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giovedì 29 gennaio 2009

Sintesi di Milan-Genoa 1-1 (da You Tube)

Milano, stadio "Giuseppe Meazza", mercoledì 28 gennaio 2009 ore 20.30
21a giornata Campionato serie A
Milan - Genoa 1-1 (primo tempo 1-0)
Milan (4-3-2-1): Abbiati, Zambrotta, Maldini, Favalli, Jankulovski, Beckham (26' st Flamini), Pirlo, Ambrosini, Kakà, Seedorf (34' st Senderos), Pato (30' st Ronaldinho). (1 Dida, 77 Antonini, 9 Inzaghi, 76 Shevchenko). All.: Ancelotti
Genoa (3-4-1-2): Rubinho, Biava, Bocchetti, Criscito, Mesto, Milanetto, Juric, Modesto (40' pt Jankovic), Thiago Motta (46' pt Vanden Borre), Sculli (14' st Palladino), Milito. (73 Scarpi, 15 Papastathopoulos, 7 Rossi, 11 Olivera). All.: Gasperini 6.5
Arbitro: Gervasoni di Mantova 5.5
Reti: nel pt 33' Beckham; nel st 42' Milito. Angoli: 5-4 per il Milan. Recupero: 1' e 3'. Ammoniti: Juric, Criscito, Favalli, Beckham, Biava, Ambrosini, Zambrotta, Maldini e Flamini per gioco falloso. Spettatori: 49.907
Per commento e cronaca leggi Il Milan stanco casca nella trappola del Genoa

Immagini Mediaset tratte da You Tube

Il Milan stanco casca nella trappola del Genoa


















I rossoblù fanno sfuriare i rossoneri poco concreti nel primo tempo, che riescono a passare solo su punizione di Beckham. Nel finale quattro passaggi e tiro in porta di Milito che porta via un punto prezioso e strameritato

E’ la notte magica del Genoa a Milano: Milito lascia la sua zampata vincente sull’erba di San Siro. I rossoblù prendono un punto strameritato. Anzi, ringraziano vivamente la truppa di Ancelotti: con la vittoria a Marassi dell’andata, il Milan deve rinunciare a quattro punti. Il match di stasera ha visto i rossoneri molto tonici nel primo tempo: ma non hanno saputo concretizzare la loro superiorità. Detto in soldoni: il Milan ha provato a sfiancare il Genoa giocando imponendo un gran ritmo, ma nel secondo tempo si è visto il suo evidente calo vistoso. Non avendo messo fieno in cascina nella prima frazione, al Diavolo è stata fatale la ripresa e il povero Ancelotti (ma perché ha cambiato Pato con Ronaldinho e ha lasciato in campo l’inutile Seedorf?) non vi ha potuto porre rimedio. Insomma, il Milan ha corso in lungo e in largo ottenendo ben poco, cascando nella trappola preparata da Gasperini che era ben conscio della migliore tenta atletica della sua squadra. Scendendo nel dettaglio, la superiorità dei padroni di casa si notata praticamente solo sui calci piazzati: azioni vere poche. Infatti sono solo due le azioni salienti concluse con tiri in porta: al quarto d’ora il tiro da lontano di Beckham (tra i migliori dei suoi assieme a Kakà, ispiratore delle manovre) che Rubinho devia in angolo, mentre sei minuti dopo Pato anticipa l’inglese tirando maldestramente fuori. Il Milan ha centrato due traverse su punizione due volte con Pirlo. Il gol del vantaggio è scaturito sempre su punizione, tirata stavolta da Beckham che aveva subito fallo da Milanetto. Tiro a girare dell’inglese dall’angolo destro genoano, poco fuori dall’area di rigore, e palla dentro: merito anche della barriera mal sistemata e da Rubinho piazzato in posizione poco felice. I primi ’45 minuti si concludono con ben sette ammoniti, per falli tutto sommato meno cattivi: ma l’arbitro Gervasoni era di tutt’altra opinione. Alla fine saranno nove i cartellini gialli: gli ultimi due di per falli molto cattivi di Flamini e Maldini. Quest’ultimo si è trovato spesso in difficoltà con Milito.
Dall’altro lato il Grifone, attento e sornione. Prima il condottiero Gasperini lo ha schierato in posizione attendista, chiudendo gli spazi agli avversari con cinque centrocampisti e due sole punte (Milito e Sculli) supportate a turno dall’uomo assist Juric con Thiago Motta in regia. Con la sostituzione di Modesto con Jankovic dopo i primi 40 minuti, sotto di un gol, il Genoa ha cambiato volto. Nel primo tempo si era reso pericoloso soltanto con una sventola su punizione di Thiago Motta, parata da Abbiati. Nel secondo tempo, esce il brasiliano (fino a quel momento il migliore) per infortunio ed entra Vandenborre: i rossoblù iniziano a salire di giri mentre il Milan, invece di chiudere la gara con una seconda rete, scende progressivamente e verticalmente. I rossoneri si fanno vedere solo nel quarto d’ora finale con una punizione di Ronaldinho (sempre su calcio piazzato) che Rubinho riesce a parare. Siamo nel finale e ha inizio la danza del Genoa, con un colpo di testa di Biava finito di poco sopra la traversa. Poi è il turno di Milito, che al 35° sempre di testa impegna Abbiati che toglie letteralmente la palla dalla porta. Ma l’appuntamento con il gol è solo rimandato di pochi minuti. Correva il 42°: i rossoblù trovano ampi spazi, con gli uomini di Ancelotti che li guardano come gatti di marmo. Il convincente Palladino, subentrato a uno stanco Sculli, crossa dalla destra un pallone delizioso che Biava (sempre efficace nei suoi inserimenti offensivi) devia per il Principe fromboliere che mette la sfera dentro il sacco. Fuorigioco? No, c'era l'immobile Favalli a tenerlo in gioco. Quattro passaggi e tiro in porta: un altro miracolo dell’orologio svizzero, pardon zeneize, creato da Gasperson che può ancora sognare la Champions League.
Marco Liguori
Riproduzione riservata, consentitasoltanto dietro citazione della fonte

Milano, stadio "Giuseppe Meazza", mercoledì 28 gennaio 2009 ore 20.30
21a giornata Campionato serie A
Milan - Genoa 1-1 (primo tempo 1-0).
Milan (4-3-2-1): Abbiati, Zambrotta, Maldini, Favalli, Jankulovski, Beckham (26' st Flamini), Pirlo, Ambrosini, Kakà, Seedorf (34' st Senderos), Pato (30' st Ronaldinho). (1 Dida, 77 Antonini, 9 Inzaghi, 76 Shevchenko). All.: Ancelotti
Genoa (3-4-1-2): Rubinho, Biava, Bocchetti, Criscito, Mesto, Milanetto, Juric, Modesto (40' pt Jankovic), Thiago Motta (46' pt Vanden Borre), Sculli (14' st Palladino), Milito. (73 Scarpi, 15 Papastathopoulos, 7 Rossi, 11 Olivera). All.: Gasperini 6.5.
Arbitro: Gervasoni di Mantova 5.5.
Reti: nel pt 33' Beckham; nel st 42' Milito. Angoli: 5-4 per il Milan. Recupero: 1' e 3'. Ammoniti: Juric, Criscito, Favalli, Beckham, Biava, Ambrosini, Zambrotta, Maldini e Flamini per gioco falloso. Spettatori: 49.907
Per vedere le immagini della partita clicca su Sintesi di Milan-Genoa 1-1 (da You Tube)

martedì 27 gennaio 2009

Tutte le cifre di Milan-Genoa

Il Genoa non vince in casa del Milan dal 25 maggio 1958 quando, in Serie A, il Grifone s'impose per 5-1 grazie alla doppietta di Abbadie (17' e 22') e alla tripletta di Barison (36', 78' e 81'), cui rispose solo il rossonero Fontana su rigore (51'). Da quel giorno le partite ufficiali tra le due squadre a Milano sono state 20 e il Milan non ha più perduto, ottenendo un bilancio di 16 successi e 4 pari. Il Genoa non segna in assoluto in casa del Milan dal 20 novembre 1991 quando, in Serie A, fu pareggio per 1-1. La rete rossoblù venne realizzata da Skuhravy, al 12': da allora sono trascorsi i restanti 78' di quel match, più le successive intere 4 sfide di Serie A tutte vinte dai rossoneri (tre volte per 1-0 e lo scorso anno per 2-0), per un totale di 438' di digiuno. Il Milan ha sempre segnato almeno una rete in ciascuna delle ultime 19 gare ufficiali disputate, tra casa e trasferta, per un totale di 36 gol all'attivo. L'ultimo digiuno rossonero risale allo scorso 5 ottobre quando, in serie A, impattò 0-0 a Cagliari. Il Milan è reduce da 9 affermazioni interne consecutive in campionato, ottenute contro Lazio (4-1), Inter (1-0), Sampdoria (3-0), Siena (2-1), Napoli (1-0), Chievo (1-0), Catania (1-0), Udinese (5-1) e Fiorentina (1-0). Ricardo Kaka' e' attualmente il calciatore piu' decisivo della Serie A 2008/09: sono 15 i punti portati dal brasiliano alla causa del Milan. Il Milan è la squadra della Serie A 2008/09 ad avere ricevuto finora il maggior numero di rigori a favore: sono ben 7. Avendo subito 4 rigori a sfavore, il Milan è anche una delle due squadre dell'attuale campionato nelle cui sfide è stato decretato il maggior numero complessivo di rigori: sono ben 11, stessa cifra del Chievo Verona (3 a favore e 8 contro). Con 5 rigori a favore e solo 1 contro, il Genoa ha un saldo attivo nei penalty di +4, il più alto nella Serie A 2008/09. Nelle ultime 17 partite ufficiali giocate, i rossoblu non hanno segnato solo una volta: è accaduto lo scorso 26 ottobre quando, in Serie A, impattarono 0-0 in casa dell'Inter. Nelle altre 16 partite prese in esame il Genoa ha realizzato complessivamente 27 reti. L'ultimo gol incassato dal Genoa in trasferte di Serie A risale al 23 novembre scorso, quando impattò 1-1 in casa della Lazio. L'autore del gol biancoceleste fu Dabo, all'80': da allora sono trascorsi i restanti 10' di quel match, più le intere partite esterne tutte vinte contro Sampdoria e Chievo (entrambe per 1-0) e Lecce (2-0), per un totale di 280' di inviolabilità esterna.
Fonte: Ansa - Football Data

Genoa: eguagliato il record di giornate consecutive con reti in A

Uno studio della Fondazione Genoa evidenzia che nella stagione attuale è stato raggiunto il numero di 12 partite consecutive nella massima serie in cui sono state segnati gol, risultato conseguito nella stagione 1946/47. Però nel 2008/09 si è registrato nella sequenza un numero maggiore di vittorie e un minor numero di sconfitte rispetto a 62 anni fa

Il Genoa ha eguagliato nella stagione attuale il record di gare consecutive in cui ha segnato reti nella massima serie, detenuto nel 1946/47. Lo specifica in uno interessante studio la Fondazione Genoa 1893, pubblicato sul suo sito, curato dal professore Stefano Massa, responsabile scientifico per gli studi dell'ente. Sono ben 12 le partite in cui la squadra rossoblù ha segnato almeno una rete: la sequenza positiva del campionato di 62 anni fa avvenne a cavallo tra il febbraio e il maggio del 1947. Invece, quella del torneo 2008/09 è stata ottenuta tra ottobre e dicembre 2008 e il gennaio 2009. Ma c'è un particolare beneaugurante per i tifosi del grifone: rispetto al 1947, nella stagione corrente si è registrato un numero maggiore di vittorie (sei contro le cinque di allora), e un minor numero di sconfitte (una contro quattro). E' forse un segnale incoraggiante che può far pensare a un piazzamento finale migliore: allora il Genoa finì al decimo posto assieme all'Inter, alla Lazio e ai cugini della Sampdoria. La Fondazione ha preparato una tabella (vedi sotto) con il raffronto delle 12 gare.

Marco Liguori

(Riproduzione riservata, consentita soltanto dietro citazione delle fonti)



Cliccare sopra per ingrandire
Fonte: A cura di Stefano Massa, responsabile scientifico per gli studi sulla Storia del Genoa per la Fondazione Genoa 1893

domenica 25 gennaio 2009

Sintesi tv di Genoa-Catania 1-1 (da You tube)

Genova, stadio "Luigi Marassi"
domenica 25 gennaio 2008 ore 15
20a giornata di campionato Serie A

Genoa-Catania 1-1 (primo tempo 0-0)
Genoa (3-4-3): Rubinho 6, Biava 6,5, Ferrari 6, Bocchetti 6,5 (10' st Modesto 6), Mesto 6 (27' st Vanden Borre 6), Milanetto 5,5, Thiago Motta 6,5, Criscito 6, Sculli 6 (10' st Rossi 6), Milito 7, Jankovic 6,5 (1 Lamanna, 15 Sokratis, 31 El Shaarawy, 11 Olivera). All.: Gasperini 6
Catania (4-3-3): Bizzarri 6, Silvestre 6,5, Terlizzi 6,5, Stovini 6,5, Capuano 6, Carboni 6,5, Biagianti 6,5 (7' st Tedesco 6,5), Baiocco 6,5, Martinez 7 (44' st Spinesi sv), Mascara 7, Paolucci 6 (30' st Morimoto sv). (20 Acerbis, 21 Silvestri, 11 Llama, 8 Ledesma). All. Irrera 6,5.
Arbitro: Banti di Livorno 4,5
Reti: nel secondo tempo 22' Martinez, 28' Milito.
Angoli: 5 a 5 Recupero: 1' e 4' Ammoniti: Jankovic, Tedesco, Terlizzi, Carboni per gioco scorretto; Martinez per comportamento non regolamentare. Espulsi: 16' st Ferrari per doppia ammonizione. Spettatori: 26.000

Immagini Rai tratte da You tube


Immagini Mediaset Premium tratte da You tube

sabato 24 gennaio 2009

Ritocchi alla nave Genoa, grandi lavori nel cantiere Samp

Alla formazione rossoblù di Gasperini occorrerebbe un "vice Milito" e un centrocampista "rubapalloni". Al Doria mancherebbe ancora un uomo d’ordine a centrocampo e uno in difesa

Strategie diverse nel calciomercato invernale sotto la Lanterna. Per il Genoa si attendono soltanto alcuni ritocchi al suo scafo, irrobustito dopo la consistente campagna di 12 acquisti e 14 cessioni che è molto ben riuscita a giudicare dal quarto posto in classifica. Invece la Sampdoria è entrata in bacino di carenaggio per le necessarie riparazioni: se è stata soddisfacente la sua navigazione in Coppa Uefa, dove è approdata ai sedicesimi contro i sorprendenti ucraini del Metalist, non è stata altrettanto convincente quella in campionato dove occupa la quindicesima posizione a cinque punti dalla zona retrocessione.
Sulla sponda genoana non si attendono particolari arrivi col "botto". A meno che "l’ammiraglio" Preziosi, vista la necessità di trovare un "vice Milito", non voglia pensare a Saviola in rotta con il Real. Secondo il sito Transfermarkt.de la sua quotazione iniziale di mercato non è particolarmente cara, pari a 5 milioni, anche a causa del fatto che ha giocato in Liga appena 172 minuti: però la squadra madrilena probabilmente alzerà la posta al richiedente. Ad ogni modo, una delle idee della dirigenza del grifone è la ricerca di un sostituto del "Principe", o quanto meno di un altro attaccante da schierare titolare in modo opposto a Sculli: le voci di mercato hanno riferito del viola Semioli, ma non sembrano concretizzarsi. Negli ultimi anni la società rossoblù ha preferito pescare in Sudamerica i giocatori del reparto offensivo: era spuntata la pista Barrios, poi affievolitasi. In Argentina ci sono due nomi "papabili": il 21enne Viatri, capocannoniere con 7 reti del Boca Juniors nel torneo Apertura, quotazione 1,8 milioni, e quello (sempre con 7 gol) dell’Independiente Avellaneda, Nuñez (nella foto), di 24 anni. Le trattative di questa punta, che spazia di frequente la sua posizione da sinistra a destra del fronte d’attacco, partono da 2,1 milioni. Cifre non impossibili.
Un’altra esigenza del Genoa riportata da "radio mercato", forse con una priorità più alta, è quella di rintracciare un centrocampista capace di recuperare palloni e di contrastare la manovra avversaria. Ecco spiegato il possibile interesse verso Donadel, su cui c’è anche il Parma. La sua quotazione di mercato è di 9 milioni: forse potrebbe arrivare a fine stagione, visto che il contratto scadrà il 30 giugno prossimo. Ma c’è anche la pista Pelè: il 21enne giocatore del Porto, che ha giocato appena 23 minuti in campionato e 35 in Champions, potrebbe essere l’elemento di peso ideale per il settore mediano. La sua base d’asta è di 5 milioni. In difesa, il Genoa dovrà sciogliere il rebus Potenza (valore iniziale 1,5 milioni): Gasperini lo utilizzato solo per 199 minuti.
Intanto fervono i lavori nel cantiere navale Sampdoria, La campagna di rafforzamento "son palanche", come avrebbe detto il grande attore genovese Gilberto Govi: ma adesso "l’armatore" Garrone ha deciso di investire nella squadra. Dopo l’arrivo di un attaccante di peso, Pazzini (acquistato a 8 milioni, ne varrebbe già 10 milioni secondo Transerfmarkt.de), e di un buon difensore, Raggi, ci sono altre due esigenze. La prima è quella di trovare un altro difensore, dopo l’infortunio di Accardi. La società si starebbe orientando sul 31enne Zauri (in prestito dalla Lazio alla Fiorentina, valutazione iniziale 4 milioni) e a un eventuale scambio, come riporta Sampdorianews, tra il difensore Pratali dal Torino con il centrocampista Stankevicius. Forse al Doria potrebbe servire un giocatore che sappia ordinare la difesa: da Israele corre voce che il roccioso centrale nazionale bulgaro Topuzakov si sarebbe stancato di giocare nell’Hapoel Tel Aviv, dove ha disputato la Coppa Uefa. Potrebbe indossare la maglia blucerchiata per una somma probabilmente non elevata. Per adesso, come riporta ancora Sampdorianews.net, arriva dal Cesena in comproprietà Regini, un ventenne per il reparto arretrato.
"Radio mercato" riporta anche la necessità per la società blucerchiata di un uomo d’ordine per il centrocampo. Il titolare nel ruolo, Palombo, è reduce da un lungo infortunio e non è ancora in perfette condizioni fisiche. Sammarco, che avrebbe potuto sostituirlo, ha finora deluso le aspettative. Sul mercato i "registi" sono merce rara e chi ce li ha se li tiene molto stretti: come ad esempio il corteggiatissimo atalantino Cigarini, che presenta un prezzo iniziale di 7 milioni. Forse Marotta starà pensando a qualche alternativa estera. Si parla anche di Mozart (valore iniziale 3,8 milioni), ma sul giocatore dello Spartak Mosca insiste anche il Torino.
Marco Liguori
Riproduzione riservata, consentita solo dietro citazione della fonte

Amarcord 07/08: Genoa 2 Catania 1 (da You tube)

Genova, stadio "Luigi Ferraris", domenica 3 febbraio 2008 ore 15
21a giornata campionato Serie A 2007/08

GENOA-CATANIA 2-1
GENOA: Scarpi; Konko, Bovo, Santos Criscito; M.Rossi (34' st Lucarelli), Paro, Juric, Danilo; Borriello (39' st Sculli), Figueroa (29' st Di Vaio). In panchina: Lanza, Ghinassi, Danilo, Vanden Borre. Allenatore: Gasperini
CATANIA: Polito; Sardo, Terlizzi, Stovini, Silvestri; Baiocco 6, Biagianti(8' st Izco), Tedesco (8' st Morimoto); Colucci, Spinesi (35' st Pià sv), Mascara . In panchina: G.Rossi, Gazzola, Sottil, Martinez. Allenatore. Baldini
ARBITRO: Velotto di Grosseto
RETI: 14' pt Danilo, 14' st Bovo (autogol), 27' st Borriello (rigore)
NOTE: giornata serena, terreno in brutte condizioni. Spettatori: Ammoniti: Colucci, Stovini, Biagianti, Baiocco. Angoli: 6-2 per il Catania. Recupero: 1' pt, 3' st.

Immagini Rai tratte da You tube

venerdì 23 gennaio 2009

Iniziativa del Genoa Club Red 'n Blue Ladies per le donne Saharawi

Riceviamo dall'Associazione Club Genoani e pubblichiamo

Stefano Rebora, Presidente Associazione Onlus “Music for Peace Creativi della Notte” accompagnerà Tina Ottolini e Patrizia Calabrese, rappresentanti del Genoa Club Red’n Blue Ladies sabato 23 Febbraio al campo profughi di Tinduf. Lo scopo è il recupero delle 1000 bandiere confezionate a mano dalle donne Saharawi, dell’ Escuela 27 de Febrero, in cui è nata una piccola cooperativa di sartoria, grazie alle macchine da cucire consegnate nel luglio 2007 e luglio 2008 dai volontari di Music for Peace. Il ritorno è previsto per mercoledì 28 gennaio all’aeroporto Cristoforo Colombo di Genova alle ore 17.50. I manufatti saranno venduti ai tifosi e il ricavato sarà consegnato, a vendita conclusa, alla delegazione di donne Saharawi. Al ritorno dal viaggio sarà indetta una conferenza stampa in cui si espliciteranno luogo e data della consegna monetaria.
Per ulteriori informazioni rivolgersi a
Genoasamp.com email info@genoasamp.com
Associazione Club Genoani email pcaricci@yahoo.it
Leggi anche Genoa-Palermo: vendita in beneficenza bandiere Saharawi

mercoledì 21 gennaio 2009

Genoa club Facebook: 4mila adesioni in 15 giorni



















Tutto parte da un'iniziativa spontanea. D'improvviso sulla celeberrima net-community compare il gruppo Genoa Club Facebook. E dopo 15 giorni accade l'incredibile: 4mila tifosi sposano la causa. Foto, sfottò, proposte di ogni genere. E siamo solo agli inizi. Stesso discorso per Genoa Live: una volta nato l'omonimo gruppo propedeutico al portale originale http://www.genoalive.tv/, i tifosi sono stati direttamente coinvolti nell'implementazione dello spazio. Infatti alla vigilia della canonica intervista al beniamino di turno, i supporter sono chiamati a proporre delle domande su Facebook che Lavinia Raineri girerà poi al diretto interessato. Il primo tartassato? Thiago Motta, per altro appassionato di internet. A ritagliarsi il suo spazio su Facebook il neonato e coccolato Genoa Club Cile (anche su http://www.genoaclubchile.es.tl/). Per ora sono 38 gli iscritti. Ma la caccia è aperta ai rossoblù d'America.

Genoa: anatomia di uno straordinario girone di andata

La formazione di Gasperini ha conquistato il quarto posto grazie alla difesa, terza migliore del campionato, e alle 20 reti segnate in casa (prima assieme al Milan). Esaltante Milito: ha segnato un gol ogni 106 minuti giocati

Genoa sugli scudi dopo uno straordinario girone di andata. “Il pallone in confusione” ha analizzato una serie di dati statistici che spiegano il raggiungimento del quarto posto, che vale la qualificazione in Champions League. Ma non solo: con i suoi 35 punti, il Grifone ha una distanza siderale dai “cugini” della Sampdoria grazie al distacco di 15 lunghezze. L’ottimo risultato conseguito finora si spiega innanzitutto con la più che soddisfacente prestazione della difesa: è la terza migliore del campionato con soli 17 gol subiti, alla pari con la Fiorentina, superata solo da Juventus (14 reti) e Inter (15). Tra le mura amiche del “Luigi Ferraris” la squadra di Gian Piero Gasperini (nella foto tratta dal sito del Genoa Club Amsterdam) ha concesso solo 6 volte agli avversari il privilegio di segnare: meglio hanno fatto soltanto Siena (4 gol), Milan e Napoli (5 a testa). Fuori casa il reparto arretrato è il terzo tra i migliori con 11 gol subiti, alla pari con quello della Fiorentina, preceduto da quelli di Juventus (8) e Inter (9). Il Grifone possiede anche il quinto migliore attacco della massima serie, con uno “score” di tutto rispetto di 29 marcature, la maggior parte delle quali (20) realizzate a Marassi: assieme al Milan è la compagine che ha segnato il maggior numero di reti in casa. Genoa, Inter e Napoli sono le uniche ad essere ancora imbattute in casa.
Quando si parla di gol, si pensa immediatamente a Diego Milito. Il “principe” ne ha realizzati 12 in 15 gare, pari a 1273 minuti di gioco: il rapporto è di un gol ogni 106 minuti. Grazie a questa media eccellente l’attaccante argentino siede al secondo posto della classifica marcatori assieme a Ibrahimovic e Gilardino, preceduto peraltro solo da un genoano in prestito al Bologna, Marco Di Vaio. La “radiografia” delle sue realizzazioni, effettuata attraverso le statistiche del sito Transefermarkt.de, fa comprendere la sua potenza e la sua classe: 3 reti con il piede destro, 2 con il sinistro, 3 di testa, 4 rigori realizzati. In più, il “principe” ha effettuato anche 5 assist. Segue Giuseppe Sculli con 7 marcature in 17 gare per complessivi 1188 minuti: una ogni 170 minuti. In dettaglio: 4 di destro, 2 di sinistro e una su punizione. Seguono con 2 reti la “colonna” della difesa, Giuseppe Biava, affiancato dal difensore fluidificante (come si diceva un tempo) Sokratis Papastathopoulos, dal perno di centrocampo Thiago Motta e “dall’uomo di tacco” (per lo strepitoso gol a Lecce di domenica scorsa) Bosko Jankovic. Chiudono la classifica marcatori, con una rete a testa, Raffaele Palladino e Ruben Olivera.
Menzione speciale per l’uomo assist, Ivan Iuric: ne ha effettuati 8 in 17 paritite e 1443 minuti giocati. Altra menzione speciale per Rubinho sempre presente a difendere i pali della porta rossoblù, con una media di 0,89 gol subiti a gara. Il portiere brasiliano è l’unico giocatore di “Gasperson” ad aver disputato tutte le 19 partite del girone di andata.
E a proposito dei gironi di andata conclusisi in modo più che soddisfacente per il Grifone, la Fondazione Genoa ha pubblicato un confronto tra il campionato attuale con quello del 1948/49, anch’esso a 20 squadre. I rossoblù terminarono 60 anni fa la prima parte del campionato a 26 punti, al secondo posto con sole due lunghezze di distacco dal Grande Torino. La leggendaria squadra granata fu battuta al “Ferraris” con un rotondo 3-0, curiosamente il giorno dopo Natale (oggi non si gioca più): sotto si riporta il tabellino di quella vittoria memorabile a cui partecipò il mitico fuoriclasse argentino Juan Carlos Verdeal, uno degli eroi genoani più celebrati di tutti i tempi che formava una perfetta coppia d'attacco con Riccardo Della Torre. Fu l’ultimo incontro del Grifone con il mitico Toro, prima della tragedia di Superga del 4 maggio 1949. «Con la regola dei 2 punti a vittoria il Genoa di quel campionato – sottolinea la Fondazione – aveva fatto un punto in più di quello di sessant’anni dopo, pur avendo la stessa media inglese (- 3) per il fatto di aver giocato una partita in più in casa e una in meno in trasferta, mentre con la regola dei 3 punti a vittoria i rossoblù del 2009 avrebbero un punto in meno in classifica, ma uno in più in media inglese rispetto ai loro predecessori».
Marco Liguori
(Riproduzione riservata, consentita solo dietro citazione della fonte)

Genova - Stadio “Luigi Ferraris”, domenica 26 dicembre 1948 ore 14.30
7 giornata serie A 1948/49
GENOA 1893 - TORINO 3-0 (primo tempo 0-0)
Genoa 1893: Piani, Pellicari, Becattini, Tortarolo, Cattani, Bergamo, Trevisani, Grisanti, Mazza, Verdeal, Della Torre.
Torino: Bacigalupo, Ballarin, Maroso, Biglino, Operto II, Grezar, Giuliano, Menti II, Gabetto, Mazzola, Grava.
Arbitro: Gemini di Roma.
Reti: Mazza 48', Aut.Operto II 59', Pellicari 80' rig.
Note: Calci d'angolo 7-3 per il Genoa 1893.
Fonte: http://www.archiviotoro.it/

lunedì 19 gennaio 2009

Sintesi tv di Lecce-Genoa 0-2 (da You Tube)

Lecce, stadio "Via Del Mare", domenica 18 gennaio 2009 ore 15
19a giornata Campionato Serie A

LECCE-GENOA 0-2 (primo tempo 0-0)
Lecce (4-3-3): Benussi, Polenghi (28' st Cacia), Fabiano, Esposito, Giuliatto, Munari (39' st Papadopoulos sv), Zanchetta, Caserta, Giacomazzi (24' st Ariatti), Castillo, Tiribocchi. (1 Rosati, 2 Stendardo, 6 Angelo, 21 Ardito). All.: Beretta 5.5.
Genoa (4-3-3): Rubinho, Papastathopoulos, Biava, Ferrari, Criscito, Rossi, Motta, Juric, Mesto (37' st Milanetto), Olivera (17' st Sculli), Jankovic (34' st Vanden Borre). (1 Lamanna, 23 Modesto, 16 El Shaarawi, 34 Signorini). All.: Gasperini 6
Arbitro: Pinzani di Empoli
Reti: nel st 24' Jankovic, 47' Sculli Angoli: 5 a 4 per il Genoa Recupero: 2' e 5'
Ammoniti: Papastathopoulos, Zanchetta, Fabiano, Polenghi, Juric e Munari per gioco falloso Spettatori: 8.000.

Lecce-Genoa 0-2 (immagini Rai tratte da You tube)

giovedì 15 gennaio 2009

Lecce-Genoa: recuperati Potenza e Motta

LECCE: TORNA STENDARDO, A CENTROCAMPO SI RIVEDE ZANCHETTA
Archiviato il primo successo esterno stagionale, sul campo della Fiorentina, il Lecce è proiettato alla sfida casalinga contro il Genoa. Anche nella consueta amichevole di meta' settimana, avversario di turno la formazione allievi, Beretta ha riproposto il 4-3-3 e tutto lascia prevedere che anche domenica prossima il mister giallorosso schiererà il vittorioso modulo sperimentato al "Franchi". Nell'undici titolare contro i grifoni prevedibili i rientri al centro della difesa di Stendardo, che ha scontato il turno di squalifica, e a centrocampo di capitan Zanchetta, recuperato dopo la sosta forzata dovuta all'influenza. Davanti piena fiducia al trio Giacomazzi-Castillo- Tiribocchi. Cacia e Papadopoulos hanno svolto lavoro differenziato, ma sono recuperabili per domenica.

GENOA: MILITO ANCORA FERMO, RECUPERATI POTENZA E MOTTA
Buone notizie per l'allenatore del Genoa Giampiero Gasperini che per la partita di domenica a Lecce potrà contare sul pieno recupero di Thiago Motta (nella foto). Il centrocampista brasiliano ha preso parte a tutto l'allenamento tenuto al centro sportivo di Pegli, davanti al presidente Enrico Preziosi. In campo si e' rivisto anche Potenza, perfettamente ristabilito dopo l'infortunio che ne ha condizionato l'ultimo periodo. Allenamento a parte per il portiere Rubinho, che sarà comunque a disposizione per la trasferta di Lecce. L'unica defezione, pesantissima, riguarda Diego Milito. Il centravanti argentino sta recuperando dall'infiammazione alla parete addominale che lo affligge da settimane, ma domenica a Lecce non sarà della partita. Possibile un suo recupero per la prossima settimana. Domani è prevista una doppia seduta di allenamento, con la consueta conferenza stampa pre partita di mister Gasperini.
Fonte: Ansa


mercoledì 14 gennaio 2009

Sintesi di Inter-Genoa 3-1 Tim cup (da You tube)

Milano, stadio "Giuseppe Meazza", martedì 13 gennaio 2009
Coppa Italia (Tim cup) ottavi di finale, gara unica

Inter Genoa 3-1 dopo i tempi supplementari (primo tempo 0-0, secondo tempo 1-1, dts 3-1)
Inter (4-3-1-2): Toldo, Maicon, Burdisso, Samuel, Maxwell, Zanetti, Muntari (1' st Obinna), Chivu, Jimenez (28' st Cambiasso), Crespo, Adriano (31' st Ibrahimovic). (22 Orlandoni, 39 Santon, 33 Mancini, 77 Quaresma). All.: Mourinho.
Genoa (4-5-1): Scarpi, Biava, Bocchetti, Ferrari, Modesto (4' st Criscito), Mesto (1' st Papastathopoulos), Vanden Borre (8' st Olivera), Milanetto, Juric, Rossi, Sculli. (1 Lamanna, 17 Jankovic, 31 El Shaarawi, 16 Cofie). All.: Gasperini.
Arbitro: Gava di Conegliano.
Reti: nel st 30' Adriano, 34' Rossi. Nel pts 10' Cambiasso, 13' Ibrahimovic. Angoli: 19-3 per l'Inter. Recupero: 1' e 4', 0' e 0'.
Espulsi: nel pt 20' Biava per fallo da ultimo uomo.
Ammoniti: Juric, Muntari, Milanetto e Obinna per gioco falloso. Scarpi per comportamento non regolamentare. Spettatori: 6.623. Note - Scarpi para un rigore ad Adriano al 21' pt.
I GOL: - 30' st: Cross dalla sinistra di Maxwell e Adriano schiaccia bene di testa in gol da centro area. - 34' st: Rossi ruba palla a Samuel e dal limite dell'area fa partire un destro potente che infila all'incrocio dei pali. - 10' pts: Scarpi respinge malissimo un tiro centrale di Ibrahimovic e Cambiasso non ha problemi a mettere in rete da due passi. - 13' pts: A tu per tu con Scarpi, Ibrahimovic riesce a segnare facendo passare il pallone sotto le gambe del portiere genoano.

Tutti i gol di Inter Genoa 3-1 (immagini Rai)


Il rigore sbagliato da Adriano

martedì 13 gennaio 2009

Inter-Genoa: El Shaarawi forse in campo dal primo minuto

Gasperini potrebbe gettare subito nella mischia il promettente giovane attaccante rossoblù, che frequenta il Liceo "Della Rovere" di Savona ed è nazionale under 17, a causa delle numerose assenze tra cui quella di Milito. Il "principe" incontrerà Maradona a Milano
Torna la Tim Cup con gli ultimi due ottavi di finale. L'Inter questa sera ospita al Meazza il Genoa (ore 21 - arbitra Gava), mentre domani la Juventus sfida il Catania all'Olimpico di Torino (ore 20.45 - arbitra Banti). Il tecnico nerazzurro, Josè Mourinho, non snobba la competizione e ci tiene a vincere, ma potrebbe lasciare a riposo Ibrahimovic per lasciare spazio a Crespo e dare un'altra chance ad Adriano. A centrocampo Jimenez quasi sicuramente sarà titolare, mentre ci sono ancora dubbi su chi far riposare tra Chivu, Zanetti e Cambiasso. Toldo a difendere i pali e Balotelli non è stato convocato. L'allenatore del Genoa, Gianpiero Gasperini, invece, opterà per un massiccio turnover, anche se l'obiettivo dichiarato è vincere. A sorpresa il tecnico rossoblù potrebbe far scendere in campo dall'inizio il baby fenomeno El Shaarawi (nella foto) e altri tre giovanissimi: lo sloveno Lazarevic, il ghanese Cofie e il terzo portiere Lamanna. Pesano, tra le fila del Grifone, le assenze di Jancovic, Gasbarroni, Palladino e, soprattuto, Milito. Rubinho e Olivera, infine, anche se convocati potrebbero non essere schierati.
Il Principe Milito stasera non gioca a S. Siro in Coppa Italia contro l'Inter, in attesa del pieno recupero fisico, ma sarà comunque al seguito della squadra a Milano, dove incontrerà Maradona. Di un sicuro incontro tra il centravanti del Genoa e il ct della nazionale argentina, che lo segue da tempo ma non lo ha mai convocato, parla oggi anche il sito ufficiale del Genoa. Sarebbe il primo incontro tra il bomber e Maradona da quando il Pibe de oro è alla guida della nazionale. Maradona dovrebbe vedere gli argentini dell'Inter vicini al giro della nazionale e certamente parlerà anche con Milito dicono le fonti rossoblù. Qualcuno ipotizza addirittura una riunione di argentini nel ristorante di Zanetti, il "Gaucho", con Burdisso, Cambiasso, Crespo, Cruz e naturalmente Maradona. Non è chiaro invece se Milito parlerà anche con emissari dell'Inter, sempre alla ricerca di una punta da fare giocare in Champions ma l'ipotesi sembra temeraria visto il contratto che lega il centravanti al Genoa per i prossimi tre anni. Ieri, il presidente del Genoa Preziosi in una trasmissione Rai ha ribadito per l'ennesima volta che il bomber resta a Genova.
Fonte: Ansa

lunedì 12 gennaio 2009

Coppa Italia: i numeri di Inter-Genoa

La gara, valida per gli ottavi di finale, sarà trasmessa domani sera alle 21 su Rai Due

I precedenti ufficiali tra le due squadre a Milano sono 46, con bilancio che vede 34 affermazioni dell'Inter (ultima 4-1, nella serie A 2007/08), 8 pareggi (ultimo 0-0, nella serie A 2008/09) e 4 successi del Genoa (ultimo 3-1, nella serie A 1993/94). Mourinho e Gasperini si sono gia' affrontati nella gara di andata della serie A 2008/09: pareggio per 0-0 a San Siro il 26 ottobre scorso. L'Inter non perde un confronto casalingo di coppa Italia dal 12 dicembre 2002 quando il Bari, nella gara di ritorno degli ottavi di finale, si impose per 2-1: da allora lo score interno nerazzurro nelle successive 18 gare disputate nella competizione e' di 13 successi e 5 pareggi. Il Genoa non subisce gol in gare ufficiali dal 17' di Genoa-Atalanta 1-1 del 14 dicembre scorso, punto di Floccari. Da allora si sommano i restanti 73' di quel match e le intere gare vinte su Chievo (1-0 esterno) e Torino (3-0 a Marassi), per un totale di 253'. L'ultimo gol incassato dal Genoa in trasferte ufficiali risale al 23 novembre scorso quando, in serie A, impatto' 1-1 in casa della Lazio. L'autore del gol biancoceleste fu Dabo all'80': da allora sono trascorsi i restanti 10' di quel match, piu' le intere gare esterne di campionato, vinte entrambe per 1-0, contro Sampdoria e Chievo, per un totale di 190' di inviolabilita' esterna. Dirige Gava di Conegliano: l'Inter vanta un solo incrocio con l'arbitro veneto, l'11 maggio scorso fu 2-2 a San Siro contro il Siena in quella che doveva essere la festa-scudetto, ma che si trasformo' in un pomeriggio da quasi-incubo per i nerazzurri. Il Genoa ha sempre perso su 2 incroci, uno dei quali in stagione: Palermo-Genoa 2-1 del 17 settembre scorso (serie A).
Fonte: Ansa - A cura di Football Data

sabato 10 gennaio 2009

Sintesi tv di Genoa-Torino 3-0 (da You tube)

Genova, stadio "Luigi Ferraris", sabato 10 gennaio 2009 ore 18
18a giornata di Serie A


Genoa 3 - Torino 0 (Immagini Sky)


Genoa 3 - Torino 0 (Immagini Rai)

Vedi anche Genoa – Torino: tre palle, cento lire

Genoa – Torino: tre palle, cento lire

Senza Milito, ma con una prestazione più che positiva, i rossoblù mandano a casa i granata spenti e illusi dopo la vittoria contro il Napoli. La differenza tra gli uomini di Gasperini e quelli di Novellino: in possesso di palla, i primi sanno giocarla, gli altri no

Tre palle cento lire, proprio come al luna park, e il Genoa manda a casa il Torino. E’ finita così la sfida di Marassi delle squadre detentrici in totale di 16 scudetti, con gli uomini di Novellino che non hanno quasi mai impensierito quelli di Gasperini, se non in rare occasioni. La differenza tra i granata e i rossoblù si nota molto ed è racchiusa tutta qui: mentre i primi non sanno cosa fare quando detengono il possesso palla i secondi lo sanno fare e con ottimi risultati. A ciò bisogna aggiungere che il Toro ha subito tutti e tre i gol su colpi di testa (di cui due su calcio d’angolo): i difensori pensavano ad altro, quando Biava, Jankovic e Thiago Motta svettavano imperiosi e indisturbati nell’area di rigore avversaria infilando altrettante volte il pallone in fondo alla rete di Sereni. Probabilmente Fabrizio De Andrè, ricordato prima della partita dal Genoa e dallo striscione della Nord “Avevi ragione tu, è stato meglio lasciarci, che non essersi mai incontrati, ciao Faber”, avrebbe dedicato al tecnico granata "Quello che non ho". Invece a "Gasperson" avrebbe dedica "Creuza de ma": la mulattiera di mare attraverso cui condurre il Grifone verso la zona Uefa, se non anche verso la Champions.
Insomma, per Novellino c’è ancora tanto da lavorare: in modo particolare, dovrà far assimilare (e in fretta) gli schemi del suo 4-4-2. Oggi si sono salvati soltanto Abate, il solo che abbia creato apprensione sulla fascia destra del Genoa, e in parte Dezmaili: rilevante il suo tiro al quarto d’ora del primo tempo sventato in tuffo da Rubinho. L’ingresso di Stellone sul 2-0 al posto di Bianchi (sarà l’argomento della puntata di lunedì prossimo di "Chi l’ha visto") è stato tardivo: degna di nota la sua intesa con Abate e i due tentativi a rete (uno però fermato dall’arbitro). Insomma, i giocatori granata devono dimenticare che non si incontra tutte le domeniche un Napoli in vena di regali natalizi, com’è accaduto nel turno precedente di campionato. Altrimenti la salvezza diventa un miraggio. A proposito di regali: uno lo stava offrendo Bocchetti cercando di segnare nella sua porta in un tentativo di rinvio. Rubinho ci ha messo una pezza alla disperata.
In casa Genoa tutta un’altra musica. L’assenza di Milito è completamente ininfluente: Gasperini ha creato un orologio perfetto con il suo 3-4-3, che demolisce gli avversari in modo metodico. Difesa impenetrabile, ben coperta dal centrocampo ordinato da Thiago Motta: Criscito e Mesto pronti a volare sulle fasce e a crossare per l’attacco. Le tre punte sono forse il "piatto forte" del Grifone: Jankovic, Sculli e Olivera si scambiano spesso la posizione sullo scacchiere avanzato, facendo letteralmente impazzire la difesa del Toro lenta e macchinosa. La sostituzione di Olivera con Vandenborre non ha cambiato nulla nella carica offensiva genoana. E a proposito di pericolosità in fase offensiva, le statistiche Panini Digital parlano chiaro: l’indice vede il Genoa sovrastare il Torino (65,3% contro 28,6%)
Finalmente una direzione arbitrale soddisfacente: l’arbitro D’Amato è stato convincente e non ha mostrato indecisioni nel condurre una gara che a tratti è stata spigolosa, con numerosi falli. Giuste le tre ammonizioni comminate ai granata Dezmaili, Pisano (diffidati, salteranno la partita con la Roma) e Di Loreto: lo è altrettanto quella inflitta a Thiago Motta. Quest’ultimo ha ricevuto un colpo fortuito dopo il gol, che ha costretto Gasperini a sostituirlo con Milanetto. Dovrebbe essere abile e arruolabile per la prossima trasferta di Lecce. Scherzi del destino: i giallorossi domani affrontano la Fiorentina che stasera il Genoa è stata agganciata al quarto posto.
Marco Liguori
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Il tabellino di Genoa-Torino 3-0
(elaborato da Panini Digital- Lega Calcio: cliccare sopra per ingrandire)



Le statistiche di Genoa-Torino 3-0
(elaborate da Panini Digital- Lega Calcio: cliccare sopra per ingrandire)

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venerdì 9 gennaio 2009

"Tributo a Fabrizio" del Genoa prima della gara col Torino




















Un messaggio, un video e le sue canzoni al "Luigi Ferraris" per ricordare il grande artista pochi minuti prima del fischio d'inizio

In occasione dei 10 anni dalla scomparsa di Fabrizio De André, il Genoa gli dedicherà un omaggio alla sua memoria. L’iniziativa partirà pochi minuti prima dell'inizio della gara con il Torino, presumibilmente attorno alle 17.50, con lo stadio pieno e Tv già collegate: in quel momento, lo speaker dello stadio leggerà un messaggio della società rossoblù che ricorderà Faber. Sui maxi schermi del "Luigi Ferraris" comparirà una foto storica di De Andrè con scritto “Tributo a Fabrizio”. Sarà il segnale dell’inizio del momento di ricordo dell’artista genovese. Al termine della lettura, sempre sui maxi schermi partirà un “video slide show” della durata di poco più di 3 minuti, in cui si succederanno frame mixati di musica, 7/8 canzoni, e immagini di repertorio. Probabilmente iniziando dalla più amata dai genoani: Creùza de Mà, per passare ad altri successi apprezzati in particolare dai genovesi e legati alla “sua terra”, come A’Cumba, Bocca di Rosa, Dolcenera, A’dumenega. Nelle intenzioni del Genoa Cfc, sarà un “Tributo all’artista”, alle emozioni, ai sentimenti, alla profondità di pensiero e alla libertà di espressione che ha regalato a tante, differenti generazioni. Nonché un ricordo del suo amore per Genova. Con l’obiettivo che sia un momento di gioia, non una commemorazione. L’obiettivo della Società, inoltre,è quello di realizzare un omaggio a De Andrè con eleganza, senza invasione alcuna nel magico “pianeta Fabrizio”. Naturalmente, la famiglia De Andrè ha gentilmente ed entusiasticamente aderito all’iniziativa. Si spera che Dori Ghezzi (nella foto con Fabrizio) possa essere ospite in Tribuna d’Onore al palco della Presidenza con alcuni storici amici della famiglia: attualmente è influenzata, ma dovrebbe riuscire a garantire la sua presenza. «L’atmosfera dello stadio Ferraris e “del mio Genoa” – direbbe Fabrizio - cosi come l’applauso e la partecipazione di oltre 25.000 persone, faranno il resto e …venire i brividi». E il Genoa ci tiene a condividere questo momento con la famiglia De Andrè.

Testo del discorso di “Tributo a Fabrizio” della società che sarà letto sabato pomeriggio allo Stadio
Domenica 11 gennaio 2009, ricorre il decimo anniversario della scomparsa di Fabrizio De Andrè. Il Genoa Cricket and Football club, in tutte le sue componenti, insieme all’intera comunità genoana nel mondo, vuole ricordarlo. Fabrizio è stato un grande genovese, un vero genoano e soprattutto una persona unica. Cantautore, artista, poeta. Ha regalato a intere generazioni emozioni, sentimenti, generosità e slancio, ostinazione e indipendenza, profondità di pensiero e libertà di espressione. Ha amato profondamente la sua città. Noi vogliamo ricordarlo con un momento di festa. Consapevoli che un obiettivo ci ha accomunato e accomunerà nel tempo: far conoscere e diffondere la storia e le caratteristiche di Genova, nel mondo. Grazie Fabrizio.

Amarcord 07/08: Genoa 3 Torino 0 (da You tube)

Sintesi filmata della gara e dei festeggiamenti a fine partita del pubblico rossoblù
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Genova, Stadio "Luigi Ferraris", 13 aprile 2008 ore 15
33a giornata Serie A
GENOA 1893 - TORINO 3-0 (0-0)
Genoa 1893: Rubinho, Bovo, Lucarelli, Criscito, Rossi (all'81' Raggio Garibaldi), Milanetto, Konko, Fabiano (al 46' Di Vaio), Sculli, Borriello (al 78' Figueroa), Leon . A disposizione: Scarpi, De Rosa, Van den Borre, Wilson. All.: Caneo.
Torino: Fontana, Motta (al 61' Rosina), Di Loreto, Dellafiore, Lanna (all'87' Rubin), Diana, Grella, Corini, Lazetic, Recoba (al 46' Ventola dal 1' st ), Di Michele . A disposizione: Ferrauto, Asamoah, Barone, Bjelanovic. All.: Novellino.
Arbitro: Orsato di Schio.
Marcatori: Di Vaio 51', Borriello 61', Sculli 69'
Spettatori: 25.751 di cui 21.675 abbonati per una quota partita di 274.249,70 euro, più 4.076 paganti per un incasso di 101.667 euro.
Note: Ammoniti Lucarelli, Motta, Leon, Lanna, Milanetto e Di Michele per gioco scorretto, Recoba per proteste. Lanna, Di Michele e Recoba diffidati e ammoniti, salteranno per squalifica Torino-Inter di domenica prossima. Si è rivisto in campo Rubin dopo sei mesi di assenza per infortunio, Sereni e Pisano sono rimasti in tribuna per problemi fisici accusati nel riscaldamento prepartita. Calci d'angolo 9-3 per il Genoa 1893, recupero 1' pt, 2' st. La squadra è stata pesantemente contestata dai tifosi al casello di Genova, qualche danno alle autovetture dei calciatori parcheggiate alla Sisport.
Dati tratti da www.archiviotoro.it
Vedi anche Sintesi tv di Genoa-Torino 3-0 (da You tube) Campionato 2008/09

Sintesi filmata di Genoa-Torino 3-0 (immagini Sky tratte da You Tube)


I festeggiamenti rossoblù (da You Tube)

De Andrè e il Genoa, un amore poco conosciuto

"Il pallone in confusione" scopre un aspetto del grande poeta e cantautore non noto a chi non è di Genova e dintorni: la passione per i colori rossoblù. Domenica prossima ricorreranno i 10 anni dalla sua scomparsa

Girando per la rete, in cerca di notizie sul Genoa, ci siamo imbattuti sul sito http://www.druidi.it/ che riporta una notizia non troppo nota per chi non è di Genova e dintorni. Fabrizio De Andrè era un tifoso rossoblù: lo confessiamo, non lo avremmo mai pensato. Forse perché lo credevamo poeta e cantante, cui le cose di calcio non interessavano. E invece no: anche il pallone era per lui una storia da raccontare, una gioia da vivere e condividere, nata (com'è accaduto a tanti) dalla passione che aveva suo padre.
Su http://www.druidi.it/ c'è un link che riporta alla prefazione di un libro di alcuni anni fa, "Quelli che il Grifone" di Fabrizio Calzia - Frilli Editori, curata da Gessi Adamoli e Marco Peschiera. Quest'ultimo racconta come nacque l'amore tra il grande Faber e i colori rossoblù: ne riportiamo di seguito il testo. E' il nostro contributo al ricordo di questo immenso artista: domenica saranno trascorsi 10 anni dalla sua scomparsa. Per ironia della sorte, Peschiera narra che Fabrizio andò con suo padre a vedere al "Luigi Ferraris" nel 1947 Genoa-Torino: è la partita del prossimo turno di campionato.
Ci viene in mente un suo disco capolavoro del 1968, "Tutti morimmo a stento", ispirato alla poetica del francese François Villon, vissuto nel 1400, che esprime la sua visione sarcastica con cui guarda la vita e tifa per gli individui perdenti. Ma vengono in mente anche altri suoi celebri versi. Ci perdoni Fabrizio, ma vogliamo parafrasare un verso di sua canzone "Quello che non ho" riferendola a coloro i quali desiderano con bramosia l'attaccante della sua squadra, il "principe" Diego Milito.
Quello che non ho è Milito avanti
per segnare più in fretta e tenervi più distanti
Marco Liguori
Riproduzione riservata, consentita soltanto dietro citazione della fonte

Tratto da http://www.frillieditori.com/books/prefagrifone.htm
Fabrizio De André raccontava di essersi innamorato del Genoa a sette anni, un pomeriggio del 1947 quando suo padre Giuseppe lo portò a Marassi a vedere il Grande Torino di cui era acceso tifoso. Una partita senza storia: i Mazzola, i Gabetto, i Grezar, i Loik a mostrare meraviglie e i Grifoni frastornati e rassegnati. Un gol all’inizio del primo tempo, un altro alla ripresa, il terzo alla mezzora. Con De André padre ad applaudire felice. Ma all’ottantacinquesimo il Genoa si scuote dal suo torpore: tre a uno e tutti all’assalto, un calcio di rigore ed ecco il tre a due, un altro fiero arrembaggio e la folla comincia a sperare, nell’ultimo minuto si libra sul campo il gran sabba della volontà e in extremis soltanto un palo salva il Toro dalla clamorosa rimonta. Il Genoa perde quella partita ma in cinque minuti conquista un tifoso per la vita.
Fabrizio restò per sempre dalla parte dei vinti di tutto il mondo: ma nelle sue poesie in musica gli sconfitti e gli esclusi – puttane e indiani perseguitati, malfattori e spiriti ribelli – trovano sempre la rivincita morale sul bigotto e il moralista, sul potente e sui suoi servi corrotti.
Lo stato d’animo del genoano è quello degli spiriti ribelli di De André: lasciamoli godere, tutti gli altri, delle loro vittorie. E osserviamoli con comprensione le volte che la sorte gli diventa avversa. Ridano pure o piangano pure intorno alle piccole vicende di un pallone che rotola. Noi li guardiamo dall’alto e con distacco perché potranno vincere una partita o venticinque o mille ma hanno perso il campionato più importante: loro, il destino li ha condannati a vivere senza nemmeno immaginare che cosa significa essere genoani.
È questo ancestrale, filosofico istinto di superiorità a fare del genoano un esemplare unico: il genoano è l’unico seguace del calcio dotato della capacità di ridere e scherzare su se stesso. Diciamoci la verità: in quale parte del globo terracqueo si potrebbe riuscire a trovare un’intera generazione di tifosi in grado di sciorinare, a trent’anni di distanza e senza un fiato di pausa, la formazione di un campionato di serie c? La ricordiamo a chi non c’era: Lonardi; Rossetti, Ferrari; Derlin, Benini; Turone; Perotti, Maselli, Cini, Bittolo, Speggiorin. Rileggere e mandare a memoria: è la preghiera laica del genoano vero.
Marco Peschiera
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http://www.wikio.it

il pallone in confusione

Registrazione n° 61 del 28 settembre 2009 presso il Tribunale di Napoli
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Editore e direttore responsabile: Marco Liguori

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