Il procuratore federale ha deferito alla commissione disciplinare nazionale per vicende legate alle plusvalenze fittizie i presidenti Preziosi, Soldati e Foti. Dinanzi all'organismo di giustizia sportiva dovranno presentarsi anche Pierpaolo Marino (ex vicepresidente "zebrette") e Giovanni Blondet (ex dg genoano). Anche l'ex presidente del Grifone, Luigi Dalla Costa, è implicato per le plusvalenze: si tratta però di fatti risalenti al 2002.La mannaia di Stefano Palazzi si è abbattuta su Genoa, Udinese e Reggina. Oltre alle tre società di serie A, per alcune vicende legate a plusvalenze fittizie sono state deferiti dal procuratore federale alla commissione disciplinare nazionale il presidente del Genoa Enrico Preziosi, il numero uno dell'Udinese Franco Soldati e quello della Reggina Pasquale Foti. Adesso bisognerà vedere se cadranno nel nulla, come già accaduto diverse volte, oppure porteranno a sentenze di condanna. Palazzi ha anche deferito Pierpaolo Marino, ex Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Udinese, e Giovanni Blondet, ex direttore generale del Genoa. Coinvolto anche Luigi Dalla Costa, ex presidente del Grifone, per fatti risalenti al 2002.
Queste in sintesi le accuse, trascritte sul sito della Figc.
Preziosi – le accuse rivolte da Palazzi al presidente rossoblù riguardano la violazione dei principi di lealtà, probità e correttezza sanciti per aver sottoscritto alcuni contratti attinenti a diritti alle prestazioni sportive di alcuni calciatori, con abnorme e strumentale valutazione dei diritti stessi; per la violazione dei principi di lealtà, probità e correttezza sanciti per aver contabilizzato nei bilanci chiusi al 30 giugno 2003 ed al 30 giugno 2004 nonche' nella situazione infrannuale al 31 marzo 2004 plusvalenze fittizie derivanti dalla stipula di contratti attinenti a diritti alle prestazioni di calciatori con corrispettivi di gran lunga superiori a quelli realmente attribuibili ai diritti medesimi, nonche' per non aver svalutato nei bilanci al 30 giugno 2004 e 30 giugno 2005 e nelle situazioni infrannuali al 31 marzo 2004 e 31 marzo 2005 le poste attive contabilizzate al momento dell'acquisizione dei diritti alle prestazioni dei calciatori, tutte condotte connesse fra di loro e tutte finalizzate ad ottenere l'iscrizione al campionato di competenza delle stagioni 2004/2005 e 2005/2006 in assenza dei requisiti previsti dalla normativa federale.
Soldati – il presidente dell’Udinese è stato deferito per la violazione dei principi di lealta', probita' e correttezza per aver contabilizzato nei bilanci chiusi al 30 giugno 2003 ed al 30 giugno 2004 nonché nella situazione infrannuale al 31 marzo 2004 plusvalenze fittizie derivanti dalla stipula di contratti attinenti a diritti alle prestazioni di calciatori con corrispettivi di gran lunga superiori a quelli realmente attribuibili ai diritti medesimi, nonche' per non aver svalutato nel bilancio al 30 giugno 2004 e nella situazione infrannuale al 31 marzo 2005 le poste attive contabilizzate al momento dell'acquisizione dei diritti alle prestazioni dei calciatori, tutte condotte connesse fra di loro e tutte finalizzate a far apparire perdite inferiori a quelle realmente esistenti e ad ottenere l'iscrizione al campionato di competenza delle stagioni 2004/2005 e 2005/2006 in assenza dei requisiti previsti dalla normativa federale.
Foti – il numero uno amaranto è stato deferito per la violazione dei principi di lealta', probita' e correttezza per aver sottoscritto alcuni contratti attinenti a diritti alle prestazioni sportive di alcuni calciatori, con abnorme e strumentale valutazione dei diritti stessi; per la violazione dei principi di lealtà, probità e correttezza per aver contabilizzato nella situazione infrannuale al 31 marzo 2004 plusvalenze fittizie derivanti dalla stipula dei contratti di cessione con corrispettivi di gran lunga superiori a quelli realmente attribuibili; per la violazione dei principi di lealtà, probità e correttezza per aver contabilizzato nel bilancio chiuso al 30 giugno 2004 plusvalenze fittizie derivanti dalla stipula dei contratti di cessione con corrispettivi di gran lunga superiori a quelli realmente attribuibili, nonché per non aver svalutato nel Bilancio al 30 giugno 2004 le poste attive contabilizzate al momento dell'acquisizione dei diritti alle prestazioni dei calciatori, tutte condotte connesse fra di loro e tutte finalizzate a far apparire perdite inferiori a quelle realmente esistenti e ad ottenere l'iscrizione al campionato di competenza della stagione 2005/2006 in assenza dei requisiti previsti dalla normativa federale.
Marino e Blondet - i capi di imputazione dell’ex Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione delle “zebrette” friulane (e attuale direttore generale del Napoli) e per l’ex dg del Grifone riguardano la violazione dei principi di lealtà, probità e correttezza sanciti dall’art. 1, comma 1, del C.G.S., per aver sottoscritto alcuni contratti attinenti a diritti alle prestazioni sportive di alcuni calciatori, con abnorme e strumentale valutazione dei diritti stessi.
Dalla Costa - l'ex presidente del Genoa è stato deferito per due motivazioni. La prima riguarda la violazione dei principi di lealtà, probità e correttezza sanciti dall’art. 1, comma 1, del C.G.S., per aver sottoscritto alcuni contratti attinenti a diritti alle prestazioni sportive di alcuni calciatori, con abnorme e strumentale valutazione dei diritti stessi. L'altra riguarda la violazione dei principi di lealtà, probità e correttezza sanciti dall’art. 1, comma 1, del C.G.S e delle disposizioni di cui all’art. 7, comma 3, del C.G.S. previgente, trasfuso nell’art. 8, comma 4, del vigente C.G.S., per aver contabilizzato nei bilanci chiusi al 30 giugno 2002, plusvalenze fittizie derivanti dalla stipula di contratti attinenti a diritti alle prestazioni di calciatori con corrispettivi di gran lunga superiori a quelli realmente attribuibili ai diritti medesimi, tutte condotte connesse e tutte finalizzate a far apparire perdite inferiori a quelle realmente esistenti e ad ottenere l’iscrizione al campionato di competenza della stagione 2003/2004 in assenza dei requisiti previsti dalla normativa federale.
Marco Liguori
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