.
Inter.it vi propone tutte le informazioni di servizio riguardanti i tagliandi e l'utilizzo degli abbonamenti per Inter-Napoli.
1) sarà inibita la vendita on line;
2) sino a un massimo di due a persona, i biglietti potranno essere acquistati solo ed esclusivamente dai possessori degli abbonamenti Inter per la stagione 2008-2009 e dai possessori della Tessera del Tifoso Inter (sottoscritte entro e non oltre le ore 13 di mercoledì 26 novembre 2008); gli abbonati e i possessori della Tessera del Tifoso Inter possono acquistare biglietti solo per persone residenti nella Regione Lombardia;
3) non è possibile la cessione dei biglietti, ma solo quella delle tessere e solo a persone residenti nella Regione Lombardia;
4) solo il titolare della tessera del tifoso Inter che vuole acquistare un biglietto per se stesso può non essere residente nella Regione Lombardia;
5) per quanto riguarda i cittadini stranieri, solo i residenti nella Regione Lombardia possono acquistare il biglietto o essere destinatari e utilizzatore di abbonamenti ad altri intestati;
6) sarà inibita la cessione on line ad altro utilizzatore della tessera d'abbonamento;
7) la cessione degli abbonamenti ad altro utilizzatore potrà avvenire in tutte le agenzie Banca Popolare Milano e Banca di Legnano entro venerdì 28 novembre presentando la tessera di abbonamento dell'intestatario e fotocopia del documento d'identità dell'utilizzatore che ne attesti la residenza nella regione Lombardia;
8) la cessione degli abbonamenti ad altro utilizzatore nella giornata di domenica sarà possibile, con le stesse modalità, presso gli sportelli delle biglietterie Nord e Sud che saranno aperte, per l'occasione, dalle ore 11.
Ufficio Stampa

giovedì 27 novembre 2008

I tifosi nerazzurri: «Caro Moratti, biglietti meno cari in Champions»

Riceviamo e pubblichiamo dall'Inter Club Banda Bagaj, che chiede un incontro ufficiale con il presidente per dialogare anche sugli altri problemi dei sostenitori

La tifoseria dell'Inter diminuisce la presenza alle partite di Champions. Le cifre? 32.965 spettatori con il Werder, 27.247 spettatori con i ciprioti dell'Anorthosis, 26.198 spettatori con il Panatinaikos (compresi gli 8.000 greci, altrimenti i paganti sarebbero stati 18.000). Se poi a questi aggiungiamo i ben 8.757 miniabbonati, ci obbligano tutti a stare muti perchè è riuscito (con la presenza massiccia dei tifosi ospiti di Werder, Cipro e Atene) ad ottenere il tutto esaurito (lo stadio) mettendo insieme 3 partite di Champions.
Scherzi a parte, alzi la mano chi non è uscito ieri depresso da quel cimitero di S.Siro. E non per la sconfitta, anzi, quando ci hanno detto che nonostante la sconfitta avevamo passato il turno abbiamo ripreso un po’ di colore pensando ai cugini e agli juventini che devono esserci proprio rimasti male nel vedere l'Inter passare il turno con una sconfitta.
Il motivo per cui siamo usciti depressi è legato ad uno stadio vuoto e silenzioso da parte nerazzurra, e invece stracolmo, colorato (con tanto di vitatissime torce. Ma probabilmente le forze dell’ordine non le hanno viste perché impegnate a tenere d’occhio quei pericolosi elementi della Banda) e chiassoso nel settore ospiti che si trova praticamente in campo.
Tra l’altro, quanto avranno pagato gli ospiti per piazzarsi al 1° blu???
Non lo sappiamo ma purtroppo possiamo immaginarlo. I tifosi del Werder avevano speso 30 € per un biglietto nel 1° blu. I tifosi interisti per il pari settore (1° verde) ne devono scucire 40. Di sicuro possiamo dire quello che abbiamo (espresso in vecchie lire visto che in euro qualcuno non lo capisce ancora) speso noi e in curva nord (solo per citare un paio di settori):
54.000 lire per un posto in curva (non la tribuna);
42.000 lire per un posto al 3° (diciamo terzo) anello.
Ripetiamo: 42.000 lire x terzo anello, 54.000 lire x andare in curva.
Abbiamo reso l’idea!!!???
Vogliamo aggiungere che quei pochi 8.000 "cretini" (tra cui noi della Banda) hanno spesso 110.000 lire per un minipass (3 partite) che dovrebbe invogliare a venire allo stadio…
Ricordiamo sempre che fino all’anno scorso i cugini x un minipass in curva spendevano 62.000 lire. Praticamente quello che spendevano per 3 partite noi lo spendevamo e lo spendiamo ancora per assistere ad una sola partita.
Milan: 62.000 minipass (3 partite)
Inter: 54.000 BIGLIETTO PER UNA SOLA PARTITA
Ora, al telefono alcuni dirigenti ci ripetono sempre: “ma dai, non fate casino, se c’è qualche problema basta che alziate il telefono e ci chiamiate”. Lo abbiamo fatto più volte. Ma siamo ancora con gli stessi problemi di sempre. Per evitare di metter troppa carne al fuoco ne citiamo solo 2 o 3 (di problemi).
PREZZI CHAMPIONS: non si può continuare ad ignorare che la gente non può permettersi queste cifre. Piccolo particolare: al Milan l’hanno capito da un pezzo e fino all’anno scorso sono sempre riusciti a riempire il Meazza in Champions.
OSPITI AL 1° ANELLO: dopo aver girato in lungo e in largo sia l’Italia che l’Europa, è ufficiale; l’unico stadio che posiziona gli ospiti in campo invece che metterli al 3° anello, è lo stadio Meazza di Milano. Si, ma solo quando gioca l’Inter. Infatti i cugini rossoneri hanno capito prima di noi (anche se con molto ritardo) che è assurdo metterli in campo, e da un paio d’anni li hanno giustamente piazzati al 3°, e a quanto ne sappiamo, parlando con steward e tifosi del Milan, non c’è mai stato nessun problema. Noi invece continuiamo ricevere bottiglie piene, monete, accendini…. lanciati dagli ospiti nel nostro settore (chiedete agli steward presenti ieri un curva sud per conferma) dove ci sono parecchi bambini. Senza considerare i vari tentativi che di volta in volta fanno gli ospiti per bruciare i nostri striscioni soprastanti.
Occorre anche eliminare tutti i problemi che vengono creati agli inter club nell’esposizione degli striscioni: (vedi “I TEMPLARI”).
Se poi qualcuno che è stipendiato dall’inter, oltre a non crearci mille problemi che ci impediscono di tifare e colorare lo stadio, cominciasse a fare il proprio lavoro e coordinare un minimo gli Inter club, se cominciassero a farsi vedere nel settore dedicato ad essi dedicato (2° blu) anche per chiedere “come va?” e non solo per portar via la gente perché ha il biglietto di un altro settore…Beh, questa è utopia, lo sappiamo. Ma a noi piace sognare e continueremo a lottare per questi obbiettivi fino a quando non li avremo raggiunti o fino a quando qualcuno non ci spiegherà i motivi di queste scelte che noi riteniamo assurde e controproducenti x la società.
E’ UFFICIALE:
CHIEDIAMO UN INCONTRO CON QUALCUNO CHE CONTI E NON, COME E’ SUCCESSO IN PASSATO, CON IL PRIMO CHE PASSA. ANCHE PERCHÉ SIAMO STUFI DI RICEVERE TELEFONATE DA QUEL DIRIGENTE O DA QUELL’ALTRO CHE CI INVITANO A STARE TRANQUILLI, CHE I PROBLEMI NON SI RISOLVONO COSI’, ECC…
COME SI RISOLVONO? CON IL DIALOGO?
NOI CI SIAMO!!!
TELEFONATECI PER FISSARCI UN APPUNTAMENTO CERTO.
ASSUMETEVI LE VOSTRE RESPONSABILITA’. I TIFOSI NON SONO TUTTI STUPIDI COME VOI IMMAGINATE, E LO STADIO VUOTO NE E’ LA CONFERMA.
In attesa di un vostro invito a dialogare (a questo punto solo ed unicamente) con il presidente Massimo Moratti, vi auguriamo buon lavoro.
Inter club Banda Bagaj

Il tribunale dichiara il fallimento del Messina

Il tribunale di Messina ha dichiarato il fallimento dell'Fc Messina, la società calcistica dei fratelli Vincenzo e Pietro Franza. La Procura aveva chiesto il fallimento dell'Fc Messina, nell'ambito dell'inchiesta relativa al falso in bilancio, dopo aver visionato gli atti sequestrati lo scorso 15 ottobre e le perizie depositate dai consulenti. La sezione di Pg della Guardia di finanza aveva allora sequestrato gli atti e i bilanci relativi alla gestione delle due società, a partire dal 2006. Attualmente il Messina gioca in Serie D e si trova in coda alla classifica. 
Nel 2004 fu la sorpresa del Campionato di A: settimo posto, miglior piazzamento di sempre nella massima serie, ed entusiasmo tra i tifosi per l'arrivo del grande calcio. Ma l'anno successivo il Messina dei fratelli Franza retrocede. Saranno le vicende 'calciopoli' a consentire il ripescaggio dei giallorossi. Le speranze svaniscono presto e nel 2006 la squadra torna in B per rimanerci anche l'anno successivo. A luglio scorso la doccia fredda: niente soldi per l'iscrizione nel campionato cadetto. Oggi il fallimento. I Franza evitano le conseguenze del Lodo Petrucci e la discesa nella Seconda divisione, ottenendo l'iscrizione il Serie D, dove attualmente la squadra si trova al terzultimo posto. Al di là delle vicende sportive, sulla società pesa un'inchiesta della procura, partita dalla mancata iscrizione e poi estesa al contratto stipulato tra il Comune e i Franza, che hanno avuto in concessione le aree non sportive dei due stadi, il Celeste e il San Filippo, con l'obiettivo di utilizzarle per attività commerciali. Ai primi di dicembre il Consiglio comunale dovrà decidere se bloccare quella convenzione. Ma intanto è arrivato il fallimento.
Fonte: Ansa

Beccantini: «Il Napoli non parte sconfitto contro l’Inter»

Il celebre giornalista de La Stampa presenta in esclusiva a “il pallone in confusione” la partita di domenica a San Siro. Punti deboli della formazione di Mourinho: cali fisici e psicologici oltre alla difficoltà di segnare in casa

Il Napoli non parte battuto a San Siro contro l’Inter. Parola di Roberto Beccantini, celeberrimo editorialista del quotidiano La Stampa, scrittore di numerosi volumi di storie di calcio e prestigioso collaboratore del Guerin Sportivo. Il mitico Beck sottolinea in esclusiva a “il pallone in confusione” i punti deboli della squadra nerazzurra, che presenta spesso cali fisici e psicologici, oltre a una sua difficoltà abbastanza congenita di segnare in casa.
Che importanza riveste per l’Inter e per il Napoli la sfida di domenica?
«E’ più importante per l’obiettivo per cui gareggia la squadra nerazzurra, ossia lo scudetto. Il Napoli, dopo la serie di risultati positivi iniziali, ha però preso gusto per proiettarsi verso la zona Uefa se non addirittura verso quella che porta alla Champions League. E’ una partita la cui posta in palio dovrebbe quindi stimolare entrambe le contendenti, al di là della storica rivalità che c’è stata tra i partenopei e le squadre del Nord. Ci sarà sicuramente una grande tensione agonistica: è una partita con il pronostico favorevole all’Inter, ma abbastanza aperto: non credo che il Napoli sia già battuto in partenza».
Ha un ricordo particolare e indelebile di una sfida a San Siro?
«Mi ricorderò sempre di un Inter-Napoli con un grandissimo gol di Maradona (NDR: era il 10 novembre del 1985 e finì 1-1). Diego raccolse un cross dalla destra, fece uno stop di petto e prima che la palla toccasse terra tirò con la gamba sinistra un micidiale diagonale che uccellò Zenga».
Quale potrebbe essere la chiave tattica?
«Alle due squadre non interesserà occupare il centro del ring, come faceva il Milan di Sacchi che come un pugile cominciava a mulinare i suoi pugni all’avversario. Lo stesso Mourinho non è un rivoluzionario: è un allenatore molto bravo che riesce a ottenere sempre il massimo dalle squadre con cui ha lavorato. Non mi aspetto quindi una partita aggressiva da parte di entrambe le formazioni, ma di fiammate improvvise da una parte e dall’altra. Il Napoli ovviamente cercherà di stanare l’Inter, mentre quest’ultima tenderà ad attaccare senza scoprirsi troppo».
Facciamo un gioco: immaginiamo che lei sia Reja. Quali potrebbero essere i punti deboli dell’Inter?
«Una debolezza della formazione di Mourinho potrebbe essere il fatto che gioca un calcio molto muscolare, impostato soprattutto sulla fisicità, e avere un calo di rendimento. Però ho notato che ha anche cali di tipo psicologico: ieri sera ha perso in casa nella gara di Champions contro il Panathinaikos dopo aver battuto la Juventus. Si vede proprio che l’ultima vittoria in campionato ha prosciugato molto di più le energie psicologiche che quelle fisiche, con un’evidente diminuzione della concentrazione.
Ce ne sono altri?
«Un ulteriore limite potrebbe essere costituito dal fatto che l’Inter nelle partite casalinghe fa un po’ fatica a segnare. A questo si può aggiungere che prima o poi Ibrahimovic, l’attaccante che è utilizzato in continuazione da Mourinho, subisca una fase calante. Ciò non toglie che l’Inter sia la squadra più forte e completa nei reparti che abbiamo nel nostro campionato».
Dopo i torti arbitrali subiti nella gara contro il Milan, il Napoli deve temere qualche altro trattamento di “favore” da parte del direttore di gara?
«Credo proprio di no. Il Napoli ha avuto una direzione di Rocchi a San Siro non certo felice. Ma bisogna pensare anche che ha avuto due rigori a favore contro il Genoa e ha ricevuto l’annullamento del gol di Cassano, che invece era regolare, nella partita contro la Sampdoria al San Paolo. E’ chiaro che quando si va a giocare in casa dell’Inter, del Milan o della Juventus una piccola “tassa” bisogna pagarla. Però gli eventuali errori arbitrali non devono essere un alibi».
Come giudica il gioco del Napoli in trasferta?
«Ho notato che finora non riesce a essere all’altezza di quando gioca in casa, dove domina gli avversari. Contro il Milan si è visto poco, poiché dopo l’espulsione di Maggio, al termine del primo tempo, è chiaro che in inferiorità numerica cambia l’impostazione di gioco e tutto si complica. Fino a quel momento il Napoli non mi era dispiaciuto, anche se mi aspettavo qualcosa in più. Vediamo ora cosa accadrà domenica: l’anno scorso finì 2-1 per l’Inter».
Marco Liguori
(Riproduzione riservata, consentita soltanto dietro citazione della fonte)
Nella foto: Roberto Beccantini (tratta da http://news.centrodiascolto.it/view/271975/i=Presidente+del+Consiglio/copertina_sull_italia_fuori_dagli_europei_di_calcio
http://www.wikio.it

il pallone in confusione

Registrazione n° 61 del 28 settembre 2009 presso il Tribunale di Napoli
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