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domenica 14 dicembre 2008

Genoa-Atalanta 1-1: tabellino, commento e interviste

Tabellino Genoa-Atalanta 1-1 (0-1).
Genova, stadio "Luigi Ferraris" domenica 14 dicembre 2008 ore 15.00

Genoa (3-4-3): Rubinho 6, Papastathopoulos 5 (1' st Vanden Borre 6,5), Ferrari 6,5, Bocchetti 6,5, Rossi 6 (16' st Jankovic sv), Milanetto 6, Motta 6, Criscito 6,5, Sculli 7, Milito 6, Palladino 6 (28' st Potenza sv). (73 Scarpi, 23 Modesto, 29 Brivio, 31 El Shaarawy). All.: Gasperini 6.
Atalanta: (4-4-1-1): Coppola 6,5, Garics 6, Talamonti 6, Manfredini 6,5, Bellini 5, Ferreira Pinto 6,5, Guarente 6 (20' st Rivalta 4), Padoin 6,5, Valdes 6,5 (8' st De Ascentis 5), Doni 6,5 (27' st Pellegrino sv), Floccari 7 (1 Consigli, 9 Cisse', 34 Defendi, 32 Vieri). All.: Del Neri 6,5
Arbitro: Giannoccaro di Lecce 6 Reti: pt, 17' Floccari; st, 41' Sculli. Recupero: 2' e 5' Angoli: 6 a 1 per il Genoa Espulsi: 12' st, Bellini per doppia ammonizione; 18' st, Milanetto per un calcio a Guarente; 25' Rivalta per fallo su Palladino. Ammoniti: Valdes per gioco scorretto; Sculli, Ferreira Pinto per comportamento non regolamentare. Spettatori: 25.000
***I GOL 17' pt: Floccari salta con un pallonetto Papastathopoulos e entra in area, salta il portiere in uscita e segna con un tocco morbido. 41' st: Criscito mette in area un cross spiovente, Sculli si inserisce a centro area e di testa spiazza il portiere.
Fonte: Ansa

Commento Genoa-Atalanta 1-1
Voleva vincere ancora in casa per volare in alto il Genoa. Si deve invece accontentare di un pari acciuffato in extremis e con l'uomo in più (dieci contro nove) contro l'Atalanta, alla fine di una gara combattuta e nervosa quasi quanto il derby. Decidono Floccari e Sculli. Gli ospiti passano nel primo tempo, un po' a sorpresa, dopo un avvio avvincente del Genoa, mentre i rossoblù pareggiano quasi allo scadere riuscendo a sfruttare la superiorità numerica, arrivata nella ripresa dopo un brutto fallo di Rivalta su Palladino. Il giocatore, entrato in campo da 5 minuti, entra duro sulla gamba dell'avversario che lascia il campo in barella. Si ipotizza un trauma discorsivo al ginocchio destro e un lungo stop. Pochi minuti prima, erano stati espulsi Bellini, per doppio giallo, e Milanetto, per un calcio a un avversario che lo aveva atterrato. Alla fine il pari sembra giusto, anche se l'Atalanta, più pimpante, si rammarica per i tre punti gettati dopo avere difeso a lungo il vantaggio. Dalla gara emerge un Genoa meno brillante del solito, con un Milito un po' appannato oltre che sfortunato. La squadra di Gasperini si conferma però solida e motivata, quel che basta per tenere dietro in classifica proprio l'Atalanta, che stava provando il sorpasso. La squadra di Del Neri si conferma veloce e cinica, con un Floccari sempre pericoloso. Gasperini, costretto a rinunciare all'ultimo al “pupillo” Juric, che ha un risentimento muscolare alla coscia destra, schiera a centrocampo Milanetto e Motta, coppia lanciata nel derby. L'Atalanta propone in avanti la coppia Doni-Floccari. Vieri è in panchina. Il Genoa inizia bene e dopo sei minuti fallisce una palla gol con Milito, che solo davanti al portiere colpisce il palo di testa su assist di Sculli. Poco dopo Palladino salta l'ultimo uomo e viene atterrato al limite, ma per Valdes scatta solo l'ammonizione. Al 17', a sorpresa, l'Atalanta passa: Floccari salta con un pallonetto al limite Papastathopoulos entra in area e dopo avere evitato il portiere segna eludendo due genoani accorsi sulla linea di porta. Il Genoa non riesce a reagire come altre volte ha fatto in casa e arriva al tiro solo una volta con Palladino, parato. C'è poca corsa a centrocampo, dove i bergamaschi sono invece rapidi e palleggiano bene, e i reparti restano slegati. Nella ripresa il Genoa preme di più ma riesce solo a segnare dopo il fischio per un fuorigioco. Al 12', l'equilibrio è rotto dalla espulsione di Bellini. La superiorità dura solo 6 minuti perché Milanetto scalcia Guarente. Al 25', l' Atalanta resta in nove per il fallo di Rivalta. Il Genoa prova a pareggiare ma non sembra giornata. Il gol però arriva al 41', in pieno assedio, grazie a Sculli che devia di testa il cross di Criscito. Con l'uomo in più e cinque minuti di recupero il pubblico crede anche nella vittoria, ma le energie in campo sono esaurite.
Fonte: Ansa

Intervista a Gian Piero Gasperini, allenatore del Genoa
Il Genoa va in svantaggio contro l'Atalanta e riesce a impattare solo a tre minuti dalla fine, al termine di un forcing esasperato che avrebbe potuto portare il grifone anche alla vittoria, ma per Gasperini il risultato "è comunque buono". Intervistato da Sky Sport nell'immediato dopopartita di Marassi, il tecnico rossoblù parla cosi' dei novanta minuti di oggi. "E' stato un match strano. Siamo partiti bene ma dopo il loro gol abbiamo sofferto molto. L'Atalanta - aggiunge - è una buona squadra. Poi nel secondo tempo - prosegue - il gioco è stato condizionato dalle espulsioni. Avevamo l'impressione di poter ribaltare il risultato ma purtoppo l'1-1 è arrivato troppo tardi". Secondo Gasperini, inoltre, quella del Genoa è stata una partita condizionata anche dagli infortuni: "Abbiamo avuto una settimana difficile sotto questo profilo - spiega - e anche nel corso della gara abbiamo subito altri colpi. Milito? Chiaramente non era al top. Ha giocato al 50 per cento, risentendo nel riscaldamento di un problema che lo affligge da qualche settimana".
Fonte: Agi

Intervista a Luigi Del Neri, allenatore dell'Atalanta
Mancavano pochi minuti all'Atalanta per cogliere un prezioso successo in trasferta e invece la rete di Sculli ha fissato sull'1-1 il risultato del match con il Genoa. Negli spogliatoi del Ferraris, però, Gigi Del Neri non dimostra particolare rammarico ed elogia i suoi: "E' comunque un punto ottimo che ci permette di allungare la nostra striscia positiva (i bergamaschi provenivano da due vittorie consecutive, ndr) e di allungare sulle altre concorrenti nella lotta salvezza". Secondo il tecnico friulano, la sua Atalanta "ha meritato ampiamente il risultato fino alla parità numerica, poi - aggiunge - abbiamo sofferto ma con un pizzico di fortuna in più avremmo potuto portare a casa la vittoria. Il Genoa? E' una squadra forte e abile ma i miei ragazzi hanno dimostrato che mettendo in campo una certa mentalità possono far bene anche lontano da Bergamo".
Fonte: Agi
Su questo link la Sintesi tv di Genoa-Atalanta 1-1 (da You tube)

Sintesi tv di Napoli-Lecce 3-0 (da You Tube)

Partita senza storia al San Paolo: il Lecce alza bandiera bianca davanti a un Napoli formato Champions. Le imagini Rai e Sky sono tratte da You Tube.

Napoli, stadio San Paolo, sabato 13 dicembre 2008 ore 20.30

NAPOLI-LECCE 3-0
Napoli (3-5-2): Iezzo; Cannavaro, Rinaudo, Contini; Maggio, Blasi, Gargano, Hamsik (36' pt Pazienza), Mannini (22' st Aronica); Lavezzi, Denis (36' st Zalayeta). In panchina: Navarro, Santacroce, Russotto, Bogliacino. Allenatore: Reja.
Lecce (4-4-1-1): Benussi; Polenghi (1' st Angelo), Schiavi, Esposito, Giuliatto; Munari (st 18' Ariatti), Giacomazzi, Caserta, Vives (29' st Antunes); Castillo, Tiribocchi. In panchina: Rosati, Cacia, Diamoutene, Konan. Allenatore: Beretta.
Arbitro: Valeri di Roma.
Reti: 11' pt Hamsik (rigore); 42' pt Pazienza. 20' st Denis. Ammoniti: Cannavaro, Benussi, Giuliatto, Lavezzi (diffidato), Castillo. Angoli: 9-7 per il Napoli.
vedi anche Sintesi tv di Bologna-Torino 5-2 (da You Tube)

Sintesi Sky di Napoli-Lecce 3-0


Sintesi Rai di Napoli-Lecce 3-0

Sintesi tv di Bologna-Torino 5-2 (da You Tube)

Il Bologna schianta il Toro in una partita spumeggiante: Mihajlovic trova la sua prima vittoria.
Le immagini, Rai e Mediaset, sono tratte da You Tube.

Bologna, stadio comunale Dall'Ara, 13 dicembre 2008 ore 18
BOLOGNA-TORINO 5-2
Bologna (4-4-2): Antonioli; Terzi, Moras, Britos, Lanna (37' st Bombardini); Coelho (1' st Volpi), Mudingayi, Mingazzini, Valiani; Di Vaio, Marazzina (11' st Bernacci). In panchina: Colombo, Ambrosio, Cesar, Lavecchia. Allenatore: Mihajlovic
Torino (4-4-2): Sereni; Colombo, Natali, Pratali, Pisano; Abate, Dzemaili, Barone (10'st Saumel), Diana (15' st Rubin); Bianchi (28' st Stellone), Amoruso. In panchina: Calderoni, Di Loreto, Ogbonna, Stellone, Ventola. Allenatore: Novellino.
Arbitro: Rocchi di Firenze.
Reti: 7' pt Barone, 3' st Volpi, 8' st Abate, 10' st, 17' st, 34' st (rig) Di Vaio, 23' st Bernacci (rigore).
Spettatori: 27 mila circa. Espulso: 34' st Pratali per fallo su Bernacci lanciato a rete. Ammoniti: Lanna, Barone, Pisano, Amoruso, Sereni. Angoli: 10-2 per il Torino
Vedi anche Sintesi tv di Napoli-Lecce 3-0 (da You Tube)

Sintesi Sky Bologna-Torino 5-2


Sintesi Rai Bologna-Torino 5-2

sabato 13 dicembre 2008

Amarcord 2007/08: Genoa-Atalanta 2-1 (da You tube)

Stagione 2007/08: vittoria sofferta del Genoa che batte l'Atalanta 2-1, inanellando la terza vittoria consecutiva. Gasperini vince la difficile "partita a scacchi" contro Del Neri dopo essere passato in svantaggio su rigore, indovinando i cambi e riportando in carreggiata la sua squadra.
Le immagini di Sky sono tratte da You Tube.

Genova, stadio "Luigi Ferraris" 19 gennaio 2008
Campionato nazionale serie A 2007/08
GENOA-ATALANTA 2-1
Genoa: Rubinho; Bovo, De Rosa, Criscito; Konko, Milanetto (37' st Paro), Juric, Fabiano (32' st Santos); Rossi, Borriello, Sculli (25' st Figueroa). In panchina: Scarpi, Masiello, Lucarelli, Masiero. Allenatore: Gasperini.
Atalanta: Coppola; Rivalta (1' st Belleri), Capelli, Pellegrino, Bellini; Ferreira Pinto, Tissone, Guarente, Padoin (11' st Muslimovic); Doni; Floccari. In panchina: Ivan, Manfredini, De Ascentis, Bernardini, Inzaghi. Allenatore: Del Neri.
Arbitro: Pierpaoli di Firenze.
Reti: 22' st Doni (rigore), 28' st Borriello, 39' st Figueroa.
Note: Tempo sereno, terreno in pessime condizioni, Spettatori: 25 mila circa. Espulso: 42' st l'allenatore dell'Atalanta Del Neri per proteste. Ammoniti: Floccari, Criscito, Borriello, Konko, Doni, Figueroa. Angoli: 7-3 per il Genoa

Sintesi di Genoa-Atalanta 2-1 Serie A 2007/08

Amarcord: sintesi tv Bologna 1 Torino 0 1975/76 (da You tube)

C'era una volta Bologna-Torino, partita di alta classifica. Correva la stagione 1975/76 e i petroniani affrontavano i granata. Gli uomini di Radice dovevano uscire sconfitti da quella partita: Bertuzzo infilò con una prodezza "giaguaro" Castellini. Ma quella sconfitta portò loro fortuna, poiché diventarono campioni d'Italia. I rossoblù di Pesaola raggiunsero il settimo posto.
Le immagini Rai sono tratte da You Tube. I dati del tabellino sono di www.archiviotoro.it in collaborazione con Giuseppe e Giovanni Pietropaolo del Torino Club Napoli.

Bologna, stadio Comunale Dall'Ara, 5 ottobre 1975 ore 15.00
Prima giornata campionato serie A 1975/76

BOLOGNA - TORINO 1-0 (0-0)
Bologna: Mancini, Roversi, Cresci (al 74' Valmassoi), Cereser, Bellucci, Nanni, Rampanti, Maselli, Clerici, Vanello, Bertuzzo. A disposizione: Bosio, Chiodi. All.: Pesaola.
Torino: Castellini, Gorin, Salvadori, P.Sala, Mozzini, Santin, C.Sala, Pecci, Graziani, Zaccarelli, Pulici. A disposizione: Cazzaniga, Garritano, Caporale. All.: Radice.
Arbitro: Menegali di Roma.
Reti: Bertuzzo 65'
Spettatori: 31.002 dei quali 19.921 paganti e 11.081 abbonati, per un incasso lordo di lire 55.026.000; quota abbonamenti lire 31.384.000
Note: Lieve incidente a Cresci costetto a uscire per un colpo al ginocchio. Ammoniti Santin, Pecci, Maselli pre scorrettezze, Cereser per proteste, Rampanti per ostruzionismo. Angoli 4-4, esordio in A per Rampanti e Bertuzzo.

Il gol di Bertuzzo in Bologna-Torino 1-0 1975/76

venerdì 12 dicembre 2008

Al via le cause per il risarcimento degli abbonati del Napoli contro Figc e Coni

L’avvocato Fabio Turrà ha spiegato in esclusiva a “il pallone in confusione” che ha notificato stamattina gli atti di citazione per conto di alcuni tifosi azzurri colpiti ingiustamente dalla chiusura delle curve del San Paolo decisa dalla giustizia sportiva

E’ iniziata la “partita” degli abbonati delle curve contro Figc e Coni. Stamattina l’avvocato Fabio Turrà, legale di alcuni sostenitori azzurri, ha consegnato agli ufficiali giudiziari gli atti di citazione in cui si chiede il risarcimento dei danni a causa della sentenza del giudice sportivo Giampaolo Tosel che aveva imposto la chiusura dei settori popolari dello stadio San Paolo fino al 31 ottobre in seguito ai fatti avvenuti nello stadio Olimpico in occasione di Roma-Napoli del 31 agosto scorso, poi ridotta fino alla gara con la Juventus. Le prime udienze si svolgeranno tra fine febbraio e i primi di marzo 2009 presso le aule del Giudice di pace di Napoli. Il legale ha chiesto una cifra complessiva per ciascun assistito di 735,53 euro: in essa sono compresi il danno patrimoniale emergente e quello non patrimoniale stimato in 700 euro per non aver potuto assistere a tre partite. Alcuni abbonati avevano già presentato lo scorso settembre, tramite sempre l’avvocato Turrà, il ricorso in qualità di terzi non appartenenti all’ordinamento sportivo davanti alla Camera di Conciliazione e Arbitrato del Coni. Ricorso che neppure fu ammesso. «Avevo fatto la promessa ai miei amici tifosi che avrei fatto tutto il possibile – spiega l’avvocato Turrà a “il pallone in confusione” – per ottenere un giusto risarcimento contro l'ingiustizia perpetrata contro di loro. A me stesso avevo fatto la promessa che proprio entro la fine dell'anno sarebbero partite le prime richieste di risarcimento».
Le cause si basano su una serie di motivazioni giuridiche. Il legale degli abbonati spiega innanzitutto che il primo riguarda il fatto che «la sentenza del giudice sportivo è stata sproporzionata, ingiusta e discriminatoria poiché ha colpito anche persone che non avevano alcuna responsabilità con i fatti accaduti all’interno dello stadio Olimpico. Al riguardo ho richiamato l’articolo 2043 del Codice civile riguardante appunto il procurato danno ingiusto verso i miei assistiti». Inoltre, la sentenza di Tosel è stata attaccata per incostituzionalità in base agli articoli 3 e 13 della nostra Costituzione. A ciò si aggiunge l’articolo 111 «per il provvedimento della Camera di Conciliazione a cui non è stata data una motivazione adeguata» aggiunge l’avvocato Turrà. Inoltre «il giudice sportivo ha applicato soltanto in parte il comma 3 dell’articolo 4 del Codice di giustizia sportiva – prosegue il legale – poiché avrebbe dovuto anche essere sanzionata la Roma per non aver controllato l’introduzione di petardi e fumogeni all’interno dell’impianto». Infine, sottolinea Turrà, «esistevano una serie di circostanze esimenti e attenuanti ampiamente provate che non sono state prese in considerazione dagli organi della giustizia sportiva».
E’ possibile ancora presentare altre richieste di risarcimento danni contro Coni e Figc. Gli abbonati delle curve possono contattare lo studio Turrà all’email fabio_turra@libero.it oppure al numero di telefono 0817347273.
Marco Liguori
(Riproduzione riservata, consentita soltanto dietro citazione della fonte)
Vedi anche Sintesi tv di Napoli-Lecce 3-0 (da You Tube) e "Porompompero" e il Napoli trionfò sul Lecce 4 a 0

"Porompompero" e il Napoli trionfò sul Lecce 4 a 0

Correva l'anno di grazia 1989 dell'era Maradona: dopo l'ultimo gol segnato da Alemao partì un festoso e ritmato coro dalla curva B, che si propagò a tutto il San Paolo
«Porompompòn! Porom-poron-pompero-però! Porom-poron-pompero-però! Poron-poron-pompò!». Tranquilli, “nun è asciuto pazz’ ‘o padrone” come si dice nel dialetto del Golfo, ma è un ricordo di gioventù del cronista: il quale non sta cantando il ritornello di un celebre sketch di Cochi e Renato, ma pensa a ben altro. Il ricordo di un simpaticissimo coro partito dalla Curva B durante una trionfale partita del Napoli dell'era di grazia Maradona, che schiantò il Lecce con un perentorio 4 a 0 il 26 febbraio del 1989. La stagione 1988/89 fu coronata dal trionfo azzurro in Coppa Uefa nel doppio confronto con lo Stoccarda. In campionato gli eroi del sole e del mare arrivarono secondi, superati soltanto dalla pragmatica Inter trapattoniana che vinse in scioltezza con 11 lunghezze. Quanti ricordi in quel “porompompero”: il cronista era allora un giovane e semplice “staccabiglietti” del San Paolo a 19mila lire nette per partita con la possibilità di guardare un tempo a scelta. Si lavorava molto, ma con tanta passione, con qualsiasi tempo atmosferico. Adesso questa figura professionale si definisce più pomposamente con l’anglicismo “steward”, manco fossimo su un aereo. Domandina da un centesimo di euro per i calciofili napoletani e dell’intera penisola: vi piacerebbero di più le hostess? Magari in minigonna o in tutù?
Il Napoli di quasi 10 anni fa era spettacolare e pirotecnico come i fuochi della sua tifoseria. Purtroppo soffriva la “panchina corta”: però la rosa limitata non impediva a Ottavio Bianchi di raggiungere risultati formidabili: Ecco la sua formazione contro i giallorossi salentini: Giuliani, Ferrara, Carannante, Fusi, Corradini, Renica, Crippa, De Napoli, Careca, Maradona, Carnevale. Carletto Mazzone, che raggiunse la prima salvezza per il Lecce, rispose con: Terraneo, Miggiano, Baroni (che indosserà l’anno dopo i colori azzurri), Enzo, Righetti, Vanoli, Garzya, Barbas, Pasculli, Levanto, Paciocco. Troppo evidente il divario in campo: dopo soli 3 minuti Carnevale segna la prima rete per il Napoli. Poi arriva la seconda marcatura di De Napoli: doppietta di Carnevale in apertura della ripresa. Completa l’opera Alemao, entrato al posto di Crippa, da poco recuperato dopo una brutta epatite (così ricorda il cronista) che lo aveva tenuto lontano dai campi di gioco.
Dopo il gol del brasiliano “tedesco” con i baffi, si sentì nascere un brusio sempre crescente che partì dalla curva B. Subito dopo, diventò un vero e proprio coro, scandito con ritmo e allegria: come se le bocche si fossero trasformate in incessanti percussioni battenti a tempo. «Porompompòn! Porom-poron-pompero-però! Porom-poron-pompero-però! Poron-poron-pompò!». Quel coro gioioso, divertente e (soprattutto) coinvolgente si espanse in un batter di ciglia come una dolce “febbre azzurra” (chi si ricorda quella che prese Totò ne “L’imperatore di Capri) in tutto il San Paolo. Era una festa, anzi visto il mese (mi perdoni l’attaccante) un Carnevale di tutti i tifosi orgogliosi ed entusiasti del gioco e dei risultati di una squadra straordinaria. Sarebbe stupendo se domani sera, allagamenti dello stadio permettendo, i tifosi tornassero a cantare quel “porompompero”: adesso il “Ciuccio” è tornato a correre e ha ritrovato un posto nelle zone alte del campionato, bisogna festeggiare.
Marco Liguori
Ps. Il vecchio cronista non è riuscito a trovare su You Tube filmati del “porompompero” di Napoli-Lecce. Inserisce però quelli della partita del 2007 in serie B, che vide il Napoli vincere per 1-0 con gol di Calaiò e volare verso la serie A, con le coreografie delle curve.

Napoli-Lecce 1-0 3 giugno 2007 Stadio San Paolo








Il "Ti amo" della curva B e il coro della curva A in Napoli-Lecce





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il pallone in confusione

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