Sono un povero contribuente del Comune di Napoli che chiede soltanto di compiere il suo dovere di pagare la Tarsu, nonostante i disservizi della raccolta. Sto attendendo pazientemente ancora la cartella del pagamento del tributo: eppure è già scaduta la prima rata del pagamento al 31 dicembre. Ai primi del mese scorso mi sono recato presso gli uffici di Corso Arnaldo Lucci e mi è stato risposto che avrei ricevuto la cartella prima di Natale da Equitalia. Sono andato il 14 dicembre anche presso la società di riscossione e ho avuto una brutta sorpresa: mi è stato consegnato un documento in cui è segnato l’importo, ma è scritto che «non esiste un indirizzo specifico per questo avviso». Dunque, sono residente a Napoli, esisto per il Comune ma non per Equitalia. Oltre al danno anche la beffa: senza la cartella non posso presentare il reclamo contro eventuali irregolarità, poiché il termine ultimo è il 20 gennaio. Non si è mai visto che un debitore debba sollecitare un creditore per poter pagare il dovuto: eppure nell’anno di grazia 2011 a Napoli può accadere.
Marco Liguori
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