Federsupporter deplora e stigmatizza gli incidenti accaduti ieri a Bergamo ed esprime, relativamente ad essi, piena solidarietà al Ministro Maroni. Tali incidenti, peraltro, non fanno altro che portare acqua al mulino di coloro i quali vogliono ghettizzare e criminalizzare, indiscriminatamente, i sostenitori sportivi, facendo sì che questi ultimi si trasformino, sempre di più, da spettatori da stadio in spettatori da poltrona TV.
Ciò premesso, Federsupporter prende atto, alla luce di quanto stabilito ieri dall’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, secondo quanto reso noto dagli Organi di Stampa, che, ad onta delle severe e rigorose disposizioni ministeriali, da ultimo ribadite ed impartite appena il 6 agosto u.s. in materia di osservanza, da parte dei sostenitori e delle società di calcio, del Programma Tessera del Tifoso, tali disposizioni, sostanzialmente, per il momento, non si applicheranno.
Ciò per “ supplire alle carenze dei club e di quanti da loro delegati al rilascio “ e per “ tutelare il diritto dei cittadini che hanno richiesto la tessera”.
Resta da capire se e quale regime sanzionatorio sarà applicato agli inadempienti e se saranno effettivamente chiusi quegli stadi per i quali i club non abbiano provveduto, in tutto o in parte, agli adempimenti connessi alla tessera del tifoso.
Sanzioni e chiusure espressamente e solennemente annunciate e promesse nella citata Circolare del 6 agosto u.s.
In realtà, sembra che, così come previsto da Federsupporter ( vedasi la nota pubblicata ieri sul sito www.federsupporter.it), ci si regolerà all’italiana: cioè, le regole, severe e rigorosissime, rimarranno, di fatto, disapplicate e chissà fino a quando.
Nulla si sa, inoltre, del fantomatico “titolo provvisorio” che le società di calcio avrebbero dovuto garantire ai tifosi “ in maniera tale da consentire la partecipazione del titolare al primo evento sportivo utile, successivo alla sottoscrizione della tessera”, così come testualmente previsto dalle “Linee Guida” emanate il 5 luglio u.s. dal Ministero dell’Interno.
Non aver voluto instaurare da parte del suddetto Ministero e degli Organi sportivi un sereno, aperto e costruttivo dialogo e confronto con chi, come Federsupporter, intende rappresentare i sostenitori sportivi per tutelarne i diritti e gli interessi in maniera istituzionale, trasparente e, soprattutto, nel rigoroso rispetto dei principi e dei valori della cultura sportiva e della non violenza, si è rivelata una scelta sbagliata e che, di fatto, lascia spazio solo alle frange più estreme e violente del tifo.
Parimenti una scelta sbagliata si è rivelata non aver voluto accogliere la proposta, avanzata da Federsupporter sin dal giugno u.s. e, da ultimo, ribadita formalmente con lettera del 27 luglio u.s. ( vedasi www.federsupporter.it) al Ministro Maroni, di adottare lo strumento dell’autocertificazione,
previsto e disciplinato dal DPR. 28/12/2000, n. 445, per attestare l’inesistenza di motivi ostativi all’accesso agli stadi.
Autocertificazione (Federsupporter ha anche predisposto un fac simile di quest’ultima – vedasi www.federsupporter.it) che, per legge, ha la medesima valenza ed i medesimi effetti giuridici della tessera e che, in caso di attestazioni mendaci da parte del dichiarante, comporta, sempre per legge, la grave responsabilità penale del dichiarante stesso.
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giovedì 26 agosto 2010
Federsupporter: le soluzioni "all'italiana" dei problemi della tessera del tifoso
Riceviamo da Federsupporter e pubblichiamo
il pallone in confusione
Registrazione n° 61 del 28 settembre 2009 presso il Tribunale di Napoli
Sede: corso Meridionale 11, 80143 Napoli
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Editore e direttore responsabile: Marco Liguori
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