La società giallorossa risponde alle ipotesi di cessione riportate stamattina dal quotidiano "Il Messaggero"
Stamattina "Il Messaggero" aveva riportato che Unicredit rinuncerà al diritto di acquisto del 51 per cento di Italpetroli (di cui possiede il 49%), mentre i Sensi si impegneranno a chiudere il debito vendendo la Roma entro due anni e mezzo. Secondo il quotidiano «il piano sarebbe ormai condiviso tra le parti nei passaggi riguardanti le modalità attraverso le quali i Sensi rimborseranno a Unicredit poco più di 340 milioni di debiti su 380 milioni accumulati nei confronti delle banche». Il contratto di cessione avrebbe dovuto essere siglato oggi, ma secondo "Il Messaggero" avrebbe dovuto slittare alla prossima settimana per mettere a punto alcuni dettagli tecnici. L'intesa prevede la restituzione di «250 milioni di debiti alle banche entro la fine del 2010». Per raggiungere questa cifra «il gruppo che comprende attività petrolifere, immobiliari e tramite Roma 2000 possiede il controllo della As Roma, quotata in Borsa, dovrebbe procedere alla dimissione di alcuni beni». Nell'accordo ci sarebbe dovuta essere anche la società giallorossa, che avrebbe dovuto, secondo il quotidiano del gruppo Caltagirone, essere venduta nell'arco di due anni e mezzo, a dimostrazione che «da parte di Unicredit non c'è alcuna volontà vessatoria nei confronti della società».
Marco Liguori
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