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giovedì 12 giugno 2008

La mannaia di Palazzi si abbatte su Genoa, Udinese e Reggina

Il procuratore federale ha deferito alla commissione disciplinare nazionale per vicende legate alle plusvalenze fittizie i presidenti Preziosi, Soldati e Foti. Dinanzi all'organismo di giustizia sportiva dovranno presentarsi anche Pierpaolo Marino (ex vicepresidente "zebrette") e Giovanni Blondet (ex dg genoano). Anche l'ex presidente del Grifone, Luigi Dalla Costa, è implicato per le plusvalenze: si tratta però di fatti risalenti al 2002.


La mannaia di Stefano Palazzi si è abbattuta su Genoa, Udinese e Reggina. Oltre alle tre società di serie A, per alcune vicende legate a plusvalenze fittizie sono state deferiti dal procuratore federale alla commissione disciplinare nazionale il presidente del Genoa Enrico Preziosi, il numero uno dell'Udinese Franco Soldati e quello della Reggina Pasquale Foti. Adesso bisognerà vedere se cadranno nel nulla, come già accaduto diverse volte, oppure porteranno a sentenze di condanna. Palazzi ha anche deferito Pierpaolo Marino, ex Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Udinese, e Giovanni Blondet, ex direttore generale del Genoa. Coinvolto anche Luigi Dalla Costa, ex presidente del Grifone, per fatti risalenti al 2002.
Queste in sintesi le accuse, trascritte sul sito della Figc.
Preziosi – le accuse rivolte da Palazzi al presidente rossoblù riguardano la violazione dei principi di lealtà, probità e correttezza sanciti per aver sottoscritto alcuni contratti attinenti a diritti alle prestazioni sportive di alcuni calciatori, con abnorme e strumentale valutazione dei diritti stessi; per la violazione dei principi di lealtà, probità e correttezza sanciti per aver contabilizzato nei bilanci chiusi al 30 giugno 2003 ed al 30 giugno 2004 nonche' nella situazione infrannuale al 31 marzo 2004 plusvalenze fittizie derivanti dalla stipula di contratti attinenti a diritti alle prestazioni di calciatori con corrispettivi di gran lunga superiori a quelli realmente attribuibili ai diritti medesimi, nonche' per non aver svalutato nei bilanci al 30 giugno 2004 e 30 giugno 2005 e nelle situazioni infrannuali al 31 marzo 2004 e 31 marzo 2005 le poste attive contabilizzate al momento dell'acquisizione dei diritti alle prestazioni dei calciatori, tutte condotte connesse fra di loro e tutte finalizzate ad ottenere l'iscrizione al campionato di competenza delle stagioni 2004/2005 e 2005/2006 in assenza dei requisiti previsti dalla normativa federale.
Soldati – il presidente dell’Udinese è stato deferito per la violazione dei principi di lealta', probita' e correttezza per aver contabilizzato nei bilanci chiusi al 30 giugno 2003 ed al 30 giugno 2004 nonché nella situazione infrannuale al 31 marzo 2004 plusvalenze fittizie derivanti dalla stipula di contratti attinenti a diritti alle prestazioni di calciatori con corrispettivi di gran lunga superiori a quelli realmente attribuibili ai diritti medesimi, nonche' per non aver svalutato nel bilancio al 30 giugno 2004 e nella situazione infrannuale al 31 marzo 2005 le poste attive contabilizzate al momento dell'acquisizione dei diritti alle prestazioni dei calciatori, tutte condotte connesse fra di loro e tutte finalizzate a far apparire perdite inferiori a quelle realmente esistenti e ad ottenere l'iscrizione al campionato di competenza delle stagioni 2004/2005 e 2005/2006 in assenza dei requisiti previsti dalla normativa federale.
Foti – il numero uno amaranto è stato deferito per la violazione dei principi di lealta', probita' e correttezza per aver sottoscritto alcuni contratti attinenti a diritti alle prestazioni sportive di alcuni calciatori, con abnorme e strumentale valutazione dei diritti stessi; per la violazione dei principi di lealtà, probità e correttezza per aver contabilizzato nella situazione infrannuale al 31 marzo 2004 plusvalenze fittizie derivanti dalla stipula dei contratti di cessione con corrispettivi di gran lunga superiori a quelli realmente attribuibili; per la violazione dei principi di lealtà, probità e correttezza per aver contabilizzato nel bilancio chiuso al 30 giugno 2004 plusvalenze fittizie derivanti dalla stipula dei contratti di cessione con corrispettivi di gran lunga superiori a quelli realmente attribuibili, nonché per non aver svalutato nel Bilancio al 30 giugno 2004 le poste attive contabilizzate al momento dell'acquisizione dei diritti alle prestazioni dei calciatori, tutte condotte connesse fra di loro e tutte finalizzate a far apparire perdite inferiori a quelle realmente esistenti e ad ottenere l'iscrizione al campionato di competenza della stagione 2005/2006 in assenza dei requisiti previsti dalla normativa federale.
Marino e Blondet - i capi di imputazione dell’ex Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione delle “zebrette” friulane (e attuale direttore generale del Napoli) e per l’ex dg del Grifone riguardano la violazione dei principi di lealtà, probità e correttezza sanciti dall’art. 1, comma 1, del C.G.S., per aver sottoscritto alcuni contratti attinenti a diritti alle prestazioni sportive di alcuni calciatori, con abnorme e strumentale valutazione dei diritti stessi.
Dalla Costa - l'ex presidente del Genoa è stato deferito per due motivazioni. La prima riguarda la violazione dei principi di lealtà, probità e correttezza sanciti dall’art. 1, comma 1, del C.G.S., per aver sottoscritto alcuni contratti attinenti a diritti alle prestazioni sportive di alcuni calciatori, con abnorme e strumentale valutazione dei diritti stessi. L'altra riguarda la violazione dei principi di lealtà, probità e correttezza sanciti dall’art. 1, comma 1, del C.G.S e delle disposizioni di cui all’art. 7, comma 3, del C.G.S. previgente, trasfuso nell’art. 8, comma 4, del vigente C.G.S., per aver contabilizzato nei bilanci chiusi al 30 giugno 2002, plusvalenze fittizie derivanti dalla stipula di contratti attinenti a diritti alle prestazioni di calciatori con corrispettivi di gran lunga superiori a quelli realmente attribuibili ai diritti medesimi, tutte condotte connesse e tutte finalizzate a far apparire perdite inferiori a quelle realmente esistenti e ad ottenere l’iscrizione al campionato di competenza della stagione 2003/2004 in assenza dei requisiti previsti dalla normativa federale.

Marco Liguori
(riproduzione riservata, effettuabile soltanto dietro citazione della fonte)

Colpo grosso del Napoli: acquistato Maggio dalla Samp

Il centrocampista ha firmato un contratto di cinque anni. Adesso si aspetta l'annuncio dell'acquisto dell'attaccante argentino German Denis

Il Napoli ha acquistato ieri pomeriggio dalla Sampdoria per 8 milioni di euro il centrocampista Christian Maggio. Il nuovo azzurro ha firmato un contratto quinquennale: è un laterale destro di grande potenza, dotato di "piedi buoni" per i cross. Nel club genovese si è scoperto goleador, con nove reti realizzate su 29 presenze nello scorso campionato. Sul sito del Napoli (http://www.sscnapoli.it/ ) i primi commenti a caldo. «Sono felice di poter giocare in una società ambiziosa e prestigiosa quale è il Napoli - ha detto il giocatore - e non vedo l'ora di cominciare la stagione». Anche il presidente del club partenopeo, Aurelio De Laurentiis è molto soddisfatto, dopo una lunga ed estenuante trattativa che ha avuto alcuni momenti di incertezza e sembrava volgere al peggio per i colori azzurri. «Sono contento di poter annunciare l'acquisto di Maggio, un altro colpo importante dopo quello di Rinaudo - ha spiegato il produttore cinematografico - Maggio lo abbiamo seguito da tempo e grazie all'ottimo lavoro di Marino siamo riusciti a portarlo in azzurro. Tra l'altro ha il cognome del mese in cui sono nato e questo sono sicuro sarà di buon auspicio». Anche il direttore generale Pierpaolo Marino ha manifestato la sua gioia: «Maggio è un ragazzo serio ed un nome importante del calcio italiano, perfettamente in linea con la nostra politica societaria. Siamo felici di aver chiuso l'accordo». Alcuni tifosi entusiasti già paragonano il cognome del centrocampista alla famosa "sera 'e maggio" del 1987, quando il Napoli conquistò il primo scudetto della sua storia.
Probabilmente entro la giornata di oggi dovrebbe essere annunciato l'acquisto dell'attaccante German Denis dalla squadra argentina dell'Indipendiente. L'attaccante, soprannominato "El tanque" (il carroarmato) per la sua potenza, dovrebbe essere la prima punta a lungo cercata dalla società napoletana negli ultimi mesi.
Marco Liguori
(riproduzione consentita esclusivamente soltanto dietro citazione della fonte)

leggi anche http://marcoliguori.blogspot.com/2008/06/le-casse-sono-piene-boom-dei-ricavi-tv.html

martedì 10 giugno 2008

La Juve denunciata per truffa

http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/calcio/news/2008-06-10_110226198.html

La querelante e' una societa' milanese, la 'Ena for all'

(ANSA)- TORINO, 10 GIU- Una denuncia per truffa commerciale e' stata presentata contro la Juve da 'Ena for all', una societa' milanese di intermediazione marketing. La querela risulterebbe depositata il 29 maggio a Torino contro l'a.d. Jean Claude Blanc, il responsabile commerciale Marco Fassone, la responsabile del costumer service, Barbara Borio. La societa' lamenta di essere stata estromessa da un 'contratto a tre' per la sponsorizzazione e gestione della logistica relative al soggiorno della squadra a Pinzolo.

Il ritorno dei Caso

http://www.pubblicitaitalia.it/news.asp?id_news=49712

I progetti dei Caso “Dopo le riviste Peruzzo, trattiamo per Newton e pensiamo a un quotidiano”

Dopo l’acquisto delle riviste di Peruzzo Editore, il progetto di riportare in edicola Newton, chiuso da Rcs, e il sogno mai spento di fondare un quotidiano. Giangaetano Caso (padre) e Fabio Caso (figlio) non rinunciano all’editoria nonostante il fallimento un anno fa dell’esperienza di Dieci, sfortunato quotidiano sportivo, e il mancato acquisto dell’Unità. Di Tutto, La mia casa e Top Salute, le tre riviste ex Peruzzo, totalizzano una raccolta annua di circa 3 milioni.

[09/06/2008 - 11.22] Finalmente editori. Ce l’hanno fatti i due Caso, Giangaetano (padre) e Fabio (figlio). Dopo il fallimento del quotidiano sportivo Dieci, fondato esattamente un anno fa e di breve durata, e dopo il mancato acquisto dell’Unità, per cui avevano fatto un’offerta poco prima di quella poi vincente di Renato Soru, i due ora attraverso la loro società Giornali e Associati e la loro concessionaria di pubblicità Ed7, entrambe con sede legale a Roma e sede operativa a Milano in via Washington 70, entrano nell’editoria da una porta di servizio, quella dei periodici.Dal’1 giugno sono infatti proprietari di tre riviste di Peruzzo Editore: il settimanale di gossip Di Tutto e i due mensili La mia casa e Top Salute. Ma questo è solo il primo passo. I Caso hanno infatti in corso una trattativa con Rcs Periodici per l’affitto della licenza di Newton, mensile maschile dedicato alle scienze e alle tecnologie che via Rizzoli ha chiuso a gennaio, ricollocando internamente al gruppo i 16 giornalisti, a partire dal direttore Giorgio Rivieccio, passato a dirigere Il Corriere dell’enigmistica, Domenica Quiz e Quiz Mese, tre periodici che ricadono sotto l’unità Familiari di Rcs Periodici. Resta la testata, di cui Rcs ha acquisito la licenza da un editore giapponese. “Abbiamo chiesto di affittare la licenza – conferma Fabio Caso –, e dopo un’iniziale apertura, c’è stato un raffreddamento. Gli ultimi contatti risalgono alla fine di maggio. Ma non considero l’affare sfumato”. Quanto ai periodici ex Peruzzo, di cui il precedente editore ha deciso di liberarsi per concentrarsi sul business dei collezionabili, la Giornali e Associati li farà realizzare in service, come del resto Peruzzo. Per tutte e tre le riviste la concessionaria continuerà ad essere Media Company (per Di Tutto attraverso una subconcessione di Ed7). “Il valore pubblicitario delle tre riviste – dichiara Caso – è di circa 3 milioni di euro. Ma entro la fine del 2009 la nostra casa editrice e concessionaria punta a un portafoglio di testate da 10 milioni di euro. Non abbandoniamo infatti l’idea di fondare o rilevare un quotidiano. Già a settembre potremmo forse annunciare novità”. (F.C.)

lunedì 9 giugno 2008

Le casse sono piene boom dei ricavi tv

Epolis 9 giugno 2008 pagina 42

Il bilancio. In attivo la semestrale della SSCN. Estinto il debito con Unicredit. E il San Paolo incide sul 44% delle entrate

LE CASSE SONO PIENE
BOOM DEI RICAVI TV

Marco Liguori
Il presidente Aurelio De Laurentiis brucia le tappe per fare grande il Napoli. Dopo aver chiuso nel 2006/07 il primo bilancio in utile (1,42 milioni) con un anno di anticipo, ha ottenuto un attivo di 10,24 milioni nei primi sei mesi della stagione 2007/08 che ha segnato il ritorno in A. Il risultato più che positivo è contenuto nel verbale, depositato in Camera di Commercio, del consiglio di amministrazione che ha approvato la semestrale il 25 marzo scorso: polverizza gli 886mila euro del periodo luglio-dicembre 2006. Esso lascia prevedere una brillante chiusura di esercizio, fondamentale per rafforzare la squadra e affrontare le sfide dell’Intertoto e del prossimo campionato. Il motivo del boom è spiegato nel documento dal presidente: «Il passaggio di categoria ha influenzato notevolmente sia la valorizzazione commerciale del marchio che quello dei diritti di ripresa e trasmissione dei diritti di ripresa e trasmissione degli eventi calcistici». Gli investimenti ammontano a 25,6 milioni, di cui 25,4 per acquisto calciatori.
L’esplosione dei ricavi, pari a 41,3 milioni, incrementatisi del 141% rispetto al primo semestre 06/07, è stata «in grado di sostenere completamente – si legge nel verbale – il coacervo dei costi della produzione» pari a 27,2 milioni (+58%). Gli introiti hanno anche coperto l’indebitamento bancario: sono stati estinti i restanti 7,03 milioni del prestito Unicredit. La società vanta verso le banche «un saldo attivo di euro 1.352 migliaia». Le entrate sono costituite per oltre il 44% da abbonamenti: si segnala anche «il significativo incremento dei ricavi derivanti dalla cessione dei diritti televisivi». Da semplice progetto partito nel 2004 in C1 il Napoli è ritornato ad essere una realtà consolidata della serie A: la società sta sviluppando il merchandising attraverso un negozio on line posto sul sito internet.
(Riproduzione consentita solo esclusivamente dietro la citazione della fonte)
Leggi anche
http://marcoliguori.blogspot.com/2008/06/colpo-grosso-del-napoli-acquistato.html

domenica 8 giugno 2008

"Rateizzare in bulgaro" sbarca in Bulgaria

Ringrazio la collega Elena Chahanova, corrispondente della Radio Nazionale Bulgara in Italia, per aver tradotto in bulgaro il mio articolo "Rateizzare in bulgaro" e i colleghi tutti del sito www.sportline.bg per averlo pubblicato.

Per gli amici di Sofia e dintorni, questa è la versione nella loro lingua
Финансист от Италия:
Отсрочено плащане по италиански, а не оставка на президента, беше спасението за ЦСКА
http://www.sportline.bg/news.php?id=9247

E questo è l'originale in italiano
http://marcoliguori.blogspot.com/2008/06/rateizzare-in-bulgaro.html

venerdì 6 giugno 2008

La quarta rateizzazione della Roma

Epolis 6 giugno 2008 pagina 41

Approfondimenti. In analisi il comunicato mensile sullo situazione finanziaria al 30 aprile scorso
I CONTI IN TASCA ALLA ROMA
QUANTI SOLDI CI SONO IN CASSA?

La società ha presentato all'Agenzia delle entrate una «istanza di rateizzazione della cartella di pagamento per Irap»

Marco Liguori
La Roma ha chiesto la quarta rateizzazione dei debiti fiscali. La notizia è evidenziata nel recente comunicato mensile sullo situazione finanziaria al 30 aprile scorso e nella terza trimestrale al 31 marzo. In quest’ultimo documento, la società giallorossa evidenzia che il 5 febbraio «è stata presentata all’Agenzia delle entrate l’istanza di rateizzazione della cartella di pagamento per Irap iscritta a ruolo relativa all’esercizio 2001-2002, per l’importo di 4,9 milioni di euro». L’importo è comprensivo di oneri accessori ed è stato accantonato in esercizi precedenti ed è attualmente sospeso. A causa delle recenti novità legislative in materia di rateizzazione «l’istanza è stata ripresentata lo scorso 28 marzo – si legge ancora nella trimestrale – al Concessionario della riscossione competente territorialmente». Nel documento sullo stato debitorio si evidenzia che l’importo di 4,9 milioni è scaduto ed «è in corso di perfezionamento la procedura» per la dilazione. Le altre rateizzazioni riguardano un debito in 56 mensilità dal settembre 2006 per 1,3 milioni (16 pagate), un altro per 2,8 milioni in 54 rate mensili dal marzo 2007 (pagate 12), e uno da 7,7 milioni dal febbraio 2008 in 46 rate mensili (3 pagate). Al 30 aprile scorso la società giallorossa quotata in Borsa aveva complessivamente debiti tributari per 22,12 milioni (di cui 14,7 entro 12 mesi e 7,4 oltre), contro i 26 milioni del mese precedente e i 15,08 milioni del 30 giugno 2007.
Le passività correnti (comprendenti i debiti verso erario, enti previdenziali, fornitori e personale) a fine aprile della "magica" sono pari a 114,6 milioni e hanno superato le attività per 70,5 milioni. Quest’ultimo dato è in calo rispetto a marzo (95,01 milioni) ed è abbastanza vicino ai 79,88 milioni della chiusura annuale al 30 giugno di un anno fa. Riguardo ai debiti di funzionamento, quelli verso il personale ammontano a 9,7 milioni (10,06 milioni in marzo), di cui 8,9 con i tesserati: non ci sono somme scadute. Gli importi dovuti verso società calcistiche ammontano a oltre 13 milioni, contro i precedenti 9,6 milioni. La Roma ha generato una posizione finanziaria netta, ossia le disponibilità liquide, in attivo per 19,9 milioni in calo dai 29,3 milioni di marzo, ma in crescita di 9,5 milioni nel corso degli ultimi 12 mesi. Ciò è stato determinato, spiega il comunicato sulla situazione finanziaria, «dall’utilizzo delle risorse per il pagamento di emolumenti e premi spettanti al personale tesserato, di imposte e ritenute fiscali, di contributi previdenziali e degli altri debiti di funzionamento di natura corrente, tenuto conto dell’incasso di proventi da sponsorizzazioni e di ricavi da biglietteria per le gare casalinghe del campionato di serie A e dell’Uefa Champions League».
http://www.wikio.it

il pallone in confusione

Registrazione n° 61 del 28 settembre 2009 presso il Tribunale di Napoli
Sede: corso Meridionale 11, 80143 Napoli
Editore e direttore responsabile: Marco Liguori

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