Ricerca personalizzata

lunedì 9 febbraio 2009

Pm Narducci: Fiorentina andò "a Canossa" dalla Cupola

I dirigenti della Fiorentina che si erano proposti come «rinnovatori del sistema calcio» adoperandosi per sostenere una candidatura contrapposta a quella di Carraro ai vertici della Federcalcio, quando la situazione in classifica della squadra viola divenne drammatica, decisero di «andare a Canossa e chiedere aiuto a questa organizzazione (la cosiddetta cupola governata da Moggi, ndr) contro cui sembravano essersi battuti». Così il pm Giuseppe Narducci nel corso della requisitoria, che sta svolgendo insieme con il pm Filippo Beatrice, al processo con rito abbreviato, davanti al gup di Napoli Eduardo De Gregorio, contro 11 dei 35 imputati di ''Calciopoli'', ricostruisce uno dei passaggi fondamentali dell'inchiesta sugli illeciti che avrebbero condizionato negli anni scorsi l'esito dei campionati di calcio. Per il magistrato il sodalizio che avrebbe governato il calcio, riusciva «a determinare l'esito di incontri anche nell'interesse e a favore delle squadre "alleate"». L'operazione di salvataggio della società viola, rappresenta «un'operazione sfacciatamente illegale». Anzi «una delle imprese illegali più straordinarie della storia del calcio».
Il pm Narducci ricorda in particolare il ruolo dei «due dirigenti Diego (nella foto) e Andrea Della Valle che si sono accreditati e proposti come figure nuove del calcio rispetto a una consolidata situazione, come rinnovatori del sistema calcio e si sono molto adoperati per sostenere la candidatura di Abete in contrapposizione alla candidatura di Carraro ai vertici della Federcalcio». Una iniziativa che evidentemente non appare gradita agli assetti che governano il mondo del calcio e in particolare a quelli che l'accusa ritiene i vertici della presunta associazione per delinquere definita ''cupola''. «Qualcuno si adopera - spiega il magistrato - per dossier e campagne di stampa per screditare agli occhi dell'opinione pubblica i dirigenti della Fiorentina, un'operazione di potere che però non verrà portata a termine». E si arriva, nella primavera 2005, al pareggio interno con il Messina, alla situazione critica per il concreto rischio di retrocedere in B, e all'inizio del ciclo terribile delle ultime sei partite. «Il momento - chiosa il pm - in cui si gettano le basi che condurranno a una operazione sfacciatamente illegale». L' «operazione di salvataggio della Fiorentina è resa possibile solo quando i Della Valle e l'ex amministratore delegato della Fiorentina Sandro Mencucci decidono pertanto «di andare a Canossa». Il magistrato ha ricostruito la fitta serie di telefonate a cominciare dal post partita col Messina, che vedono in prima linea, tra gli altri, i dirigenti viola, i dirigenti juventini Luciano Moggi e Antonio Giraudo, l'ex designatore Paolo Bergamo, l'ex vicepresidente della Federazione Innocenzo Mazzini. Narducci ha citato i passaggi più significativi delle conversazioni. Come quando Mazzini rassicura Mencucci sulla designazione come arbitro del prossimo incontro di Paolo Bertini («un grande amico!»), o come il commento, con toni anche scherzosi, utilizzati da Bergamo con l'altro designatore Pierluigi Pairetto quando gli riferisce di una incontro al ristorante del 14 maggio con Mazzini e Della Valle (''ero a lavorare per te, buffone! la Fiorentina nostra, la nostra Fiorentina, ti parlo dopo...). Telefonate che registrano anche le reazioni alla clamorosa svista arbitrale di Lazio-Fiorentina quando un difensore della squadra biancoceleste deviò con le mani un tiro in porta senza che l'azione irregolare venisse sanzionata con il rigore e l'espulsione (Bergamo si rammarica con Mazzini: «Era tutto sistemato, pilotato!»). La fase clou è rappresentata dalla presunta ''sistemazione'' all'ultima giornata quando per salvare la Fiorentina non bastava la sola vittoria dei viola ma occorreva la concomitanza di una serie di risultati. Come la necessità di un pareggio tra Lecce e Parma. Per tale ''aggiustamento'' sarebbe stato coinvolto l'arbitro Massimo De Santis al quale telefonò Bergamo anche poco prima del match. Anche per tale partita sono state evidenziate una serie di frasi intercettate. «De Santis ha fatto cose inenarrabili», ha detto il pm a conclusione della ricostruzione di quella partita che, finita tre a tre, fece registrare il compiaciuto commento di Mazzini: «è stata un'operazione chirurgica perfetta...un'operazione chirurgica d'equipe».
Fonte: Ansa

Pm Beatrice: sono circa 2500 le telefonate usate nel processo
Sono circa 2500 le telefonate che saranno utilizzate come elementi di prova nei confronti degli imputati del processo ''calciopoli'' in corso a Napoli. Lo ha sottolineato il pm Filippo Beatrice, a margine della requisitoria che il pm sta svolgendo insieme con il pm Giuseppe Narducci nell'ambito del processo con ''rito abbreviato'' contro 11 dei 35 imputati (a carico degli altri imputati, tra cui l'ex dg della Juve Luciano Moggi, si procede con rito ordinario). Le telefonate, le cui trascrizioni integrali saranno depositate nel corso del processo, rappresentano un numero consistente e comunque limitato in rapporto alle circa centomila intercettazioni che sono state eseguite negli anni scorsi durante l'indagine. Nella requisitoria - che riprenderà il 9 marzo prossimo - il pm Beatrice si è inoltre soffermato su uno dei capitoli principali dell'inchiesta, le schede sim segrete acquistate in Svizzera e consegnate, secondo l'accusa, da Moggi a arbitri e designatori per conversazioni riservate.
Fonte: Ansa

Scommesse gennaio: al calcio l'89,54 % sul totale

Ancora una volta il calcio "monopolizza" la raccolta del settore scommesse sportive, anche se incide percentualmente in misura minore sul dato del totale (-2,7%). Un "calo", riporta Agipronews, dovuto probabilmente al ritardato inizio dei maggiori campionati europei dopo le feste natalizie e di fine anno. Le scommesse sul "pallone" a gennaio - secondo quanto si legge nel report dell'Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato - hanno incassato circa 308 milioni di euro, pari all'89,54% del totale. Seconda piazza per il basket (20,3 milioni di raccolta e quasi 6%), il tennis chiude al terzo posto in classifica, con 7,8 milioni di euro giocati, pari al 2,27% del totale. "Milionaria" anche la raccolta di Volley (4,5 milioni e 1.34%) e Hockey su ghiaccio (2 milioni e 0,6%). Sotto il milione Pallamano (683.555,41 euro di raccolta, pari allo 0,20%), Sci Alpino (207.718,17 di euro) e Football Americano (145.250,70 di euro); il Rugby (42.484,35 euro) ha raccolto meno dell'Hockey su pista (44.683,26 euro). Quasi assente la voce di bilancio relativa alle scommesse sull'automobilismo, a causa dello stop della Formula 1. Roma-Milan dello scorso 11 gennaio è stato l'avvenimento più scommesso del mese appena passato con 4.714.127 euro giocati. A seguire, nella top ten di gennaio, altre nove gare del campionato di serie A: Lazio-Juventus (4.704.030,00 euro), Inter-Sampdoria (4.240.245,47), Bologna-Milan (3.312.831,31), Atalanta-Inter (2.951.820,10), Milan-Fiorentina (2.936.145,36), Juventus-Siena (2.818.629,06), Sampdoria-Palermo (2.769.581,33), Juventus-Fiorentina (2.681.644,16) e Lazio-Cagliari (2.672.728,07). 
Fonte: Adnkronos

Le perdite dell’Everton

La seconda squadra di Liverpool presenta nell’ultimo bilancio chiuso al 31 maggio 2008 un patrimonio netto negativo per 22 milioni di euro, a causa delle perdite a raffica degli anni precedenti portate a nuovo, e un modesto utile di 23400 euro. In programma la costruzione del nuovo stadio, che potrebbe aumentare l'indebitamento complessivo

«Nihil satis nisi optimun», ossia «niente è abbastanza se non il meglio», è il motto dell'Everton Football Club, squadra di calcio di Liverpool fondata, come evidenziato nel suo logo, nel 1878. Non possiamo dire che attualmente tale club rappresenti il meglior club della Premier League, ma ,senz'altro, è un club che lotta per le posizioni a ridosso delle quattro squadre più grandi. Il nome "Everton" fu scelto l'anno successivo alla fondazione, in un albergo vicino ad una pasticceria ed è per questo che i calciatori dell'Everton sono chiamati "Toffees", ossia dolcetti. La costituzione dell'Everton è, quindi, antecedendente a quella del Liverpool, che fu fondato successivamente nell'anno 1892. Il gruppo cui fa capo la squadra di calcio dell'Everton risulta composto da tre società: Everton Football Club Company Limited , capogruppo controllante ; Goodison Park Stadium Limited, controllata al 100%, che si occupa della gestione dello stadio; Everton Investments Limited, controllata al 100%, che si occupa dell'attività finanziaria. La controllante è una società del tipo Private Limited Company.
L'Everton gioca in uno stadio, il Goodison Park (nella foto), inaugurato nel 1892, ed ha in progetto di costruirne uno nuovo. La scelta del nuovo stadio è stata frutto di un lungo dibattito che ha coinvolto anche la tifoseria, ad un certo punto si era ventilata l'ipotesi, subito scartata, di condividere con il Liverpool la nuova struttura. Alla fine si è deciso di trasferirsi in un nuova struttura ("The Kirkby Project") con ubicazione Kirkby, fuori dalla città di Liverpool.
In tema di investimenti effettuati oltre al rafforzamento della squadra che ha permesso il raggiungimento del quinto posto in campionato e il relativo conseguimento del diritto di partecipare alla coppa Uefa, bisogna segnalare il “Finch Farm” nuovo centro di allenamento. Il bilancio consolidato dell'Everton espone un patrimonio netto negativo a causa di perdite relative ad esercizi precedenti riportate a nuovo. L’esercizio chiuso il 31 maggio 2008 segna il ritorno ad un modesto utile di 26mila sterlina (pari a 23400 euro, col cambio a 0,90 euro), dopo che sia nel 2006 che nel 2007 si erano registrate perdite rispettivamente per 10.794 migliaia di sterline (circa 12 milioni di euro) e 9427 migliaia di sterline (circa 10,5 milioni di euro). Il rendiconto della seconda squadra di Liverpool denota una società sottocapitalizzata e abbastanza indebitata, che ha il problema di costruire un nuovo stadio (con possibile ulteriore indebitamento), ma che ha anche un’interessante rosa calciatori: si pensi che nel bilancio non sono valorizzati, in quanto provenienti dal vivaio, giocatori come Tony Hibbert, Leon Osman, James Vaughan e Victor Anichebe.

Stato Patrimoniale
Il totale delle immobilizzazioni al 31 maggio 2008 ammontano a 49.321 migliaia di sterline (circa 54,8 milioni di euro), nel 2007 ammontavano a 36.753 migliaia di sterline (circa 40,8 milioni di euro). Le immobilizzazioni immateriali ammontano a 39.435 migliaia di sterline (circa 43,8 milioni di euro), nel 2007 erano pari a 26.486 migliaia di sterline. Per quanto riguarda le immobilizzazioni immateriali che comprendono la rosa calciatori, nel corso dell'esercizio sono stati effettuati acquisti per circa 28 milioni di sterline (circa 31 milioni di euro) e cessioni per circa 19 milioni di sterline (circa 21 milioni di euro). Il fiore all'occhiello degli acquisti effettuati è rappresentato dall'acquisto del ventenne belga Marouane Fellaini per 15 milioni di sterline. Le immobilizzazioni materiali risultano pari a 9.886 migliaia di sterline (circa 11 milioni di euro), nel 2007 erano pari a 10.267 migliaia di sterline. Il 31 maggio 1999 parte di tali immobilizzazioni sono state fatte oggetto di rivalutazione per circa 13 milioni di sterline (circa 14,4
milioni di euro). Le attività correnti evidenziano: crediti per 12.327 migliaia di sterline (circa 13,6 milioni di euro) e attività finanziarie pari 2.767 migliaia di sterline (circa 3 milioni di euro). Le attività finanziarie correnti consistono in titoli a breve termine per l'importo di 2.767.000 di sterline, nel 2007 l'importo era uguale.
I debiti con durata inferiore all'esercizio ammontano a 50.931 migliaia di sterline (circa 56,6 milioni di euro), nel 2007 erano pari a 32.483 migliaia di sterline (circa 36 milioni di euro), risultano in aumento del 56,79%. Bisogna precisare che in tale voce sono inclusi i ratei e risconti passivi per l'importo di 16.969 migliaia di sterline, nel 2007 erano 14.354 migliaia di sterline, trattasi per lo più di ricavi anticipati.
I debiti con durata superiore all'esercizio ammontano a 32.849 migliaia di sterline (circa 36,5 milioni di euro), nel 2007 erano pari a 22.758 migliaia di sterline. Anche in tale voce sono inclusi ratei e risconti passivi per l'importo di 2.210 migliaia di sterline (nel 2007 erano 1.833 migliaia di sterline). Gli accantonamenti a fondi rischi risultano pari a 396 mila sterline (circa 440 mila euro), nel 2007 erano pari a 484 mila sterline.
Il patrimonio netto è negativo per 19.761 migliaia di sterline (circa 22 milioni di euro), nel 2007 era negativo per 19.787 migliaia di sterline. Il patrimonio netto negativo è causato, come già scritto, dalla presenza di perdite portate a nuovo relative agli esercizi precedenti che ammontano a 47.947 migliaia di sterline (circa 53,2 milioni di euro).

Conto economico
Il fatturato per l'anno 2008 ammonta a 75,7 milioni di sterline (circa 84 milioni di euro, considerando un cambio a 0,90 euro), nel 2007 era di 51,4 milioni di sterline (circa 57 milioni di euro), pertanto si è verificato un incremento del 47,14%, dovuto essenzialmente all'aumento dei diritti radiotelivisi; infatti, la composizione del fatturato è determinata dalle seguenti voci:
- Ricavi da biglietteria per 20.460 migliaia di sterline (circa 22,7 milioni di euro), con un aumento del 19,72% rispetto al 2007;
- Ricavi da diritti radiotelevisivi per 46.637 migliaia di sterline (circa 51,8 milioni di euro), con un aumento del 69,82% rispetto al 2007;
- Sponsorizzazioni, pubblicità e merchandising per 5.465 migliaia di sterline (circa 6 milioni di euro), con un aumento del 18,80% rispetto al 2007;
- Catering per 880 migliaia di sterline (circa 1 milione di euro), con un decremento del 18,67% rispetto al 2007;
- Altre attività commerciali per 2.208 migliaia di sterline (circa 2,4 milioni di euro), con un aumento dell'87,44% rispetto al 2007.
La maggiore incidenza percentuale sul totale del fatturato è detenuta dai diritti radiotelevisivi per il 61,65%, nel 2007 tale incidenza percentuale era inferiore e precisamente pari al 53,42%. L'incremento dei diritti radiotelevisivi è dovuto al nuovo contratto triennale con inizio dalla stagione 2007/08, al quinto posto conseguito in classifica e all'aumento del numero di partite trasmesse. Le spese operative ammontano a 81.2 milioni di sterline (circa 90,2 milioni di euro) di cui 12,4 per ammortamenti dei cartellini deicalciatori. Nel 2007 le spese operative ammontavano a 62,4 milioni di sterline.
L'ammontare complessivo dei costi del personale è pari a 44,5 milioni di sterline, nel 2007 l'importo era pari a 38,4 milioni di sterline.L'incidenza dei costi del personale sul fatturato è pari al 59%, in netto calo rispetto all'esercizio precedente (75%), a causa dell'aumento di fatturato.
In attesa del completamento del progetto del nuovo stadio sono stati allocati tra i costi operativi i costi straordinari sostenuti per il progetto in questione, pari a circa 1,5 milioni di sterline (1,67 milioni di euro). Tra le note esplicative si legge che tale politica di imputazione a conto economico delle spese relative al nuovo stadio continuerà fino a quando il Gruppo otterrà le necessarie autorizzazioni con la relativa copertura finanziaria. Una volta ottenuto quanto sopra, i costi saranno capitalizzati imputandoli al nuovo stadio. L'eccedenza di plusvalenze per cessioni calciatori risulta positiva per 9,3 milioni di sterline (10,33 milioni di euro), nel 2007 l'importo è stato di 4 milioni di sterline. Le plusvalenze più importanti riguardano la cessione di James McFadden al Birmingham City, quella di James Beattie e Gary Naysmith allo Sheffield United.
L'eccedenza delle plusvalenze da cessioni di altri beni ammortizzabili ammonta a circa 11 mila sterline. Il risultato prima degli oneri finanziari e delle imposte ammonta a 3.720 migliaia di sterline (4,13 milioni di euro), nel 2007 era pari a 6.632 migliaia di sterline (7,4 milioni di euro). I proventi finanziari risultano pari a 183 mila sterline, mentre gli oneri finanziari risultano pari a 3.877 migliaia di sterline(4,3 milioni di euro), nel 2007 erano pari a 2.939 migliaia di sterline (3,26 milioni di euro).
Il risultato prima delle imposte risulta positivo per 26 mila sterline (circa 29 mila euro), nel 2007 era negativo per 9.426 migliaia di sterline. Il risultato di esercizio espone un utile di 26 mila sterline a fronte di una perdita di 9.427 migliaia di sterline del 2007.
Luca Marotta

jstargio@gmail.com
Riproduzione riservata, consentita soltanto dietro riproduzione della fonte

Sintesi tv di Palermo-Napoli 2-1 (da You Tube)

Palermo, stadio La Favorita, 8 febbraio 2009
23a giornata di Campionato serie A

Palermo -Napoli 2-1 (primo tempo 2-1)
Palermo (4-3-1-2): Amelia, Cassani, Bovo, Kjaer, Balzaretti, Nocerino, Migliaccio, Bresciano (38' st Savini), Simplicio (34' st Guana), Cavani, Miccoli (35' st Succi). (1 Ujkani, 4 Gio. Tedesco, 21 Cossentino, 60 Misuraca). All.: Ballardini
Napoli (3-5-2): Navarro, Aronica, P. Cannavaro, Contini, Maggio, Blasi, Gargano, Hamsik (34' st Pazienza), Bogliacino (38' st Pià), Denis (34' st Zalayeta), Lavezzi. (70 Bucci, 4 Montervino, 13 Santacroce, 83 Rinaudo). All.: Reja.
Arbitro: Saccani di Mantova.
Reti: nel pt 2' Migliaccio, 14' Simplicio, 41' Hamsik.
Ammoniti: Bresciano, Contini, Lavezzi e Maggio per gioco falloso; Nocerino e Miccoli per proteste (mentre si trovava in panchina). Espulsi: nessuno. Recupero: 1' e 3'. Calci d'angolo: 5 a 3 per il Palermo. Spettatori: 20.185, per un incasso di 316.380 euro.

Sintesi Palermo-Napoli 2-1 (immagini Rai tratte da You tube)

domenica 8 febbraio 2009

Sintesi tv di Roma-Genoa 3-0 (da You Tube)

Roma, stadio Olimpico, 8 febbraio 2009
23a giornata campionato Serie A

Roma-Genoa 3-0 (Primo tempo 1-0)
Roma (4-2-3-1): Doni, Cicinho (30' pt Motta), Mexes, Juan, Tonetto, Taddei, De Rossi, Brighi, Perrotta, Totti (34' st Aquilani), Vucinic (15' st Baptista). (25 Artur, 21 Diamutene, 15 Loria, 7 Pizarro). All.: Spalletti.
Genoa (4-3-3): Rubinho (16' st Scarpi), Biava, Ferrari, Bocchetti (12' st Palladino), Juric, Van de Borre (1' st Milanetto), Thiago Motta, Criscito, Sculli, Jankovic, Milito (15 Papastathopoulos, 22 Modesto 7 Rossi, 20 Mesto, 11 Olivera). All.: Gasperini.
Arbitro: Rocchi di Firenze 6. Reti: 26' pt Cicinho, 2' st Vucinic, 48' Baptista
Angoli: 8 a 6 per il Genoa. Recupero: 3' e 4'.
Espulsi: all'8' st Taddei per doppia ammonizione, al 23' st Sculli per doppia ammonizione. Ammoniti: Van de Borre, Biava e Juric per gioco scorretto. Note: al 44' del primo tempo espulso il tecnico del Genoa Gasperini per proteste
Spettatori: circa 40mila, di cui paganti 12.563 per un incasso di 308.946 euro

Sintesi di Roma-Genoa 3-0 (Immagini Rai tratte da You tube)

sabato 7 febbraio 2009

Trenitalia e il posto sull'Ic che non c'è


Venerdì 16 gennaio ho prenotato un posto sull'Intercity 160 da Genova a Savona. Mi era stato assegnato il posto numero 68 sulla carrozza 3 di seconda classe: prezzo 10,30 euro. Non appena sono salito sulla vettura, ho avuto una sgradita sorpresa: il posto non c'era, era soltanto virtuale. Ache altri numerosi viaggiatori saliti dal capoluogo ligure erano nelle mie stesse condizioni. Mi sono recato dal capotreno, chiedendo il perché di questa situazione "pirandelliana": mi ha rilasciato un attestato di suo pugno sul mio biglietto riguardo alla mia lamentela, marcandola con il suo timbro. In essa è scritto: «Nella vettura numero 3 il posto n° 68 NON ESISTE - CTR 87444 Pisa». Un altro ferroviere, che ritornava a casa dal lavoro, mi ha ceduto gentilmente il suo posto: altrimenti avrei dovuto viaggiare su uno strapuntino in corridoio oppure in piedi.
In mattinata mi era accaduto sulla carrozza numero 2 di prima classe dell'Ic 647 Milano-Genova di trovare i bagni in stato indecente. Alle mie rimostranze, il capotreno mi ha risposto che avrebbe fatto lui una segnalazione: ho insistito per far registrare una mia dichiarazione sul suo verbale, ma mi ha risposto che non era possibile. Ciò è inconcepibile visto che Trenitalia, gruppo Fs, è un'azienda pubblica controllata dal ministero dell'Economia: quindi deve registrare le lamentele dei viaggiatori.

Si invitano i tifosi, e anche gi altri pendolari "ordinari" che prendono il treno per lavoro, a segnalare i disservizi di Trenitalia sul link http://marcoliguori.blogspot.com/2009/01/tifosi-segnalate-il-pallone-in.html Se gli Ic presentano numerosi problemi, figuriamoci cosa accade sui convogli locali. La nostra "battaglia sulla rotaia" è una battaglia per viaggiare in modo civile sui treni.
Marco Liguori

venerdì 6 febbraio 2009

L’oro del Napoli





















La società di De Laurentiis nel 2007/08 ha incassato 88,4 milioni che hanno ampiamente coperto i costi di gestione, chiudendo con un utile di 11,9 milioni. “Il pallone in confusione” analizza tutte le cifre dello strepitoso bilancio azzurro

Valore della produzione a 88,4 milioni di euro con un incremento del 114% rispetto al 2006/07, utile di esercizio a 11,9 milioni che sovrasta il precedente di 1,4 milioni. Sono le cifre dell’oro del Napoli contenute nel bilancio 2007/08, depositato in Camera di Commercio ed esaminato da “il pallone in confusione”, che ha visto la società azzurra ritornare in serie A dopo sei anni e, alla sua conclusione, ritornare nelle coppe europee con la qualificazione all’Intertoto. Esse costituiscono l’indice di una gestione corretta da parte del presidente e proprietario Aurelio De Laurentiis, che assieme agli altri due componenti del consiglio di amministrazione (sua moglie Jacqueline Marie Baudit e sua figlia Valentina) non ha percepito alcun compenso per la propria attività. I soldi incassati nella precedente stagione fanno capire che il Napoli ha mezzi per poter competere efficacemente con i grandi club. E che soprattutto non c’è la necessità di vendere i gioielli di famiglia come Hamsik (costato 5,5 milioni) e Lavezzi (5,83) su cui sono state ipotizzate offerte da parte di altre squadre comprese tra i 20 e i 25 milioni.
Gli 88,4 milioni hanno coperto ampiamente i 71,2 milioni di costi (+87% sul 2006/07), con una differenza attiva per 17,2 milioni. La salute dei conti è testimoniata anche dal fatto che i ricavi coprono anche i 71,5 milioni di euro di debiti: grazie agli incassi è scomparso quello bancario contratto con Unicredit nel 2004/05. Restando nello stato debitorio, esso è costituito in gran parte (39,9 milioni) da cifre ancora dovute alle società di calcio per il pagamento rateale dei calciatori acquistati e scelti con competenza dal direttore generale Pierpaolo Marino. Al riguardo c’è da sottolineare una parte importante della nota integrativa: «relativamente agli impegni derivanti dall’acquisto dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori si evidenzia che essi sono garantiti dalla società capogruppo». Ciò vuol dire che la Filmauro si è impegnata con le proprie tasche per il calciomercato del Napoli.
Ma qual è il segreto di questi più che soddisfacenti risultati? Lo spiega il consiglio di amministrazione nella relazione sulla gestione. Essa è stata incentrata «su una attenta pianificazione degli investimenti realizzati sul mercato dei diritti pluriennali e su una assennata gestione del monte ingaggi nonché su un adeguato sviluppo del settore giovanile». Riguardo ai compensi dei calciatori, essi sono aumentati del 58% rispetto alla stagione trascorsa in serie B, per un totale di 20,6 milioni: una cifra modesta (fatte ovviamente le dovute proporzioni tecnico-calcistiche e finanziarie) se paragonata ad esempio a quella della strapotente Inter pari a 130 milioni. La relazione del cda sottolinea che il costo del personale, unito alla mutualità verso le squadre ospiti (9,2 milioni, +205%) e agli ammortamenti sui diritti (comunemente ancora chiamati cartellini) alle prestazioni dei giocatori (25,6 milioni, +252%) «rappresentano da sole oltre l’86% del totale dei costi della produzione». Ciò è l’effetto del salto di categoria, che molto spesso supera ampiamente l’incremento delle entrate: il Napoli lo ha evitato con grande scioltezza. A proposito degli ammortamenti, nella nota integrativa si legge un altro elemento della saggia gestione degli amministratori: la società ha deciso di cambiare il sistema, formulando «piani di ammortamento a quote decrescenti». Ciò, si legge ancora nel documento di bilancio, «risponde all’esigenza di contenere la possibilità di rilevare in bilancio ingenti minusvalenze in conseguenza della risoluzione anticipata unilaterale dei contratti da parte dei calciatori successivamente al termine del “periodo protetto”».
L’analisi dei ricavi mostra il grande apporto dei tifosi. L’incremento delle vendite di biglietti e abbonamenti è del 68% per un incasso di 14,9 milioni: 7,2 milioni quello dello stadio San Paolo (4,9 milioni nel 2006/07), 6,3 milioni da abbonati (3,4) e 1,1 milioni in trasferta (precedente 513mila euro). Il tesoro azzurro mostra l’esplosione dei proventi da diritti tv (+362,5%), pari a 37 milioni: a ciò vanno aggiunti quelli da squadre ospitanti pari a 6,2 milioni, ben superiore ai 505mila euro dell’anno prima. Si registra anche il “botto” di quelli da sponsorizzazioni (+59%), ammontati a 18,6 milioni, frutto della politica di coinvolgimento di grandi aziende e delle imprese, in buona parte con sede nel territorio della Campania. Tra questi ultimi si segnalano 7,6 milioni dallo sponsor ufficiale Lete, 4, milioni dallo sponsor tecnico Diadora, 3,4 milioni dagli istituzionali e 2,2 dai partner commerciali. Il club azzurro ha incassato solo 440mila euro da plusvalenze calciatori, con le cessioni di Trotta ed Esposito. Ha incassto di più (705mila euro) dai prestiti di Amodio e Pià al Treviso, Bucchi al Siena e Lacrimini all’Ancona.
Infine, uno sguardo al futuro per la costruzione del Napoli di livello internazionale. I tre membri del cda sottolineano che la partecipazione all’Intertoto e al primo turno preliminare di Coppa Uefa, terminato con l’eliminazione ad opera del Benfica, «ha prodotto positivi effetti in termini economici». Per la stagione in corso «si prevede di consolidare il positivo risultato conseguito» attraverso lo «sviluppo delle attività esistenti ma anche ad investire ulteriormente su settori capaci di generare proventi ad oggi non ancora adeguatamente sviluppati o implementati, quali ad esempio il merchandising, l’home video e l’e-commerce». Il Napoli ha ottenuto soltanto 641mila euro per «proventi da licensing, contro poco più di un milione dell’anno precedente. Sarà un settore da sfruttare soprattutto attraverso l’attività di e-commerce che da pochi mesi è attiva sul sito http://www.sscnapoli.it/.
Marco Liguori
Riproduzione riservata, consentita soltanto dietro citazione della fonte

Nella foto, tratta da Calcio on line, Pierpaolo Marino (a sinistra) e Aurelio De Laurentiis
http://www.wikio.it

il pallone in confusione

Registrazione n° 61 del 28 settembre 2009 presso il Tribunale di Napoli
Sede: corso Meridionale 11, 80143 Napoli
Editore e direttore responsabile: Marco Liguori

Si prega di non intasare le caselle di posta elettronica con spam pubblicitario e di altro tipo (come appelli politici). Questo sito tratta solo di calcio, finanza del calcio e di argomenti affini. Ogni abuso sarà punito.

Le foto presenti su "il pallone in confusione" sono state in gran parte prese da siti Internet: dovrebbero essere di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, possono segnalarlo a uno dei due indirizzi email sopra indicati