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mercoledì 29 ottobre 2008

Calcio in cifre: Reggina inesistente, Napoli sugli scudi

Com'era stato previsto alla vigilia, gli azzurri hanno dominato grazie a una pericolosità indiscutibile (64% contro 17,6%) e a una difesa solida: lo dimostra l'indice di protezione area (71,9%). Da incorniciare la prestazione di Denis: su quattro tentativi a rete ha realizzato tre gol

Come previsto dai pronostici e dalle statistiche Panini Digital-Lega Calcio del pre-partita non c'è stata gara al San Paolo. Il Napoli ha dominato in lungo e in largo sul campo: la Reggina non è stata mai in partita. Le cifre sono impietose. A fronte di un possesso palla del 55% (45% degli avversari) gli azzurri hanno ottenuto un indiscutibile indice di pericolosità con il 64%, contro il più che modesto 17,6% degli amaranto. Ciò significa che la squadra di casa ha prevalso nella capacità di mantenere il possesso palla, di verticalizzare, di giungere al tiro e, soprattutto, di creare occasioni da rete. Improponibile anche il paragone nella capacità offensiva: 56,1 % della squadra di Reja contro il 28,1% di quella di Nevio Orlandi. Il Napoli ha tirato 15 volte verso la porta avversaria: su sei tiri terminati nello specchio, tre di Denis sono finiti in fondo al sacco. L'attaccante argentino ha avuto stasera uno score invidiabile: solo una delle sue saette non è finita alle spalle di Campagnolo. Gli altri tiratori scelti sono stati Lavezzi (5 volte), Gargano (2) e Pazienza (2). La Reggina ha provato due sole volte: uno soltanto è finito dalle parti di Navarro.
Ma i partenopei hanno stracciato la Reggina anche con la supremazia difensiva. Infatti, l'indice di protezione area è a loro favorevole: 71,9% contro 43,9%. L'unica nota positiva per i calabresi è stata il numero cospicuo di recupero palloni ottenuto da Lanzaro (15) e Costa (13).
Marco Liguori
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Clicca qui per leggere tutti i dati statistici dell'incontro

La sintesi di Napoli-Reggina 3-0

Calcio in cifre: Napoli strafavorito sulla Reggina

La formazione azzurra è nettamente superiore a quella calabrese, a cominciare dal proprio rendimento in casa: tre vittorie su altrettante gare, contro le quattro sconfitte degli avversari. Stando alle statistiche di Panni Digital, Reja dovrà fare attenzione alla forte vocazione difensiva di Orlandi (pari al 61,2%) e al rendimento di Corradi pari a quello di Hamsik: quattro reti su 17 tentativi

Stando al rendimento delle due squadre, in casa per il Napoli e in trasferta per la Reggina, stasera non ci sarebbe proprio partita. La formazione partenopea tra le mura amiche del San Paolo ha vinto tre gare su tre, con avversari del calibro di Fiorentina, Palermo e Juventus: sei i gol fatti, tre quelli subiti . Invece i calabresi hanno perso tutte e quattro le partite disputate: un solo gol fatto e ben nove incassati.
Scendendo nel dettaglio delle statistiche Panini Digital-Lega Calcio (cliccare qui per Napoli-Reggina) si nota che il Napoli è una squadra ad alta redditività. La formazione di Eddy Reja è al diciottesimo posto per palloni giocati, all'undicesimo per la media dei tiri in porta per gara e al sedicesimo posto per supremazia territoriale: ma è al nono posto per la complessiva pericolosità (44,9%). Ciò significa che la squadra con un volume di gioco poco elevato riesce a rendere molto, a vincere e a essere in testa alla classifica alla pari con Inter e Udinese.
Discorso opposto per la Reggina, che si trova nelle ultime posizioni di tutte le statistiche delle prime otto giornate del campionato, ad eccezione dei palloni giocati (è al dodicesimo posto). Per dare un'idea della squadra amaranto, basti pensare che l'indice di pericolosità (36,6%) è il diciassettesimo di tutta la serie A. E ha una scarsa propensione ad attaccare la porta avversaria con il 39%: il Napoli è al 47,7%. C'è però da registrare che, nonostante le 13 reti subite complessivamente, la squadra di Nevio Orlandi ha una forte propensione a difendere la propra area, il cui indice è al 61,2% (il Napoli è al 56.4%). Probabilmente ci sarà da attendersi stasera la sua totale chiusura degli spazi, necessari per contenere le sgroppate di Lavezzi ed Hamsik.
Rigurdo ai singoli Corradi è l'attaccante più pericoloso della Reggina, con i suoi quattro gol su 17 tentativi. Sono le stesse cifre di Hamsik.
Marco Liguori
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(cliccare qui per visionare le statistiche Panini Digital - Lega Calcio dell'incontro)

Calcio in cifre: Atalanta, cliente non facile per il Toro

La formazione bergamasca ha una marcata supremazia territoriale e soprattutto in difesa (65,9%). La notizia positiva per i granata è che finalizza poco il proprio volume di gioco

E così dopo quattro sconfitte consecutive (l'ultima nel derby) il Torino affronta stasera l'Atalanta nelle mura amiche dell'Olimpico. Non sarà affatto una partita semplice per gli uomini di Giovanni De Biasi, che saranno costretti a vincerla per uscire dalle secche della bassa classifica. E non solo perché la squadra bergamasca ha immeritatamente perso in casa contro il Milan. Anzi, proprio le statistiche Panini Digital-Lega Calcio (cliccare qui per visionare quelle su Torino-Atalanta) a testimoniare il discreto andamento della formazione guidata dal "timoniere" Luigi Del Neri. Fuori casa i nerazzurri hanno vinto un incontro, pareggiato uno e perso due volte: i gol fatti e subiti sono esattamente due a testa. I granata in casa hanno lasciato troppi punti agli avversari, avendo vinto una sola volta e perso tre incontri: cinque gol fatti e sette subiti.
Le statistiche riportano che l'Atalanta è la quarta squadra del torneo per supremazia territoriale, palle giocate e passaggi riusciti: è quinta per possesso palla. La notizia positiva per il Toro è che i bergamaschi non finalizzano molto questa loro superiorità di gioco: sono al nono posto per numero di tiri in porta (la media a incontro è di 5 su 13 complessivi) e al decimo per la complessiva pericolosità (44,9%). Proprio riguardo a questi dati, il Torino è poco al disotto: è undicesimo per i tiri dentro (media a incontro di 5 su 10) e dodicesimo in pericolosità (41,8%). Da non sottovalutare la capacità difensiva dell'Atalanta, decisamente più marcata del Toro: 65,9% contro 53,6%. E' quindi una squadra che costruisce le sue prestazioni a partire dal reparto arretrato. Per sfondare questo muro, il Torino dovrà affidarsi aa Amoruso, il suo migliore attaccante che vanta 19 tentativi al tiro, contro i 25 del nerazzurro Doni, e due reti, contro le tre del bergamasco Floccari.
Marco Liguori
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lunedì 27 ottobre 2008

Calcio in cifre: il pareggio a San Siro va molto stretto al Genoa

La formazione di Gasperini si è dimostrata più pericolosa (38,3%) contro l’Inter: sei chiare occasioni da rete, di cui quattro di Milito, contro appena le due nerazzurre. Mourinho non può pensare di risolvere la crisi di gioco solo con l’"epurazione" di Obinna, Balotelli e Cruz

L’allenatore nerazzurro Josè Morinho invece di prendersela con alcuni suoi giocatori dovrebbe riflettere sull’andamento complessivo della sua squadra che ieri ha lasciato (inaspettatamente) molti spazi nell’incontro casalingo contro il Genoa. Le statistiche Panini Digital – Lega Calcio, riportano che nel match di San Siro la formazione rossoblù è stata leggermente più pericolosa dell’Inter: il relativo indice riporta un 38,3% contro il 38,1% dei padroni di casa. Ciò significa che la formazione guidata da Gian Piero Gasperini ha avuto maggiore capacità di mantenere il possesso palla, di verticalizzare, di giungere al tiro e di creare occasioni da rete. E proprio quest’ultimo punto deve far riflettere il tecnico interista: i genoani hanno avuto sei chiare opportunità da gol su 12 tiri scagliati contro la porta difesa da Julio Cesar, di cui ben quattro sono state del "principe" argentino Milito. I nerazzurri ne hanno create appena due su 14: poco incisivo Ibrahimovic con un solo tiro verso la porta di Rubinho su sei. Lo 0-0 finale va dunque molto stretto alla formazione ospite.
Un rendimento decisamente sotto la sufficienza, soprattutto in base a due dati statistici. L’Inter ha ottenuto una supremazia territoriale (ossia il tempo totale di possesso palla di una squadra nella metà campo avversaria) di circa 14 minuti contro i 9 minuti e 30 secondi del Genoa, e il 42% relativo alla capacità di attaccare la porta avversaria. Insomma, Mourinho non può pensare che con l’"epurazione" di Balotelli, Cruz e Obinna si risolvano tutti i problemi di gioco della sua squadra: ma dovrà pensare a registrare alcuni reparti, come il centrocampo che effettua un "filtro" poco efficace contro le scorribande avversarie. Dopodomani a Firenze, nella gara molto impegnativa e decisiva contro una Fiorentina in netto recupero di gioco e risultati, si noterano gli eventuali cambiamenti.
Marco Liguori
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Le statistiche di Inter-Genoa 0-0 (cliccare sopra per ingrandire)


Sintesi di Inter-Genoa 0-0

Calcio in cifre: la Juventus domina il derby della Mole

In 90 minuti il Toro, che non ha centrato la porta avversaria neanche una volta, è stato “matato” senza scampo ben oltre la sconfitta per 1-0. Pericolosità netta della Vecchia Signora (43,3%) grazie a un migliore rendimento in attacco (43,3%) e una difesa blindata (64,3%). Sintesi filmata del match tra bianconeri e granata

La Juventus ha dominato il derby della Mole. Stando alle statistiche Panini Digital – Lega Calcio il Torino non ha avuto scampo. Dalla lettura dei numeri sembra evidente che la Vecchia Signora sia stata un avversario quasi inarrivabile per i granata, ben oltre la portata della sconfitta per 1-0. Nel corso dei 90 minuti di gioco la formazione di Claudio Ranieri ha messo a frutto le sue 546 palle giocate con un’elevato grado di pericolosità: 43,3% contro appena 21,8% della squadra allenata da Gianni De Biasi. Ciò significa che i bianconeri sono stati nettamente superiori sui granata in tre tipi diversi di capacità: mantenere il possesso palla, verticalizzazione, giungere al tiro, creare occasioni da rete. Non ammette repliche la superiorità territoriale juventina (ossia il tempo totale di possesso palla di una squadra nella metà campo avversaria), pari a circa nove minuti, contro i poco oltre 6 minuti torinisti.
Indiscutibile la superiorità in attacco della Vecchia Signora: 43,3 % contro il 34,7% degli avversari. Impeccabile il suo comportamento in difesa, con una capacità di proteggere l’area di rigore pari al 65,3 % contro appena 56,7% del Toro.
Sconcertante è stata la capacità dei granata di tirare nella rete avversaria: Manninger ha avuto una serata molto tranquilla, considerato che nessun avversario ha scagliato un solo pallone nello specchio della sua porta su un totale di nove tentativi. Al contrario la Juventus ha impegnato cinque volte Calderoni su dieci tiri. Da evidenziare il massimo rendimento con il minimo sforzo di Amauri: un gol realizzato su due tentativi.
Marco Liguori
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Le statistiche di Juventus-Torino 1-0 (cliccare sopra per ingrandire)



Sintesi di Juventus-Torino 1-0

domenica 26 ottobre 2008

Statistiche: il Napoli straccia la Lazio

Migliore proiezione offensiva (49,4%) assieme a un’ottima capacità di difendere la propria area di rigore (59,2%): sono gli indici rivelatori della netta superiorità degli azzurri all’Olimpico. La sintesi dell'incontro con l'autorete di Siviglia

Migliore proiezione in attacco (49,4%) e migliore capacità di difendere la propria area di rigore (59,2%). Sono questi i due dati statistici di Panini Digital – Lega Calcio che fotografano la netta superiorità del Napoli contro la Lazio, che ha visto gli azzurri uscire vittoriosi dall’Olimpico. Quasi in parità l’indice di pericolosità (capacità di mantenere il possesso palla, capacità di verticalizzare, capacità di giungere al tiro e capacità di creare occasioni da rete): 37,6 % per i romani, 36,8% per i partenopei, a testimonianza della partita giocata a viso aperto da entrambe le formazioni. Da segnalare però il netto calo della squadra del presidente Claudio Lotito, che nelle prime sette giornate aveva ottenuto una media di oltre il 60%.
La squadra di Eddy Reja ha ottenuto un rendimento superiore a quella di Delio Rossi, soprattutto se si comparano le due percentuali precedenti con il dato sulla supremazia territoriale: la Lazio ha prevalso con circa 13 minuti, contro i 7 minuti e 35 secondi del Napoli. A ciò bisogna aggiungere il possesso palla del 51% con 524 palloni giocati dai padroni di casa, mentre gli ospiti hanno tenuto palla per il 49% e l’hanno giocata per 488 volte.
A controprova della maggiore incisività di Lavezzi e compagni, c’è la statistica dei tiri: quattro nello specchio della porta su 14 totali dei laziali contro i due su sette dei napoletani, di cui uno entrato in porta su autorete di Siviglia. Da segnalare la prova molto positiva in difesa di quest’ultimo, che ha recuperato ben 30 palloni contro i 21 del compagno di squadra Rozehnal e dei napoletani Aronica e Santacroce.
Marco Liguori
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Le statistiche di Lazio-Napoli 0-1 (cliccare sopra per ingrandire)







Sintesi di Lazio - Napoli 0-1

venerdì 24 ottobre 2008

Curiosità statistiche: Lazio più pericolosa in attacco del Napoli

La formazione romana riesce a essere più concreta (60,7%) rispetto a quella di Reja nelle prime sette giornate di campionato. Gli azzurri però hanno una maggiore propensione offensiva (47,4%). Inoltre, ottobre è un mese dal rendimento mediocre per l’allenatore biancoceleste Rossi: soltanto un punto a partita

Domenica il Napoli sfiderà la squadra più pericolosa del torneo di serie A. Infatti, secondo le statistiche Panini Digital-Lega Calcio, la Lazio presenta la maggior percentuale di produzione offensiva, pari al 60,7%. Questo indice è composto dalla capacità di mantenere il possesso palla, capacità di verticalizzare, capacità di giungere al tiro, capacità di creare occasioni da rete. Insomma, la squadra di Delio Rossi riesce a mettere a frutto le 528 palle giocate in media nelle prime sette giornate di campionato, i 9 minuti e 42 secondi di superiorità territoriale, e il 60,4% di passaggi riusciti. Elevata anche la media dei tiri: sette nello specchio della porta sui 17 scagliati per ciascun incontro. In tutte queste caratteristiche la Lazio è superiore al Napoli. La squadra biancoceleste si preannuncia come un cliente molto difficile per la formazione di Eddy Reja: anche perché ha un indice di difesa della propria area di rigore elevato (61,5% contro 56% degli azzurri). Ma il Napoli ha una caratteristica superiore: la percentuale di attaccare la porta avversaria, 47,4% contro 44,7%. La formazione partenopea ha dunque una maggiore propensione offensiva: ma i numeri dicono che non riesce a concretizzare. Lasciando da parte per un momento i numeri, potrebbe anche accadere che all’Olimpico ci sia un’inversione di tendenza a favore degli azzurri.
Ciò potrebbe accadere anche perché il mese di ottobre è da sempre mese nero per le formazioni allenate da Delio Rossi. Secondo le statistiche di Football Data, l’allenatore biancoceleste viaggia alla media molto mediocre di un punto per partita: essa è il frutto di un bilancio composto da 12 vittorie, 20 pareggi e 24 sconfitte, in 56 partite disputate in campionati professionistici. Da quando allena la Lazio, il suo bilancio in ottobre è 2 vittorie, 5 pareggi ed 8 sconfitte in 15 giornate di campionato, media punti-gara 0,73. La Lazio ha sempre segnato almeno una rete in ciascuna delle ultime 16 gare interne di serie A, per un totale di 28 reti all'attivo. L'ultimo digiuno casalingo ufficiale biancoceleste risale al 3 novembre 2007 quando, in serie A, la Lazio venne sconfitta per 0-1 dalla Fiorentina. La formazione del presidente Lotito è assieme all'Udinese, una delle due squadre più corrette della serie A 2008/09: ha subito soltanto 12 ammonizioni subite in 7 giornate.Lazio e Napoli sono due delle tre formazioni della serie A 2008/09 che guadagnano il maggior numero di punti tra primi e secondi tempi dopo 7 turni di campionato. Il saldo attivo della squadra di Delio Rossi è di +6 (come quello del Catania), mentre quello del Napoli e' addirittura di +7 (primatista solitario).
Marco Liguori
(Riproduzione riservata, consentita soltanto
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Le statistiche di Lazio-Napoli (cliccare sopra per ingrandire)







domenica 19 ottobre 2008

Statistiche Torino-Cagliari: i granata si mangiano le mani

Il Torino si sta sicuramente mangiando le mani, dopo la sconfitta col Cagliari. Di sicuro, se l'allenatore Gianni De Biasi leggesse le statistiche lo starebbe sicuramente facendo. La superiorità dei granata in campo, almeno stando ad alcuni dati Panini Digital-Lega Calcio, è stata marcata: in modo particolare in attacco con il 40,8% contro il 37,8% degli isolani, prevalenza territoriale di 10 minuti e 17 secondo contro gli appena 7 minuti degli avversari, su un totale di 515 palle giocate (448 quelle dei sardi).
Dove sta l'inghippo? Probabilmente nella percentuale degli attacchi verso la porta avversaria, dove il Cagliari ha avuto la meglio con il 44,4%: a ciò bisogna aggiungere che i tiri in porta dei rossoblù di Allegri sono stati 9 con 5 nello specchio della rete, contro i 12 totali del Toro che ne ha indirizzati solo 7 verso il portiere Marchetti. E alla fine il Cagliari ha concretizzato questa sua migliore propensione offensiva: Torino è stato più pericoloso, ma con poco costrutto. Anzi, si può sottolineare l'ottima resa del goleador isolano Acquafresca: due tiri, un gol. Decisamente meglio delle punte avversarie Amoruso e Bianchi: otto tiri in due, senza esito.
In difesa si è riscontrato un sostanziale equilibrio: Torino 55,6%, Cagliari 56,3%. Il prossimo turno riserva per i granata il derby con la Juve: c'è da giurare che i tifosi vorrebbero un netto calo nella pericolosità della squadra, ma con una sola rete che garantisca il successo sulla Vecchia Signora.
Marco Liguori
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I NUMERI DI TORINO-CAGLIARI



Statistiche Panini-Lega: vittoria netta del Napoli sulla Juve

Decisamente migliore rispetto ai bianconeri il rendimento offensivo degli azzurri (52,1%) mentre più che soddisfacente è stata la propria capacità di difendere la porta (61,8%)

I numeri delle statistiche indicano che il Napoli ha ottenuta una netta vittoria sulla Juventus. I dati della Panini Digital-Lega Calcio riportano il miglior rendimento offensivo della squadra di Eddy Reja su quella di Claudio Ranieri. A fronte di una percentuale di attacco alla porta del 42%, gli azzurri hanno conseguito un indice di pericolosità (composto dalla capacità di mantenere il possesso palla, capacità di verticalizzare, capacità di giungere al tiro, capacità di creare occasioni da rete) del 52,1%: al contrario la Vecchia Signora, se per il primo ha ottenuto un 38,2% tutto sommato abbastanza positivo, si è rivelata decisamente meno pericolosa sotto la porta avversaria a causa del mediocre 40,7%. La supremazia territoriale della squadra di casa è stata piuttosto marcata: il tempo totale di possesso palla nella metà campo avversaria ha superato i 10 minuti contro gli 8 minuti e 40 secondi circa della Juve. Maggior possesso palla (54% contro 46%) e palle giocate (538 contro 489) del Napoli.
L'unico dato in pari riguarda i tiri: quattro nello specchio della porta e 12 in totale. Cinque di essi spettano alla coppia d'attacco Del Piero-Amauri (che ha segnato l'unico gol bianconero): il Napoli ha risposto con quattro di Hamsik (un gol) e due di Lavezzi (un gol). In difesa, la migliore protezione della propria porta è toccata al Napoli con il 61,8%. Tuttavia, tre difensori juventini hanno ottenuto il maggior numero di palle recuperate, superati solo da Santacroce: Chiellini, Molinaro e Grygera. Quasi alla pari il dato dei passaggi riusciti: 59,5% dei partenopei contro 59,3% dei piemontesi. Il migliore degli azzurri è stato Gargano con 46 passaggi: dieci in meno per Grygera, il migliore dei bianconeri.
Marco Liguori
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IL RIEPILOGO DI NAPOLI-JUVENTUS 2-1
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domenica 5 ottobre 2008

Statistiche Genoa-Napoli: rossoblù vittoriosi, ma di poco superiori

Genoa soltanto di poco superiore al Napoli, anche se si è reso più pericoloso sotto porta. Questo è il responso delle statistiche elaborate a fine partita da Panini Digital - Lega Calcio. L'indice di pericolosità che determina la maggiore produzione offensiva di una squadra (determinato da capacità di mantenere il possesso palla, capacità di verticalizzare, capacità di giungere al tiro, capacità di creare occasioni da rete) mostra un miglior rendimento in attacco da parte dei rossoblù con il 56% contro il 52,3% dei partenopei. Scomponendo il dato, il Napoli è stato superiore nella capacità di attacco alla porta: 49,4% contro il 45% degli avversari. Bene anche gli azzurri i tiri nello specchio della porta (6 contro 5) su 14 totali (solo 8 quelli genoani). Ha tirato di più Denis con 5 tentativi, seguito da Lavezzi (3) e Gargano (2). Nella classifica compare solo Juric (2) tra i genoani.
Nel possesso palla, la superiorità del Genoa (53% contro 47%) è stata decisiva, così come la supremazia territoriale: 10 minuti e 49 secondi contro i poco oltre 7 minuti del Napoli.
Nonostante i tre gol subiti, la difesa azzurra si è ben comportata in difesa: l'indice di protezione area è stato del 55% contro appena 50,6% della squadra di Gasperini.
Marco Liguori
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domenica 21 settembre 2008

Il Milan straccia la Lazio anche con le statistiche

Molto elevata la pericolosità dei rossoneri, pari a 87,9% contro appena il 42,1% dei biancocelesti. Diavolo ad alto rendimento nelle conclusioni: quattro reti su 15 tiri totali di cui nove in porta

Oltre al 4-1 finale, anche le statistiche Panini Digital-Lega Calcio affermano che stasera il Milan è passato come un rullo compressore sulla malcapitata Lazio. Innanzitutto l'alto rendimento nei tiri in porta: su 15 complessivi (di cui cinque di Kakà, tre di Borriello e tre di Pato), nove sono giunti nello specchio della porta e quattro sono passati alle spalle del portiere biancoceleste Carrizo. La Lazio ha effettuato solo cinque conclusioni in porta su 13 complessive, con un gol. Impressionante il numero di palle giocate dalla formazione di Ancelotti: 630 contro 529.
Devastante l'indice di pericolosità dei rossoneri, ossia la capacità di produzione offensiva (composta da verticalizzazioni, creare occasioni da rete e capacità di giungere a tiro) pari all'87,9% contro appena il 42,1% della squadra di Delio Rossi. La quale si è rivelata poco efficace anche in difesa: la percentuale di protezione della propria area non è andata oltre il 57%, contro il 65,3% dei Milan. Il "diavolo" ha ottenuto anche una discreta supremazia teritoriale in area avversaria con poco più di 12 minuti contro i 10 della Lazio.

Marco Liguori

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Le statistiche di Milan-Lazio
(Fonte Panini Digital-Lega Calcio)











Sintesi di Milan-Lazio

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il pallone in confusione

Registrazione n° 61 del 28 settembre 2009 presso il Tribunale di Napoli
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