Contenzioso aperto
Gli steward collaboratori
costano cari al Bologna
costano cari al Bologna
Marco Liguori
Il Bologna ha un contenzioso con Inail e Inps per complessivi 587mila euro. La vicenda, riportata nel bilancio della squadra militante in serie B chiuso al 30 giugno 2007 con una perdita di 7,42 milioni, riguarda due verbali di accertamento, emessi dai due enti previdenziali rispettivamente nel giugno 2006 e nel maggio 2005. In quello dell’Inail si legge che "risulta pendente un verbale, per complessivi euro 532.018" relativo "al disconoscimento della natura di "prestazione occasionale" del personale addetto al "servizio stadio" con configurazione di rapporto di mini-collaborazione ex D.Lgs. 276/2003". Contro questa contestazione è stato presentato un ricorso giudiziario il 3 agosto scorso. La società presieduta da Alfredo Cazzola non ha proceduto ad alcun accantonamento per questo contenzioso sulla natura giuridica del rapporto di lavoro degli steward poiché "la prima udienza è stata fissata al 2 aprile 2008 e non è possibile al momento prevedere l’esito finale della causa". La stessa contestazione è stata mossa anche dall’Inps che ha stilato un verbale di accertamento "per complessivi euro 54.942,45". Anche contro di esso è stato proposto ricorso.
Nella nota integrativa è evidenziato anche un fondo "relativo ad un avviso di accertamento per omesso versamento dell’imposta sulla pubblicità per l’anno 2006, di cui già in parte accantonato nel precedente esercizio". Il saldo alla fine dello scorso giugno, pari a 151mila euro, "si riferisce alle sanzioni irrogate a fronte dell’omesso versamento in questione". Il ricorso del Bologna è stato respinto dalla sentenza di primo grado, condannandola al versamento integrale dell’imposta dovuta e delle sanzioni: il club felsineo la impugnerà.
Il rosso di esercizio ha causato un patrimonio netto negativo per 927mila euro. Stando al verbale dell’assemblea del 26 ottobre scorso, i soci (99% Aktiva, subentrata dal 29 giugno ad altri azionisti, a sua volta controllata dalla Finalca di Cazzola) vi hanno ovviato a fine luglio con un primo versamento di 1,3 milioni. Nello stesso giorno è stato deliberato l’abbattimento della perdita di 7,42 milioni e la ricostituzione del capitale sociale fino a 3 milioni: furono versate solo 750mila euro, mentre i rimanenti 2,25 milioni saranno versati "nelle casse sociali a richiesta dell’organo amministrativo". Secondo l’ultima visura della Camera di Commercio, la ricapitalizzazione è ferma all’importo allora erogato.
Riguardo al conto economico, i costi (26 milioni +14%) hanno superato i ricavi (19,6 milioni +29%) per 6,4 milioni. In questi si evidenzia 2,1 milioni da plusvalenze calciatori, contro 1,7 milioni del 2005/06. Il costo del personale (14,4 milioni) è aumentato del 3%: i compensi dei calciatori (10,5 milioni) si sono incrementati di 1,6 milioni. Quelli totali del consiglio di amministrazione sono di 80mila euro, in netto aumento sui 20mila della stagione precedente.
Tornando allo stato patrimoniale, si nota lo squilibrio tra debiti (13,8 milioni, +9,8% sul 2005/06) e crediti (2,3 milioni, -26,4%) per 11,5 milioni: la disponibilità liquida è consistente, pari a 3,6 milioni.
Nella nota integrativa è evidenziato anche un fondo "relativo ad un avviso di accertamento per omesso versamento dell’imposta sulla pubblicità per l’anno 2006, di cui già in parte accantonato nel precedente esercizio". Il saldo alla fine dello scorso giugno, pari a 151mila euro, "si riferisce alle sanzioni irrogate a fronte dell’omesso versamento in questione". Il ricorso del Bologna è stato respinto dalla sentenza di primo grado, condannandola al versamento integrale dell’imposta dovuta e delle sanzioni: il club felsineo la impugnerà.
Il rosso di esercizio ha causato un patrimonio netto negativo per 927mila euro. Stando al verbale dell’assemblea del 26 ottobre scorso, i soci (99% Aktiva, subentrata dal 29 giugno ad altri azionisti, a sua volta controllata dalla Finalca di Cazzola) vi hanno ovviato a fine luglio con un primo versamento di 1,3 milioni. Nello stesso giorno è stato deliberato l’abbattimento della perdita di 7,42 milioni e la ricostituzione del capitale sociale fino a 3 milioni: furono versate solo 750mila euro, mentre i rimanenti 2,25 milioni saranno versati "nelle casse sociali a richiesta dell’organo amministrativo". Secondo l’ultima visura della Camera di Commercio, la ricapitalizzazione è ferma all’importo allora erogato.
Riguardo al conto economico, i costi (26 milioni +14%) hanno superato i ricavi (19,6 milioni +29%) per 6,4 milioni. In questi si evidenzia 2,1 milioni da plusvalenze calciatori, contro 1,7 milioni del 2005/06. Il costo del personale (14,4 milioni) è aumentato del 3%: i compensi dei calciatori (10,5 milioni) si sono incrementati di 1,6 milioni. Quelli totali del consiglio di amministrazione sono di 80mila euro, in netto aumento sui 20mila della stagione precedente.
Tornando allo stato patrimoniale, si nota lo squilibrio tra debiti (13,8 milioni, +9,8% sul 2005/06) e crediti (2,3 milioni, -26,4%) per 11,5 milioni: la disponibilità liquida è consistente, pari a 3,6 milioni.
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