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lunedì 9 febbraio 2009

Sintesi tv di Palermo-Napoli 2-1 (da You Tube)

Palermo, stadio La Favorita, 8 febbraio 2009
23a giornata di Campionato serie A

Palermo -Napoli 2-1 (primo tempo 2-1)
Palermo (4-3-1-2): Amelia, Cassani, Bovo, Kjaer, Balzaretti, Nocerino, Migliaccio, Bresciano (38' st Savini), Simplicio (34' st Guana), Cavani, Miccoli (35' st Succi). (1 Ujkani, 4 Gio. Tedesco, 21 Cossentino, 60 Misuraca). All.: Ballardini
Napoli (3-5-2): Navarro, Aronica, P. Cannavaro, Contini, Maggio, Blasi, Gargano, Hamsik (34' st Pazienza), Bogliacino (38' st Pià), Denis (34' st Zalayeta), Lavezzi. (70 Bucci, 4 Montervino, 13 Santacroce, 83 Rinaudo). All.: Reja.
Arbitro: Saccani di Mantova.
Reti: nel pt 2' Migliaccio, 14' Simplicio, 41' Hamsik.
Ammoniti: Bresciano, Contini, Lavezzi e Maggio per gioco falloso; Nocerino e Miccoli per proteste (mentre si trovava in panchina). Espulsi: nessuno. Recupero: 1' e 3'. Calci d'angolo: 5 a 3 per il Palermo. Spettatori: 20.185, per un incasso di 316.380 euro.

Sintesi Palermo-Napoli 2-1 (immagini Rai tratte da You tube)

domenica 8 febbraio 2009

Sintesi tv di Roma-Genoa 3-0 (da You Tube)

Roma, stadio Olimpico, 8 febbraio 2009
23a giornata campionato Serie A

Roma-Genoa 3-0 (Primo tempo 1-0)
Roma (4-2-3-1): Doni, Cicinho (30' pt Motta), Mexes, Juan, Tonetto, Taddei, De Rossi, Brighi, Perrotta, Totti (34' st Aquilani), Vucinic (15' st Baptista). (25 Artur, 21 Diamutene, 15 Loria, 7 Pizarro). All.: Spalletti.
Genoa (4-3-3): Rubinho (16' st Scarpi), Biava, Ferrari, Bocchetti (12' st Palladino), Juric, Van de Borre (1' st Milanetto), Thiago Motta, Criscito, Sculli, Jankovic, Milito (15 Papastathopoulos, 22 Modesto 7 Rossi, 20 Mesto, 11 Olivera). All.: Gasperini.
Arbitro: Rocchi di Firenze 6. Reti: 26' pt Cicinho, 2' st Vucinic, 48' Baptista
Angoli: 8 a 6 per il Genoa. Recupero: 3' e 4'.
Espulsi: all'8' st Taddei per doppia ammonizione, al 23' st Sculli per doppia ammonizione. Ammoniti: Van de Borre, Biava e Juric per gioco scorretto. Note: al 44' del primo tempo espulso il tecnico del Genoa Gasperini per proteste
Spettatori: circa 40mila, di cui paganti 12.563 per un incasso di 308.946 euro

Sintesi di Roma-Genoa 3-0 (Immagini Rai tratte da You tube)

sabato 7 febbraio 2009

Trenitalia e il posto sull'Ic che non c'è


Venerdì 16 gennaio ho prenotato un posto sull'Intercity 160 da Genova a Savona. Mi era stato assegnato il posto numero 68 sulla carrozza 3 di seconda classe: prezzo 10,30 euro. Non appena sono salito sulla vettura, ho avuto una sgradita sorpresa: il posto non c'era, era soltanto virtuale. Ache altri numerosi viaggiatori saliti dal capoluogo ligure erano nelle mie stesse condizioni. Mi sono recato dal capotreno, chiedendo il perché di questa situazione "pirandelliana": mi ha rilasciato un attestato di suo pugno sul mio biglietto riguardo alla mia lamentela, marcandola con il suo timbro. In essa è scritto: «Nella vettura numero 3 il posto n° 68 NON ESISTE - CTR 87444 Pisa». Un altro ferroviere, che ritornava a casa dal lavoro, mi ha ceduto gentilmente il suo posto: altrimenti avrei dovuto viaggiare su uno strapuntino in corridoio oppure in piedi.
In mattinata mi era accaduto sulla carrozza numero 2 di prima classe dell'Ic 647 Milano-Genova di trovare i bagni in stato indecente. Alle mie rimostranze, il capotreno mi ha risposto che avrebbe fatto lui una segnalazione: ho insistito per far registrare una mia dichiarazione sul suo verbale, ma mi ha risposto che non era possibile. Ciò è inconcepibile visto che Trenitalia, gruppo Fs, è un'azienda pubblica controllata dal ministero dell'Economia: quindi deve registrare le lamentele dei viaggiatori.

Si invitano i tifosi, e anche gi altri pendolari "ordinari" che prendono il treno per lavoro, a segnalare i disservizi di Trenitalia sul link http://marcoliguori.blogspot.com/2009/01/tifosi-segnalate-il-pallone-in.html Se gli Ic presentano numerosi problemi, figuriamoci cosa accade sui convogli locali. La nostra "battaglia sulla rotaia" è una battaglia per viaggiare in modo civile sui treni.
Marco Liguori

venerdì 6 febbraio 2009

L’oro del Napoli





















La società di De Laurentiis nel 2007/08 ha incassato 88,4 milioni che hanno ampiamente coperto i costi di gestione, chiudendo con un utile di 11,9 milioni. “Il pallone in confusione” analizza tutte le cifre dello strepitoso bilancio azzurro

Valore della produzione a 88,4 milioni di euro con un incremento del 114% rispetto al 2006/07, utile di esercizio a 11,9 milioni che sovrasta il precedente di 1,4 milioni. Sono le cifre dell’oro del Napoli contenute nel bilancio 2007/08, depositato in Camera di Commercio ed esaminato da “il pallone in confusione”, che ha visto la società azzurra ritornare in serie A dopo sei anni e, alla sua conclusione, ritornare nelle coppe europee con la qualificazione all’Intertoto. Esse costituiscono l’indice di una gestione corretta da parte del presidente e proprietario Aurelio De Laurentiis, che assieme agli altri due componenti del consiglio di amministrazione (sua moglie Jacqueline Marie Baudit e sua figlia Valentina) non ha percepito alcun compenso per la propria attività. I soldi incassati nella precedente stagione fanno capire che il Napoli ha mezzi per poter competere efficacemente con i grandi club. E che soprattutto non c’è la necessità di vendere i gioielli di famiglia come Hamsik (costato 5,5 milioni) e Lavezzi (5,83) su cui sono state ipotizzate offerte da parte di altre squadre comprese tra i 20 e i 25 milioni.
Gli 88,4 milioni hanno coperto ampiamente i 71,2 milioni di costi (+87% sul 2006/07), con una differenza attiva per 17,2 milioni. La salute dei conti è testimoniata anche dal fatto che i ricavi coprono anche i 71,5 milioni di euro di debiti: grazie agli incassi è scomparso quello bancario contratto con Unicredit nel 2004/05. Restando nello stato debitorio, esso è costituito in gran parte (39,9 milioni) da cifre ancora dovute alle società di calcio per il pagamento rateale dei calciatori acquistati e scelti con competenza dal direttore generale Pierpaolo Marino. Al riguardo c’è da sottolineare una parte importante della nota integrativa: «relativamente agli impegni derivanti dall’acquisto dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori si evidenzia che essi sono garantiti dalla società capogruppo». Ciò vuol dire che la Filmauro si è impegnata con le proprie tasche per il calciomercato del Napoli.
Ma qual è il segreto di questi più che soddisfacenti risultati? Lo spiega il consiglio di amministrazione nella relazione sulla gestione. Essa è stata incentrata «su una attenta pianificazione degli investimenti realizzati sul mercato dei diritti pluriennali e su una assennata gestione del monte ingaggi nonché su un adeguato sviluppo del settore giovanile». Riguardo ai compensi dei calciatori, essi sono aumentati del 58% rispetto alla stagione trascorsa in serie B, per un totale di 20,6 milioni: una cifra modesta (fatte ovviamente le dovute proporzioni tecnico-calcistiche e finanziarie) se paragonata ad esempio a quella della strapotente Inter pari a 130 milioni. La relazione del cda sottolinea che il costo del personale, unito alla mutualità verso le squadre ospiti (9,2 milioni, +205%) e agli ammortamenti sui diritti (comunemente ancora chiamati cartellini) alle prestazioni dei giocatori (25,6 milioni, +252%) «rappresentano da sole oltre l’86% del totale dei costi della produzione». Ciò è l’effetto del salto di categoria, che molto spesso supera ampiamente l’incremento delle entrate: il Napoli lo ha evitato con grande scioltezza. A proposito degli ammortamenti, nella nota integrativa si legge un altro elemento della saggia gestione degli amministratori: la società ha deciso di cambiare il sistema, formulando «piani di ammortamento a quote decrescenti». Ciò, si legge ancora nel documento di bilancio, «risponde all’esigenza di contenere la possibilità di rilevare in bilancio ingenti minusvalenze in conseguenza della risoluzione anticipata unilaterale dei contratti da parte dei calciatori successivamente al termine del “periodo protetto”».
L’analisi dei ricavi mostra il grande apporto dei tifosi. L’incremento delle vendite di biglietti e abbonamenti è del 68% per un incasso di 14,9 milioni: 7,2 milioni quello dello stadio San Paolo (4,9 milioni nel 2006/07), 6,3 milioni da abbonati (3,4) e 1,1 milioni in trasferta (precedente 513mila euro). Il tesoro azzurro mostra l’esplosione dei proventi da diritti tv (+362,5%), pari a 37 milioni: a ciò vanno aggiunti quelli da squadre ospitanti pari a 6,2 milioni, ben superiore ai 505mila euro dell’anno prima. Si registra anche il “botto” di quelli da sponsorizzazioni (+59%), ammontati a 18,6 milioni, frutto della politica di coinvolgimento di grandi aziende e delle imprese, in buona parte con sede nel territorio della Campania. Tra questi ultimi si segnalano 7,6 milioni dallo sponsor ufficiale Lete, 4, milioni dallo sponsor tecnico Diadora, 3,4 milioni dagli istituzionali e 2,2 dai partner commerciali. Il club azzurro ha incassato solo 440mila euro da plusvalenze calciatori, con le cessioni di Trotta ed Esposito. Ha incassto di più (705mila euro) dai prestiti di Amodio e Pià al Treviso, Bucchi al Siena e Lacrimini all’Ancona.
Infine, uno sguardo al futuro per la costruzione del Napoli di livello internazionale. I tre membri del cda sottolineano che la partecipazione all’Intertoto e al primo turno preliminare di Coppa Uefa, terminato con l’eliminazione ad opera del Benfica, «ha prodotto positivi effetti in termini economici». Per la stagione in corso «si prevede di consolidare il positivo risultato conseguito» attraverso lo «sviluppo delle attività esistenti ma anche ad investire ulteriormente su settori capaci di generare proventi ad oggi non ancora adeguatamente sviluppati o implementati, quali ad esempio il merchandising, l’home video e l’e-commerce». Il Napoli ha ottenuto soltanto 641mila euro per «proventi da licensing, contro poco più di un milione dell’anno precedente. Sarà un settore da sfruttare soprattutto attraverso l’attività di e-commerce che da pochi mesi è attiva sul sito http://www.sscnapoli.it/.
Marco Liguori
Riproduzione riservata, consentita soltanto dietro citazione della fonte

Nella foto, tratta da Calcio on line, Pierpaolo Marino (a sinistra) e Aurelio De Laurentiis

mercoledì 4 febbraio 2009

Milan batte Inter 330 a 316 milioni

Alla chiusura del calciomercato i rossoneri scavalcano i cugini nel derby del valore del parco calciatori e diventano la prima squadra italiana in graduatoria. Questo è l’effetto della cessione di Quaresma da parte nerazzurra, mentre il “diavolo” ha acquisito Beckham, Thiago Silva e Felipe Mattioni

Notizia fresca del dopo-calciomercato invernale che farà gongolare Galliani: il Milan scavalca l’Inter nella graduatoria del valore complessivo di mercato della rosa calciatori e si portano in testa. Secondo il sito Transfermarkt.de i rossoneri sono primi con 330,3 milioni di euro contro i 316,2 milioni dei “cugini”. Ciò è dovuto in particolare alle due cessioni in prestito effettuate negli ultimi giorni di contrattazioni all’Ataquark Hotel. In modo particolare all’operazione Quaresma: il portoghese vale 24 milioni. L’altra, riguardante Dacourt, ha tolto soltanto pochi spiccioli al parco calciatori della società di Moratti: appena 2 milioni. Invece, sul fronte milanista, sono arrivati tre calciatori che hanno rimpolpato il valore globale della rosa: Beckham, Thiago Silva e Felipe Mattioni. Il fuoriclasse inglese, giunto in prestito gratuito dal Los Angeles Galaxy, presenta una quotazione di mercato pari a 9 milioni, in netto calo da quella registrata un anno fa di 15 milioni. Questo il suo rendimento con il “diavolo”: cinque partite, due reti, due assist vincenti nell’ultima partita contro la Lazio, 421 minuti giocati e una media di un gol ogni 211 minuti. Invece quelle di Thiago Silva, difensore con quattro presenze nella nazionale brasiliana, sono in rialzo: da 6 milioni dello scorso dicembre agli attuali 7,5 milioni. Anche il suo connazionale, il difensore di fascia destra Felipe, presenta un valore in incremento da 600mila euro a 1,3 milioni.
Il pezzo forte del Milan è l’idolo della tifoseria, Kakà. Il fuoriclasse brasiliano presenta una base d’asta iniziale di 55 milioni: a inizio stagione era pari a 50 milioni. E’ il capocannoniere in serie A dell’“Ancelotti team” con 10 reti in 19 gare con 1644 minuti disputati: un gol ogni 164 minuti. Inoltre, è l’uomo assist in assoluto: cinque in campionato, uno in Coppa Italia e due in Coppa Uefa. L’altro goleador rossonero è Pato, sempre con 10 gol in 22 gare (uno ogni 134 minuti), e cinque passaggi vincenti per i compagni. Chi volesse recarsi da Galliani per iniziare a trattare la sua cessione, deve necessariamente posare sul tavolo un assegno da 15 milioni: a inizio stagione erano 13 milioni. L’attaccante carioca possiede il settimo valore nella graduatoria della rosa di via Turati: il secondo è Pirlo con 36 milioni (un anno fa 30). Risente del suo stato di forma in calo l’altro fuoriclasse brasiliano, Ronaldinho, scivolate dai 38 milioni del luglio scorso agli attuali 35 milioni: finora ha messo a segno sette reti in 18 incontri, una ogni 173 minuti e quattro assist. In discesa anche uno degli eroi del mondiale in Germani, Nesta: occorrono 22 milioni per discutere della sua cessione, contro i 20 dello scorso agosto. Precipita anche il valore di mercato di Gattuso, probabilmente a causa del suo lungo infortunio: se lo volesse un club estero (uno a caso, il solito Manchester City) dovrebbe pensare a una cifra vicina ai 19 milioni, tre milioni in meno rispetto a quelli dell’estate scorsa. Volano molto basse anche le quotazioni dell’oggetto misterioso, almeno in campionato Shevchenko: da 24 a 16 milioni. L’attaccante ucraino ha lasciato solo tracce in Coppa Uefa: un gol e due assist in sei gare.
In ribasso anche Seedorf: il centrocampista olandese molto discusso attualmente per le sue performance altalenanti si vede rosicchiare il suo valore da 15 a 13 milioni. Da segnalare che ha messi a segno cinque assist in campionato. Male anche Zambrotta: da 16 a 14 milioni. Chi è in rialzo sono i due infortunati Flamini (da 11 a 13 milioni) e Borriello (da 8 a 12 milioni): forse c’è qualcuno pronto a scommettere ancora su di loro e a offrire cifre alletanti per il vicepresidente vicario Galliani. Il dirigente rossonero dovrà tenersi stretto il suo portiere Abbiati, sempre presente in campionato: il suo valore è aumentato dai 4 milioni del luglio 2008 a 4,8 milioni. Offerte in vista?
Scendono le basi d’asta anche per due storiche bandiere milaniste: il capitano Maldini (sotto contratto dal 1986) diminuisce da 3 a 2 milioni, ma la sua svalutazione è stata molto lenta poiché il precedente valore è del 2006. Infine, Inzaghi cala dai 6 milioni della passata estate ai 5 attuali: il 35enne attaccante ha messo a segno in campionato due gol in dieci gare (uno ogni 181 minuti) e un assist.
Marco Liguori
Riproduzione riservata, consentita soltanto dietro citazione della fonte

martedì 3 febbraio 2009

Amarcord Coppa Italia 2006/07: sintesi tv Napoli-Juventus 8-7 (da You tube)

Napoli, Stadio San Paolo, 27 agosto 2006 ore 21
Coppa Italia - Terzo turno

Napoli-Juventus 8-7 dopo i rigori
(2-2 dopo 90 minuti, 3-3 dopo tempi supplementari)
NAPOLI 4-3-1-2: 1 Iezzo,2 Grava,28 Cannavaro,26 Domizzi,19 Savini,4 Montervino, 18 Bogliacino(5'ts Amòdio),24 Dalla Bona,20 De Zerbi(35'st Pià),29 Bucchi,11 Calaiò(23'st Trotta). In panchina: 22 Gianello,23 Giubilato, 6 Maldonado,21 Amòdio,Trotta,9 Sosa,8 Pià. All. Reja
JUVENTUS 4-2-3-1: 1 Buffon,14 Balzaretti,2 Birindelli,4 Kovac,3 Chiellini,8 Giannichedda (15'st Guzman), 6 Zanetti,32 Marchionni,11 Nedved(38'st Camoranesi),19 Paro,9 Bojinov (15'st Del Piero). In panchina: 12Mirante,15 Marchisio,23 Guzman,33 Urbano, 36 Chiumiento,16 Camoranesi,10 Del Piero. All. Deschamps
ARBITRO: Matteo Trefoloni di Siena
ESPULSI: Al 2' sts Camoranesi (J) per una manata a Montervino con palla lontana; 9' sts Grava (N) per somma di ammonizioni.
AMMONITI: 25' pt Grava (N), 29' pt C. Zanetti (J), 30' pt Montervino (N), 44' st Camoranesi (J) per gioco fal loso, 2' sts Amodio (N); 13' pts P. Cannavaro per comportamento scorretto.
NOTE: spettatori 56.295 per un incasso di 733.488,00 euro. Angoli 6-3 per la Juventus. Recuperi: 1' nel pt; 6' nel st
Sequenza rigori (Napoli 5, Juventus 4): Trotta ( rete);Buffon (fuori);Bucchi (gol);Guzman (gol);Domizzi (gol);Birindelli (gol);Dalla Bona (parato);Cannavaro (traversa);Del Piero (gol);Montervino (gol);Chiellini (gol);Amòdio(gol);Balzaretti(fuori).

Sintesi tv Napoli-Juventus 8-7 (immagini di Canale 21 tratte da You tube)

Fondazione Genoa: record di reti segnate consecutivamente dai rossoblù

Tutte le volte in cui il Genoa è andato in doppia cifra nella casella delle partite consecutive con reti attive nei campionati di massima serie a girone unico (43 edizioni)

La sequenza attualmente in corso di partite consecutive con reti attive del Genoa, giunta dopo la vittoria sul Palermo al suo quattordicesimo incontro, si colloca nel quadro dei 43 campionati di massima serie a girone unico finora disputati dal Genoa in seconda posizione assoluta alla pari con quella realizzata nel Campionato 1939/1940. Finora sono state nove le serie di almeno dieci partite consecutive con reti attive nella massima serie. 
Clicca qui per leggere tutte le tabelle statistiche
Fonte: Fondazione Genoa
http://www.wikio.it

il pallone in confusione

Registrazione n° 61 del 28 settembre 2009 presso il Tribunale di Napoli
Sede: corso Meridionale 11, 80143 Napoli
Editore e direttore responsabile: Marco Liguori

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